Il DVD di Tre camere a Manhattan

Il film con cui Annie Girardot vinse nel 1965 la Coppa Volpi a Venezia approda in DVD con un'edizione valida dal punto di vista tecnico, e che proprio per questo si fa perdonare l'assenza di extra.

La Multimedia San Paolo porta in DVD un film di Marcel Carnè di oltre quarant'anni fa, tratto da un romanzo di Georges Simenon che vede protagonisti due persone tormentate e infelici, che cercano di ricostruire la propria vita nonostante tante sconfitte sentimentali. Grazie a questo film (che fra l'altro risulta come l'esordio non accreditato di Robert De Niro), Annie Girardot vinse la Coppa Volpi al Festival di Venezia del 1965.

Anche se completamente priva di extra, l'edizione della San Paolo si rivela decisamente valida sul piano tecnico. Il video è presentato nel formato 1.60:1 in letterbox, e offre un bianco e nero molto convincente e incisivo. Nonostante il formato letterbox la definizione si mantiene su discreti livelli, soprattutto tenendo conto degli anni sulle spalle del film, ma quello che colpisce è la compattezza del quadro e la variegata gamma di grigi. Infatti il rumore video è davvero molto limitato, mentre il contrasto funziona bene e le immagini non vanno in crisi nemmeno nelle scene più scure. Buona anche la pulizia, anche se qualche graffietto è presente, come del resto una vistosa bruciatura che appare per un secondo verso la fine. Purtroppo, a inficiare un giudizio altrimenti ottimo, ci sono un paio di problemi gravi, ma per fortuna brevissimi: all'ottavo minuto infatti il video, oltre a registrare la presenza di una riga verticale che appare per alcuni secondi, ha uno sbalzo vistoso nelle immagini. Per fortuna tutto si rimette immediatamente a posto.

Soddisfacente anche l'audio, che sia per la traccia originale francese che per quella italiana preenta un dolby digital codificato 2.0 che in realtà è un mono, che comunque fa in pieno il suo dovere. Dal diffusore centrale infatti escono dialoghi sempre comprensibili e precisi, dai toni caldi, come del resto le musiche che fanno da sottofondo al film. Non ci sono grandi differenze con la traccia francese, se non ovviamente per la naturalezza dei dialoghi. Puntuale e preciso anche l'intervento automatico dei sottotitoli italiani nelle numerosi parti in francese non doppiate.
Non giudicabile come detto la parte degli extra, completamente assenti. Una mancanza stavolta perdonabile, visto il buon recupero tecnico e l'anno a cui risale il film.