Salvate il sondato Alfonso Signorini. Diventato ufficialmente maggiorenne, con la sua 18ª edizione 'classica' il Grande Fratello è passato a miglior vita, anche se in casa Mediaset non se ne sono del tutto resi conto. Perché dell'epocale reality che paralizzò l'Italia nel lontano 2000 con la prima e storica edizione non c'è rimasto più nulla. Con il tempo sono aumentati i giorni di durata, dai 100 iniziali ai 197 dello scorso anno; il numero di concorrenti, dai 10 di 25 anni or sono ai 35 del 2024; gli input dall'esterno, un tempo vietati e ora necessari per portare avanti asfittiche narrazioni interne; e soprattutto è stato violato l'inattaccabile televoto.
Il pubblico del GF era sovrano
Ci si è sempre riempiti la bocca con frasi del tipo "Il pubblico è sovrano", fino a quando pochi giorni fa dal nulla si è deciso di ripescare sei concorrenti precedentemente usciti, perché eliminati e/o ritiratisi. Quattro di questi sei torneranno ad essere ufficialmente concorrenti. Pur di rianimare una casa dall'elettroencefalogramma piatto gli autori hanno partorito la brillante idea di una riesumazione di massa che ha terremotato i social e scatenato proteste tra l'ormai sempre più ristretto pubblico di fedelissimi del programma, rimasto a bocca aperta al cospetto di un pongo-regolamento da scuola "Amici di Maria" che in cinque lustri di GF mai era arrivato a tanto.
E allora perché scavarsi la fossa da soli e raschiare un fondo che ha raggiunto il centro della terra, pur di riportare in Casa le nemiche Helena e Jessica? Perché decidere consapevolmente di calpestare quello che fino ad oggi era sembrato l'unico inattaccabile punto fermo del Grande Fratello, ovvero "il giudizio del pubblico"? Come ipotizzare il rientro nel gioco di chi è uscito mesi or sono, di chi è stato sonoramente eliminato per voto popolare, di chi addirittura si è ritirato, preferendo uscire? Come pensare di dare credibilità ad un reality che non è più reality da tempo, perché di reale e spontaneo non ha praticamente più nulla?
Il crollo Auditel
Il problema, gira che ti rigira, sono sempre gli ascolti. Mai come quest'anno il Grande Fratello ha sofferto, con gli autori e Alfonso Signorini in evidente difficoltà. Partito lo scorso 16 settembre con 2.510.000 telespettatori e il 21,28% di share, ovvero con la puntata d'esordio meno vista di tutte le edizioni, il 18esimo GF ha abbracciato un nuovo record negativo il 23 novembre 2024, con il peggior dato Auditel di sempre nella storia del programma, pari ad un totale di 1.803.000 telespettatori. Tre giorni dopo lo share è precipitato al 13,93%, per poi rianimarsi a dicembre e crollare ancora una volta il 16 gennaio 2025, con 1.944.000 telespettatori e share al 14,80%.
E qui sono suonati i campanelli d'allarme. Numeri preoccupanti per quella che è una colonna portante della programmazione di Canale5, con 24 prime serate di GF fino ad oggi andate in onda e una media di 2.163.500 telespettatori, con share al 17,52%. Per fare un confronto l'edizione dello scorso anno, già di suo la meno vista di sempre, arrivò ad una media di 2.440.000 telespettatori con share al 18,59%. Quest'anno si sta facendo peggio. Signorini sta battendo persino sé stesso e la settima edizione del Grande Fratello Vip, nel 2022/2023 vista da 2.649.000 telespettatori con share al 20,58%. Si credeva fosse impossibile scivolare ulteriormente, tanto da cestinare la versione vip, se non fossero poi arrivate due edizioni di Grande Fratello "miste", tra famosi, pseudo famosi e persone comuni, a far crollare la baracca.
L'ultimo disperato tentativo
Il raddoppio settimanale del prime time in diretta, che a Canale5 serve per tappare veri e propri buchi di programmazione, è da sempre veleno per il programma stesso, che non ha la forza, i protagonisti né i contenuti per poter riempire con capacità e sincero interesse così tante ore in prima serata, obbligando di fatto gli autori a pescare dal cestino delle idee trite e ritrite. Vedi i ritorni in Casa di concorrenti già viste e straviste al Grande Fratello come Eva Grimaldi, Maria Monsè, Stefania Orlando e Maria Teresa Ruta, fino al capolavoro autolesionista di riammettere in gara inquilini eliminati dal pubblico, cancellando di fatto 25 anni di programma, di televoti, di buste e percentuali eliminatorie, di sovranità popolare magicamente calpestata nella falsa speranza di recuperare quello stesso pubblico che guarda ora al Grande Fratello come ad un circo dalla credibilità ormai decaduta.