Il cuore lo sa, la recensione: l'amore che non muore in un dramma forzato

Al centro di Il cuore lo sa la storia di un ricco uomo d'affari che, sopravvissuto ad un infarto grazie a una donazione di organi, si innamora della vedova dell'uomo a cui "deve" la vita. Su Netflix.

Un'immagine promozionale di Il cuore lo sa

Il cinema melodrammatico a inclinazione romantica pensato per il grande pubblico da sempre sfrutta forzature e voli pindarici per giustificare approcci sentimentali che, nella vita reale, non potrebbero mai verificarsi. E uno dei casi più diffusi è quello che vede il cuore di una persona deceduta finire, dopo l'ovvia approvazione da parte dei parenti più prossimi, nel petto di un'altra persona che necessitava un relativo intervento.

Un Frame Di Il Cuore Lo Sa
Tutto è possibile in Il cuore lo sa

Ecco perciò che la storia alla base di Il cuore lo sa, nuova esclusiva del catalogo Netflix, non stupisce davvero più nessuno, andandosi ad infilare nella copiosa lista di titoli a tema senza cercare nemmeno per un attimo di variarne le coordinate. I novanta minuti di questa pellicola argentina "riecheggiano" così le molteplici produzioni per il piccolo schermo a marchio Lifetime o Hallmark, e chi le ha presenti saprà già ben cosa attendersi dalla visione.

Il cuore lo sa, ma anche il pubblico

Una Scena Di Il Cuore Lo Sa
Una scena di Il cuore lo sa

Juan Manuel è un ricco imprenditore che, durante una partita di tennis, accusa un malore e scopre di avere dei problemi cardiaci, finendo in lista per un trapianto. A capo di una società di costruzioni, ha in programma un progetto edilizio nel quartiere di El Progreso, dove vive Pedro, motociclista appassionato, marito di Vale e padre di famiglia. Un grave incidente lo manda in coma irreversibile e la moglie, con profondo dolore, acconsente alla donazione degli organi.

La stessa sera, Juan viene colpito da un infarto e riceve proprio il cuore di Pedro. Da quel momento inizia a cambiare profondamente: abbandona l'arroganza del passato e comincia ad appassionarsi alla vicende di El Progreso, dove conosce Vale e la comunità locale. L'incontro avrà conseguenze imprevedibili e Juan si troverà davanti a un bivio.

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Ricominciare da capo

Una Scena Romantica Di Il Cuore Lo Sa
L'amore trionfa in Il cuore lo sa

Il perché l'uomo si avvicini a quella zona di periferia così lontana dal suo quartiere di lusso è presto detto: è riuscito a sapere, tramite vie del tutto illegali, di chi fosse quel cuore ora suo. Su una premessa che bypassa l'epica per imbastire la più canonica e stantia delle love-story, Il cuore lo sa costruisce le tappe di una narrazione che non offre sorprese di sorta, con la lotta sociale e i repentini cambiamenti giustificati dal forzato incipit.

Ma se già la base su cui costruire non eccelle per personalità, a peggiorare la situazione ci pensano dei personaggi e un relativo cast che non riesce a infondere un minimo di carattere alle rispettive controparti. Se le figure di contorno sono state tratteggiate con un fastidioso, meccanico, imprinting caricaturale - dallo "scemo del villaggio" al villain di periferia - è ancor più imperdonabile la totale mancanza di qualsiasi alchimia tra i due protagonisti, interpretati col pilota automatico da Julieta Díaz e Benjamín Vicuña.

Tutto già scritto

Un Immagine Di Il Cuore Lo Sa
Un'immagine di Il cuore lo sa

Qualche elemento potenzialmente di disturbo, come la momentanea scomparsa del figlioletto di Vale, ritrovato in un batti e baleno, o le ingerenze da parte dei colleghi e familiari di Juan, che cercano di farlo "rinsavire" e tornare quello di sempre - ovvero pronto a mettere gli interessi prima di tutto - non basta a risollevare un encefalogramma emozionale semplicemente piatto.

L'impressione di assistere ad una versione riveduta e corretta delle classiche telenovela indigene, adattate alle nuove generazioni e a un pubblico sempre più accomodante che vuole l'happy ending ad ogni costo, possibilmente senza troppi scossoni durante il cammino, è così sempre più opprimente. La regia di Marcos Carnevale, che il pubblico della piattaforma di streaming aveva già scoperto con il pur non memorabile, ma almeno maggiormente variegato, Goyo (2025) è impalpabile e il fatto che questi sia anche autore dello script è tutt'altro che un'attenuante. E pensare che l'autore è al suo ritorno, per la terza volta, sul "luogo del delitto": in carriera infatti aveva già firmato due film dal titolo "in comune", ovvero Corazón de León (2013) e Corazón loco (2020), ma a quanto pare l'esperienza sul tema, almeno in quest'occasione, non è bastata a scongiurare il disastro.

Conclusioni

Il cuore lo sa è un melodramma confezionato su misura per un pubblico poco esigente, pronto ad accettare senza battere ciglio forzature narrative e cliché sentimentali. Privo di sorprese, con personaggi stereotipati e una regia anonima, il film si accontenta di riciclare formule consumate, consegnando allo spettatore una vicenda certamente non nuova. Un cuore, donato da qualcuno che non c'è più e ricevuto da chi ha avuto così l'opportunità di restare, darà il via non soltanto ad una storia d'amore che sconfigge anche la morte ma anche al parallelo riscatto di un quartiere di periferia popolato da macchiette. La lotta sociale e l'etica del cambiamento vengono banalizzate, ridotte a pretesto per una narrazione elementare e priva di mordente.

Movieplayer.it
1.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Dura poco.

Cosa non va

  • Una storia forzata e già vista.
  • Personaggi, sia principali che secondari, monodimensionali.
  • Emozioni scontate.