Sono passati 25 anni dall'arrivo in sala di I Laureati, esordio alla regia di Leonardo Pieraccioni. Scritto insieme all'amico Giovanni Veronesi, racconta di un gruppo di amici, ormai trentenni, ancora iscritti all'università e fuoricorso, che condividono un appartamento a Firenze e vivono di espedienti.
Nel cast, oltre allo stesso Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini, Rocco Papaleo, Gianmarco Tognazzi, Tosca D'Aquino, Alessandro Haber e Maria Grazia Cucinotta, che ha il ruolo di Letizia, modella che fa perdere la testa al protagonista Leonardo.
Dal 21 ottobre è disponibile su Infinity la versione restaurata del film, presentata in anteprima alla 15esima Festa del Cinema di Roma, nella sezione Alice nella città. Dopo Borotalco, Mediterraneo e L'Allenatore nel Pallone Infinity continua la sua missione di conservazione del cinema italiano. Abbiamo parlato di I Laureati con Maria Grazia Cucinotta, che lo ricorda con affetto: "È un film che piace agli amici, è molto da gruppo. I protagonisti si fanno le battute, si sostengono l'un altro. È il periodo magico nella vita di ognuno di noi in cui si passa dall'essere adolescente a cominciare un percorso che poi ti porta verso il lavoro, quindi verso le responsabilità della vita. Avere un conto in banca, una casa tua, non è che non ti fa più divertire, ma ti dà meno spensieratezza di quando il tuo unico problema era stare a casa, aprire un libro e chiedere a mamma quando era pronta la cena."
La video intervista a Maria Grazia Cucinotta
Smetto quando voglio: la trilogia che osò svecchiare la commedia italiana
Maria Grazia Cucinotta e il suo rapporto con il cinema da spettatrice
Il restauro di I Laureati da parte di Infinity dà la possibilità a tutti noi di godersi una commedia molto amata del cinema italiano direttamente dal divano di casa. Ma che spettatrice è Maria Grazia Cucinotta? Sala e cinema non sono in competizione per l'attrice: "Quando posso vedo i film al cinema e magari poi li rivedo a casa. Adesso succede di più perché siamo tutti a casa e non posso più viaggiare e andare all'estero. Siamo qui e quindi ogni sera ci vediamo un film. È diventato un modo per condividere un momento insieme, per stare in famiglia. Il rituale è quello di mangiare e poi mettersi a letto e guardarsi un film tutti insieme nel lettone. Al cinema anche mi diverto. Massima libertà per tutti, però, certo, se accendi il cellulare e ti metti a parlare o giocare allora è meglio che stai a casa. Oppure esci. Sono una spettatrice normale: mi faccio prendere dal film. Mi isolo, piango. Certe volte mi metto a piangere, la gente mi guarda e dice: ma quella è la Cucinotta, sta piangendo! Sì: piange pure la Cucinotta la cinema! È come quando sei allo stadio e si segna un goal: urliamo tutti allo stesso momento."
Le piattaforme di streaming come Infinity offrono una scelta vastissima: Maria Grazia Cucinotta ci ha detto come sceglie il film da vedere: "La sera voglio vedere film d'azione o commedie. Devo andare a letto sorridendo. Mentre durante il giorno posso vedere qualsiasi tipo di film, la sera voglio andare a letto con leggerezza, perché ti porti a letto tutto quello che hai visto. Impongo a mio marito le commedie, lui che invece è molto più un tipo da giallo e thriller."