Il DVD di Negli occhi

Il documentario su Vittorio Mezzogiorno vincitore di due premi a Venezia, fortemente voluto e narrato in prima persona dalla figlia Giovanna, approda in home-video con un'edizione soddisfacente.

Premiato con due riconoscimenti al Festival di Venezia (il Biografilm Lancia Award - documentario e il Premio Controcampo Italiano - Menzione speciale), Negli Occhi è un toccante e sentito omaggio a Vittorio Mezzogiorno, che raccoglie filmati inediti e testimonianze sulla vita dell'attore napoletano. Il documentario, diretto da Daniele Anzellotti e Francesco Del Grosso, riveste un sapore particolare perché a raccontare Vittorio è la figlia Giovanna Mezzogiorno, coproduttrice e voce narrante per tutto il film: è lei infatti che raccoglie le testimonianze di parenti, amici ma soprattutto dei tanti nomi del cinema che lavorarono con il padre, scomparso a soli 53 anni nel 1994. Si raccontano i rapporti di Vittorio Mezzogiorno con Eduardo De Filippo, con Napoli, con il cinema e il teatro, i cani e la boxe; si ricordano i lavori eseguiti con registi come Giuliano Montaldo e Mario Martone, Michele Placido e Carlo Lizzani, Marco Tullio Giordana e Marco Bellocchio. Si narra del Vittorio Mezzogiorno protagonista del celebre Mahabharata di Peter Brook, a quello de La Piovra. Il tutto con un ritmo serrato e brillante, mai noioso, caratterizzato da contributi sentiti e mai banali, e condito dalle belle musiche di Pino Daniele.

Per quanto riguarda il DVD, ci troviamo di fronte a un discreto prodotto. Il giudizio sul video va ovviamente pesato anche sulla base del materiale a disposizione: nelle interviste realizzate per il film, le immagini sono luminose, ben contrastate e quasi sempre compatte, a parte qualche fenomeno di blocking su alcuni fondali. Naturalmente nelle immagini di repertorio e nel materiale di archivio il quadro appare molto sgranato, e propone immagine piuttosto sporche e poco definite, ma è una cosa perfettamente comprensibile.
L'audio da par suo fa in pieno il proprio dovere: i dialoghi, le interviste e perfino il sonoro dei contributi più datati è sempre chiaro e comprensibile, mentre le musiche di Pino Daniele sono riprodotte senza sbavature.