Nominato agli Oscar quale miglior film straniero, e primo adattamento cinematografico dell'omonimo spettacolo teatrale di Wajdi Mouawad, La donna che canta è un film intriso di poesia che però colpisce duro allo stomaco. Riuscire a coniugare gli orrori inenarrabili a cui conduce la guerra, con le emozioni private di una famiglia, non era semplice. Eppure Denis Villeneuve ci riesce sfoderando un film rigoroso, che attraverso venature da thriller porta negli abissi di una violenza indicibile.
Già l'incipit è scioccante: davanti al notaio, i gemelli Jeanne e Simon Marwan (interpretati da Mélissa Désormeaux-Poulin e Maxim Gaudette) ascoltano il testamento della loro madre Nawal (che nei flashback sarà interpretata da un'intensa Lubna Azabal) e si vedono consegnare due buste, una destinata ad un padre che credevano morto e l'altra ad un fratello di cui ignoravano l'esistenza. Un enigma che potrebbe spiegare anche il mutismo della donna prima di morire. Jeanne parte per il Medio Oriente per scoprire il passato della famiglia, poi verrà aiutata anche dal fratello e dal notaio in un viaggio che porterà alla scoperta di un vero e proprio orrore.
Visto che nelle sale non aveva lasciato il segno, ora c'è l'occasione di riscoprire La donna che canta in DVD, con un'edizione Lucky Red che anche se piuttosto scarna si rivela tecnicamente più che sufficiente.Il quadro visivo sul piano della nitidezza non è entusiasmante, ma qualcosa è dovuto anche a precise scelte stilistiche, con un croma un po' dimesso e spento e un basso contrasto. Queste caratteristiche, soprattutto nelle scene meno luminose, si ripercuote sulle immagini che diventano pastose e poco definite, con comparsa di un discreto rumore video sul nero. Ma è anche vero che nelle altre occasioni il video risulta sempre piuttosto compatto senza cedimenti di sorta, anzi su alcuni primi piani anche il dettaglio si fa valere con una certa incisività, segno che alcuni dei problemi citati in precedenza derivano proprio dal girato.
Onesto anche l'audio, presente con le tracce multicanali italiana e francese. Il film è basato moltissimo sui dialoghi, che risultano sempre chiari, con quelli in lingua araba puntualmente sottotitolati in italiano. Però in alcune occasioni la scena si vivacizza: il passaggio di due jet, qualche sparatoria, un'esplosione. Ebbene in queste circostanze si può comunque apprezzare una buona spazialità anteriore, che è efficace anche nella resa della colonna sonora, mentre l'asse posteriore resta quasi sempre inattivo.
Tra gli extra, purtroppo, troviamo invece solamente il trailer.