Il DVD di Chicago

Un'edizione buona, ma non all´altezza di un film che ha trionfato agli Oscar.

Un'edizione buona, ma non all´altezza di un film che ha trionfato agli Oscar. Questo in sostanza il giudizio sul prodotto che la Buena Vista ha confezionato per Chicago, l´opera di Rob Marshall vincitrice di sei statuette, fra cui quella per il miglior film. La delusione arriva soprattutto dal fatto che ormai per molti film, anche di secondo piano, si fanno special edition ricche di extra e a doppio disco, mentre quello di Chicago, pur discreto, resta un prodotto al di sotto delle aspettative. Altro peccato grave, per chi ascolta il film in italiano, è che non è possibile far partire automaticamente i sottotitoli durante le canzoni (come invece si può fare su Moulin Rouge), e la cosa è davvero molto fastidiosa perchè a volte il testo delle canzoni è indispensabile per la trama e maneggiare continuamente il telecomando non è certamente comodissimo.

Il video, presentato nell´originale 1.85:1 in anamorfico, è buono ma non eccezionale. Il difetto principale è quello di una grana che in certi momenti non passa proprio inosservata. Il problema è che gran parte del film si svolge in ambienti piuttosto scuri, e a volte su certi fondali il rumore video diventa piuttosto pesante. In altri frangenti però la resa è davvero molto valida, e comunque a rincuorare in senso positivo va detto che i neri che avvolgono le numerose scene dei balli si presentano compatti e senza indecisioni. Buona anche la resa del croma, con colori quasi sempre vivi e sgargianti.

Decisamente migliore la parte audio, che oltre all´originale inglese in 5.1, presenta due tracce italiane, una in Dolby digital 5.1 e una in dts. Quest´ultima è certamente la migliore, e presenta un´apertura di notevole impatto facendo risaltare al meglio le belle musiche di cui il film è ricco. A farsi apprezzare durante i passaggi musicali è l´ottima separazione dei canali, che lavorano tutti sempre a pieno regime. L´unico aspetto non convincente, è che a volte la scena sonora appare leggermente spostata sulle frequenze alte, sacrificando un maggior impatto del sub. Ma si tratta di dettagli lievi all´interno di un quadro complessivo di tutto rispetto.

Discreto e nulla più il reparto extra: c´è il commento audio del regista e dello sceneggiatore, una sequenza musicale eliminata (che si può anche vedere con il commento), e un buon dietro le quinte di quasi mezz´ora. Come già detto, un po´ poco per un vincitore degli Oscar.