Il titolo italiano Il segnato non lo ricorda, ma il film diretto da Christopher Landon è in pratica uno spin-off della saga horror di Paranormal Activity, i cui precedenti tra l'altro sono stati sempre scritti dallo stesso Landon. Anche qui abbondano case infestate, possessioni e manifestazioni del male ritratte attraverso un found footage che francamente ha fatto un po' il suo tempo. Qui si punta l'attenzione su un ragazzo, Jesse (interpretato da Andrew Jacobs), che viene in qualche modo marchiato e perseguitato da forze maligne, mentre tra chi gli sta intorno per salvarlo, c'è in particolare l'amico Hector (Jorge Díaz), ossessionato alle riprese video.
Il film infatti offre praticamente il suo punto di vista e soprattutto quello della telecamera che Hector tiene continuamente in mano, e sulle cui immagini la storia è interamente basata. Alla fine delle coraggiose indagini dei ragazzi, emergerà che quello del marchiare certi primogeniti, è in pratica il modo in cui un gruppo di streghe pratica la possessione demoniaca. Sobbalzi, spaventi, apparizioni improvvise nel buio, manifestazioni raccappriccianti non mancheranno, anche se i momenti di vera paura non è che siano poi molti. Nel cast anche Gabrielle Walsh, Renee Victor e Noemi Gonzalez.
Un video fedele al found footage
Il segnato è arrivato in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray targato Paramount e distribuito da Sony Pictures che propone anche una versione estesa (regolarmente doppiata anche in italiano) con circa 15 minuti in più di quella cinematografica. Per quanto riguarda il video, va innanzitutto ricordato che il tutto si basa su un found footage e pertanto le immagini sono volutamente di tipo amatoriale.
Bisogna mettere nel conto che nelle scene molto scure il rumore video abbonda, che in genere alcuni contorni sono incerti, che la definizione spesso lascia a desiderare e che anche il croma è un po' sbiadito causa soprattutto un contrasto piuttosto piatto, senza contare alcuni fenomeni di posterizzazione. Detto questo, però, bisogna riconoscere che il riversamento è stato ottimo e non fa altro che riprodurre in modo fedele agli intesti stilistici dei realizzatori. Anzi talvolta, soprattutto in occasione delle scene ben illuminate, l'immagine assume anche un aspetto nitido e cristallino e il dettaglio fa un notevole salto di qualità. Riassumendo, il video è quello che è perché cosìdoveva essere, ma il riversamento in HD è molto buono, anche se ovviamente non è il prodotto ideale per gustarsi l'alta definizione.
Audio discreto, per extra solo "materiale ritrovato"
Sul fronte audio, il dolby digital italiano 5.1 non è di quelli che incantano, risultando molto sbilanciato sull'asse frontale, senza grandi interventi dell'asse posteriore nonostante sia un film basato molto sulla tensione. I rear infatti si mettono soprattutto in moto verso la fine in un paio di scene, e tutto il reparto denota una maggior aggressività anchea livello di sub proprio nel finale ricco di maggior tensione, ma per il resto la fanno da padrone i dialoghi concitati ripresi dalla telecamera di Hector, che provengono tutti dal centrale con accenni di ambienza laterale. La differenza con il DTS HD inglese si avverte, soprattutto a livello di dettaglio e pressione sonora, ma nemmeno questo è sui livelli delle migliori tracce dei film più tradizionali. Come accaduto per altri capitoli della serie, fra gli extra troviamo solamente del cosiddetto "materiale ritrovato", ovvero una raccolta di scene tagliate: sono in tutto sette e durano in totale dieci minuti.