Sei operai disoccupati, ispirati da uno spettacolo di spogliarello maschile, per riuscire a racimolare un buon gruzzolo mettono insieme uno show di striptease maschile: il succo di Full Monty è tutto qua. Ma il divertente film di Peter Cattaneo che una dozzina di anni fa vinse parecchi premi, tocca molti altri temi, decisamente più profondi dietro l'apparente semplicità del soggetto. Dopo l'edizione in DVD di molti anni fa, ora Full Monty esce in alta definizione: discreto il salto tecnico, ma dove si volta davvero pagina è sul fronte degli extra, che risultano ricchi e interessanti.
Per quanto riguarda il video, c'è un deciso passo avanti rispetto al DVD. Il quadro appare molto più chiaro e nitido, e soprattutto gli esterni appaiono più dettagliati. Meno evidente il salto di qualità negli interni: il quadro non tocca mai livelli di eccellenza, comunque la definizione soprattutto sui primi piani è buona, anche se il taglio resta sempre piuttosto soft. In generale comunque il quadro è quasi sempre compatto, e parte qualche lieve velo di rumore video, soprattutto nelle tonalità di croma più accese.
Sottotono invece l'audio, che resta comunque sulla sufficienza. Il Dts italiano, inferiore alla traccia originale, non è molto convincente per dinamica e spazialità, e restituisce sempre una scena un po' troppo chiusa. Il quadro sonoro si apre bene sul fronte anteriore, soprattutto nella riproduzione della colonna sonora, ma non riesce mai a coinvolgere l'asse posteriore, visto che i rear restano pressochè muti. Discreto l'apporto del sub.
Davvero sontuoso il reparto degli extra, vero pezzo forte dell'edizione. Innanzitutto troviamo due commenti audio, uno del regista Peter Cattaneo e dell'attore Mark Addy, e l'altro del produttore Uberto Pasolini. Seguono oltre mezz'ora di scene tagliate (qui chiamate tagli di pellicola), con il commento opzionale del regista, e qualche breve intervista al cast. Si prosegue con una lunga sezione dedicata ai making of: una è chiamata "Evoluzione", dura 23 minuti e spazia sull'idea del film raccontata dal produttore, sulla sua realizzazione e sulla scelta del regista (che in un primo momento avrebbe dovuto essere Ken Loach). La seconda, di quasi tre quarti d'ora, denominata "Produzione", tratta nel dettaglio la musica e i balli, la colonna sonora, le parole cambiate nella versione americana rispetto a quella inglese, e si chiude con un breve documentario sulla località di Sheffield. Seguono ancora dieci minuti sul grande successo riscosso dal film, e un documentario di un'altra mezzora sull'industria cinematografica inglese degli anni Novanta. A completare il tutto una serie di trailer e spot tv, nonché la possibilità, con la sezione jukebox, di accedere solo alle tanti parti musicali del film.