Infranto, la recensione: John Boyega per un teso thriller da una storia vera

Il protagonista di Infranto è un ex-marine che decide di tentare una mossa estrema pur di far valere le proprie ragioni. Ritmo e tensione. Protagonista John Boyega. Su Netflix.

John Boyega in un'immagine promozionale di Infranto

L'afroamericano Brian Easley ha servito il suo Paese, prendendo parte a ben due missioni in Iraq. Ma dopo essere stato congedato con onore, la sua vita non è stata più la stessa e quando gli viene sospeso l'assegno di invalidità per i veterani, il mondo gli crolla addosso. Separato dalla moglie e padre di una bimba piccola, Brian pensa di non avere altra scelta se non quella di raccontare la sua storia all'opinione pubblica...e quale miglior modo possibile se non tramite la rapina di una banca?

Infranto Una Scena Tratta Dal Film
John Boyega è Brian Esley, protagonista di Infranto

Per la precisione il protagonista di Infranto non intende fare un colpo in piena regola, ma per l'appunto far arrivare il suo caso ai piani alti nella speranza di una correzione in corsa. Si reca così in una filiale e consegna un biglietto alla commessa, con scritto "ho una bomba". Ha così inizio il contatto con le forze dell'ordine e in particolare con un esperto negoziatore, mentre cerca anche di fare trapelare la sua vicenda all'attenzione del grande pubblico, tramite le reti televisive che cominciano a parlare di quanto sta accadendo nei telegiornali, locali e non.

Infranto, dentro e fuori

Infranto Una Foto Del Film
Michael Kenneth Williams è l'esperto negoziatore

Una drammatica storia vera è alla base di questo teso thriller che almeno inizialmente sembra indirizzarsi sulle tipiche dinamiche da heist-movie, salvo poi ricalibrare il suo climax in favore di un intenso approccio drammatico, scavando nella psiche infranta del protagonista. Non è un caso quindi il titolo italiano sia per l'appunto Infranto - dall'originale Breaking - che ben rappresenta il personalissimo dilemma del Nostro, un soldato che ha dato molto per il proprio Paese senza ricevere nulla in cambio. La tensione prende ben presto il sopravvento, nonostante quel bigliettino annunciante la presunta rapina che sembra richiamare a un grande classico della commedia come Prendi i soldi e scappa (1969) di Woody Allen, dove questi era al centro di un iconico siparietto proprio con un cassiere. Ma qui l'atmosfera è ovviamente virata su altri toni e con lo scorrere dei minuti il pathos acquisisce ulteriore forza e crepuscolarità.

Tra stelle e terra

Infranto Una Scena Del Film
Una scena drammatica del film

Per tutti coloro che conoscono John Boyega soltanto per il suo controverso ruolo nell'ultima trilogia per il grande schermo di Star Wars, vederlo in quest'occasione sarà una vera e propria sorpresa: l'attore trentenne riesce infatti a calarsi anima e corpo nel personaggio, offrendo una prova matura e sfumata, capace di conquistare l'interesse del pubblico e di farlo parteggiare per questa causa apparentemente persa, nell'ennesima battaglia di Davide contro Golia che caratterizza spesso le dinamiche sociali, non soltanto d'Oltreoceano. Il feeling di genere è garantito dal legame con il negoziatore, che vorrebbe ricalcare - sempre restando fedeli alle vicenda realmente accaduta - quello di grandi classici del genere, da Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975) fino a Il negoziatore (1998) e anche in quest'occasione la questione razziale gioca un ruolo fondamentale ai fini degli eventi.

Nel cuore nero dell'America

Infranto Una Sequenza Del Film
Infranto: una sequenza del film

La seconda prova dietro la macchina da presa della regista Abi Damaris Corbin, che segue il curioso adattamento del romanzo di James Franco dal titolo Actors Anonymous, è solida e piacevolmente convenzionale nella gestione del pathos e del racconto, infondendo alle varie parti in causa le giuste motivazioni e dipingendo il background con piccole pennellate qua e là, evitando per la quasi totalità eccessi di retorica o vampate melodrammatiche gratuite, preferendo asciugare dove possibile e concentrarsi su un nucleo prefissato di figure principali, pronte a giocare questa partita a scacchi col destino dove nessuno potrà dirsi veramente vincitore. Il film prende spunto ovviamente dalla vera storia di Brown Easley, ampiamente analizzata nell'articolo They Didn't Have to Kill Him di Aaron Gell, pubblicato nel 2018 sulla rivista Task & Purpose, e pone l'ennesimo quesito accusatorio contro la risposta, considerata da molti esagerata, da parte delle forze dell'ordine. Non certo una novità in un Paese già profondamente scosso dagli echi, sempre presenti, del movimento Black Lives Matter, con Infranto che sfrutta il mezzo cinematografico quale megafono di denuncia per scuotere le coscienze anche al di fuori dei confini nazionali: un obiettivo riuscito almeno qui da noi, dato che la pellicola è entrata nella top 10 delle più viste nel catalogo di Netflix.

Conclusioni

Deluso dal Paese per il quale ha dato tutto, Brown Easley si ritrova a un punto morto e non vede altra scelta se non quella di entrare in una banca, annunciando di avere una bomba pronta da far esplodere nella speranza che il suo caso ottenga la giusta risonanza mediatica. Infranto è l'adattamento di una drammatica storia vera che ha visto protagonista un ex soldato dei marine, sentitosi tradito e determinato a far valere le proprie ragioni. Un teso thriller che si ammanta di pathos e dramma, supportato dall'ottima prova di un sorprendente John Boyega e da una regia calibrata e precisa, priva di tempi morti nel suo tentativo di restituire dignità a un caso dalle molteplici sfumature.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Un intenso John Boyega.
  • Tensione ad alti livelli dall'inizio alla fine.
  • Buon equilibrio tra dramma e dinamiche di genere.

Cosa non va

  • Qualche scontatezza più che perdonabile.