Irriverente, provocatorio, sarcastico, controverso: Trainspotting è stato un film che in tutti questi quindici anni dalla sua uscita ha sempre fatto discutere, tanto da diventare un cult. Tratto dal romanzo omonimo di Irvine Welsh, il film di Danny Boyle per alcuni è una vera e propria apologia della droga, per altri invece una dura condanna dell'eroina. Di sicuro, con stile surreale e grottesco e utilizzando una formidabile colonna sonora, Boyle ha sfoderato un grandissimo film, graffiando in modo analogo le contraddizioni di una vuota società consumistica ma anche le derive della cultura underground, e somministrando qua e là gustose briciole di humour nero. Lanciando fra l'altro la carriera di Ewan McGregor, bravissimo qui nei panni dell'allucinato protagonista. Trainspotting, dipingendo quel gruppo di amici che trova solo nell'eroina un vero motivo di vita, tratta soprattutto di scelte di vita e di motivazioni. E di quanto, a volte, nella vita le scelte sia proprio difficile farle.
Il blu-ray di Trainspotting targato Universal fa segnare un deciso passo avanti sul piano tecnico rispetto al DVD di qualche anno fa. Non bisogna dimenticare che il film risale comunque al 1996, e in effetti non si può dire che la resa sia valida come i migliori prodotti più recenti, ma in ogni caso, anche se un po' altalentante, stiamo parlando di un quadro convincente in molti parametri. A partire da un croma che ora è nettamente più stabile e vivido, per arrivare a una compattezza generale da cui il Dvd era effettivamente molto lontano. Poco rumore video, buona resa del dettaglio (soprattutto sui primi piani), ottimo contrasto e una grana solo lieve sono tutte voci che parlano a favore di un video non strepitoso, ma certamente soddisfacente considerate le attese.
Ottimo anche il progresso nel reparto audio, anche se la traccia originale in DTS-HD rimane certamente su un altro pianeta per dettaglio e dinamica. La traccia italiana in DTS assicura comunque una notevole valorizzazione della bellissima colonna sonora, che respira con convinzione da tutti i diffusori, ma anche gli effetti e le varie scene più dinamiche trovano un adeguato riscontro e un buon coinvolgimento generale, oltre a una separazione dei canali leggermente migliore.Deciso passo avanti anche sul piano degli extra. Innanzitutto troviamo il commento audio di Danny Boyle e poi una decina di minuti di scene tagliate sempre col commento opzionale del regista. La featurette denominata L'inizio (quasi 10 minuti) parla soprattutto del passaggio dal romanzo al film, mentre i maggiori approfondimenti arrivano dalle interviste allo stesso Danny Boyle, allo sceneggiatore John Hodge, al produttore Andrew MacDonald e allo scrittore Irvine Welsh dalla durata complessiva di circa 38 minuti. Troviamo poi la scena dell'ago visibile sia in backstage sia con Boyle a raccontarne i dettagli. Si analizzano poi il look e il sonoro del film, sia con contributi realizzati all'epoca delle riprese sia con altri fatti successivamente (in tutto una ventina di minuti). Si chiude con alcuni brevi filmati da Cannes, una galleria fotografica e due trailer.