Una donna che custodisce un cane e altri animali, al quartiere dell'Eur, in una Roma deserta e assolata in pieno agosto: è il quadro dipinto da Elisa Fuksas in Nina, suo primo lungometraggio. La protagonista, interpretata da Diane Fleri, è una giovane dotata nel canto e innamorata della Cina, che si ritrova a custodire per un amico un cane depresso, il criceto e i pesci dell'acquario. L'incontro con un ragazzo e con un bambino misterioso che ha le chiavi di tutti gli appartamenti del palazzo, la porterà gradatamente a dei cambiamenti interiori e ad aprirla nella sfera sentimentale. Qualche buono spunto c'è, e anche qualche scena visivamente suggestiva, ma la predominanza delle musiche mozartiane e di una visuale, per così dire, molto architettonica dell'ambientazione, pesano un po' troppo su una sceneggiatura piuttosto blanda.
Nel cast anche Luca Marinelli, Ernesto Mahieux, Luigi Catani, Marina Rocco e Andrea Bosca.
L'audio è un multicanale ma l'apporto dell'asse posteriore è un po' timido, soprattutto nell'ambienza, mentre le musiche che tanta parte hanno nel film sono riprodotte con calore e buon timbro e avvolgono lo spettatore in modo discreto. Per il resto molto è affidato ai dialoghi, sempre puliti. Considerato il tipo di film, l'audio fa comunque in modo sufficiente il suo dovere.
Deludente invece il reparto degli extra, che contiene solamente il trailer.
Per questa recensione la redazione di Movieplayer.it ha utilizzato TV Philips 55PFL8007K e la SoundBar Home Theater Philips HTS 9140 con Ambisound e lettore Blu-Ray 3D