Uno dei film più affascinanti e amati di David Lynch, Strade perdute, ritorna sul mercato home-video con una riedizione targata mk2 e Koch Media a otto anni di distanza da quella prodotta da Cecchi Gori.
L'incubo visionario di Lynch, anche a distanza di oltre un decennio lascia esterefatti per come il flusso di immagini, spesso apparentemente senza senso e connessioni logiche, porti invece in un mondo ricco di fascino dove le regole vengono stravolte. Inutile seguire connessioni temporali o conseguenze logiche, qui contano le emozioni, i sogni, gli incubi, bisogna in sostanza lasciarsi andare e farsi trascinare dalle strane vicende in cui sono coinvolti il sassofonista interpretato da Bill Pullman e la bellissima moglie (Patricia Arquette).
Per quanto riguarda la nuova edizione, ci troviamo di fronte a un discreto passo avanti sul piano tecnico, ma anche a una minor cura riservata agli extra.
Il video era la parte più dolente della vecchia edizione, ma stavolta il master è migliore a livello di pulizia e non presenta la sequenza continua di graffi e spuntinature del precedente prodotto. Va altresì detto che però ci sono tre o quattro vistosissime bruciature di sigaretta tipiche da cambio rullo che non fanno certo piacere. Per il resto, il salto di qualità è notevole, sia per una maggior compattezza generale (anche se il rumore video è comunque rilevante, soprattutto in condizioni di bassa luminosità), sia per un croma più convincente, sia per una miglior gestione della compressione.
Purtroppo gli extra propongono il solo trailer (nella vecchia edizione c'era qualche intervista e un dietro le quinte), però va sottolineato che nella confezione c'è un elegante e interessante booklet curato da Luigi Sardiello.