Tra vino, osterie e terre di confine
Vincitore di vari premi al Festival di Venezia, Zoran, il mio nipote scemo è stata una delle più belle sorprese del cinema italiano del 2013. Una commedia divertente e ad alta gradazione alcolica, dai dialoghi pungenti, ma che sa essere cinica e crudele nei momenti giusti. Merito del regista Matteo Oleotto, ma anche del sempre ottimo Giuseppe Battiston e del giovane Rok Presnikar. Ambientata sul confine tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, la vicenda ruota attorno alle classiche osterie di paese della zona, al vino e al mondo variegato che vi ruota attorno. Il protagonista è Paolo (Giuseppe Battiston), che a bere vino trascorre molto tempo, oltre a fare il cuoco in un asilo nido: uomo cinico, egoista e ossessionato dall'ex moglie, a cui continua a girare attorno. Ma a infrangere questa routine arriva la strana eredità di una zia slovena che Paolo non sapeva di avere: l'eredità è un sedicenne (Rok Presnikar) che viveva con la zia e di cui per qualche giorno dovrà prendersi cura. Il ragazzo, taciturno e timidissimo, parla poco l'italiano, ma con un linguaggio aulico. Ma soprattutto possiede un'incredibile abilità con le freccette, qualità che Paolo vorrà sfruttare. Nel cast anche Teco Celio, Marjuta Slamic, Roberto Citran e Riccardo Maranzana.
Chi l'avesse perso, quindi, recuperi adesso in homevideo Zoran, il mio nipote scemo, disponibile in un DVD targato CG Home Video di buona fattura. A partire da un video che riproduce in maniera convincente la atmosfere soffuse del vino che scorre nelle osterie e quelle un po' soft delle terre di confine: il tutto dà vita a un croma desaturato e non gridato che è poi quello visto nelle sale. Il dettaglio è buono, notevole la tenuta del quadro anche nelle tante scene più scure, non solamente quelle all'esterno nel buio della notte, ma anche quelle di interni poco illuminati: in queste occasioni vanno registrati qualche fisiologica pastosità e qualche accenno di aliasing da mettere in conto, ma in realtà i fondali brillano sempre per compattezza e gli elementi in primo piano risultano sempre solidi e discretamente definiti.
Audio puntuale in un film soft sul fronte sonoro
Buono anche l'audio multicanale, anche se non siamo certamente di fronte a un film di azione. Quando serve, comunque, l'ambienza appare decisamente ben curata: basta sentire il perfetto panning fronte-retro del passaggio di un auto, o i rumori perfettamente dislocati nell'ambiente dell'osteria. Anche la musica è ben riprodotta da tutti i diffusori, a conferma di una traccia apprezzabile, che se è per gran parte del film soft è solo perché la vicenda si basa moltissimo sui dialoghi.
Extra: una bella intervista a Battiston
Più che sufficienti gli extra. Oltre al trailer e al web trailer, c'è un'interessante e approfondita intervista con Giuseppe Battiston dal titolo "Alla ricerca del blu": dura 24 minuti nei quali l'attore racconta la genesi del film, il lavoro sui personaggi e inoltre curiosità e retroscena della lavorazione.
Per questa recensione la redazione di Movieplayer.it ha utilizzato TV Philips 55PFL8007K e la SoundBar Home Theater Philips HTS 9140 con Ambisound e lettore Blu-Ray 3D