Tre amici, un viaggio nel tempo e il cinema del nostro cuore. Quello dei riverberi generazionali, capaci di suscitare emozioni e sussulti. Da questo presupposto, dopo il bel La Belva, Ludovico Di Martino scrive e dirige I Viaggiatori, disponibile su Sky e NOW. Una storia d'avventura con protagonisti un gruppo di ragazzi che, in seguito ad un inaspettato cortocircuito, si ritrovano nel 1939, tra camicie nere e leggi razziali. Un film, quello di Di Martino, che sottolinea quanto sia necessario offrire al pubblico qualcosa che non si leghi troppo ai generi canonici della nostra industria. "È un processo naturale", dice il regista nella nostra video intervista, "Questo film riprende per certi versi i titoli con cui siamo cresciuti. I generi sono limiti produttivi, forse dobbiamo imparare a strutturare un processo che realizzi determinate storie. Dal punto di vista creativo è invece un processo spontaneo, nessuna rivoluzione. Qui ci volevamo divertire, raccontando un'avventura. Il genere è l'ultima cosa che arriva, funzionale solo per fare ordine."
Intervista video a Ludovico Di Martino, Matteo Schiavone, Andrea Gaia Wlderk, Francesca Alice Antonini, Fabio Bizzarro
Nel cast de I Viaggiatori troviamo Matteo Schiavone nel ruolo di Max, Fabio Bizzarro nei panni di Flebo, AndreaGaia Wlderk in quelli di Greta, Francesca Alice Antonini in quelli di Lena, Gianmarco Saurino nel ruolo di Beo e Federico Tocci nel ruolo di Vulcano. Oltre a loro, ecco anche Fabrizio Gifuni nel ruolo del cattivo Luzio e Vanessa Scalera nei panni della Dottoressa Sestrieri. Potremmo dire che il film segue il filo illogico dei viaggi nel tempo, una grande utopia capace di rompere gli schemi. "Rompere gli schemi è importante dal punto di vista umano. Non solo al cinema. Per uscire dai canali, o dai generi, o dai pattern personali, serve il movimento e l'evoluzione. L'evoluzione è fondamentale", spiega Francesca Alice Antonini. "Non credo nei film di genere, l'importante è raccontare qualcosa che gli altri non raccontano. Mettendoci dentro horror, dramma, comicità. Quello che vuoi", racconta invece Matteo Schiavone.
Intervista a Gianmarco Saurino e Vanessa Scalera
Uno dei paradossi del viaggio nel tempo è quello riguardante il nostro possibile incontro con le rispettive versioni più giovani. Qualcosa che non andrebbe mai fatto, ci spiega quel cult chiamato Ritorno al Futuro, ma che è indubbiamente uno degli aspetti più affascinanti. "Cosa direi al me bambino? Fidati di te stesso. Fidati", risponde Gianmarco Saurino. "Non so se posso rispondere a questa domanda, sarebbe un viaggio nel tempo troppo estremo!", scherza invece Vanessa Scalera "Starci dentro è bello, gli USA ci ha inondato di film del genere ma... farlo da attrici è stato un gioco straordinario", prosegue l'attrice. AndreGaia Wlderk va dritta sulle emozioni: "L'abbraccerei forte, le direi che ha fatto tutto quello che doveva fare". Pensiero poi ripreso da Ludovico Di Martino, che riassume quanto ne I Viaggiatori ci sia un forte elemento personale. "Ho approcciato a questo film in modo personale perché ho tanto da imparare dal me diciottenne. Ero più libero, non conoscevo nulla. Ora ci sono le responsabilità, e sarebbe bello recuperare libertà e incoscienza".