A sei mesi dalla release giapponese, Lucky Red porta in Italia I cavalieri dello zodiaco 3D per la gioia dei numerosi fan della saga originale. A Lucca Comics & Games è stata finalmente annunciata l'uscita ufficiale della pellicola, in sala a partire dal 12 febbraio 2015. Un evento atteso da tempo. Prima di diventare materiale cinematografico, Saint Seya è, infatti, un popolarissimo manga firmato dal maestro Masami Kurumada pubblicato dal 1985 al 1990. Il manga ha dato vita a un prequel, un sequel e svariate serie TV culminate in cinque lungometraggi. I cavalieri dello zodiaco 3D è dunque la sesta pellicola ispirata al mito di Saint Seiya, ma da un certo punto di vista è una pietra miliare per la Toei Animation che, in un momento chiave come questo, ha deciso di ripartire da zero reinventando il mito dei cavalieri per un pubblico completamente nuovo.
Il trampolino di lancio di questo prodotto è proprio Lucca Comics & Games, in particolare l'area Movie organizzata da QMI, vetrina incredibile che sembra divertire molto gli ospiti approdati dall'Estremo Oriente. Look all black, con bombetta d'ordinanza, per il regista Keiichi Sato, accompagnato a Lucca dal produttore della Toei Yosuke Asama e dal compositore delle musiche Yoshihiro Ike. Tutti e tre giovanissimi, e già con una ricca esperienza alle spalle, gli artisti nipponici sono colpiti dai pittoreschi cosplayer che invadono le strade di Lucca e sembrano soddisfatti dalla missione affidatagli, quella di accompagnare la release italiana del film. Illustrando la genesi del progetto, il produttore Yosuke Asama spiega che _"la Toei Animation ha prodotto a lungo la serie tv e a un certo punto ha deciso di rilanciare la saga attraverso un film. La fine del manga ci ha spinto a chiederci come evolvere la storia.
Ne abbiamo discusso col maestro Kurumada. Fin dall'inizio avevamo deciso di utilizzare la computer graphics per il nostro progetto perché la storia fonde due universi unici come la mitologia greca e il mondo dello zodiaco. Volevamo avere grande libertà, anche a livello visivo. Dopo sette anni siamo riusciti a raggiungere il risultato che vedrete al cinema. Il nostro film vuole creare una nuova leggenda di Saint Seiya e spero che il pubblico recepirà in modo positivo i nostri sforzi"_.
I cavalieri tra passato e presente
Per Keiichi Sato quella con I cavalieri dello zodiaco 3D è stata la prima esperienza in CGI. Riflettendo sul suo coinvolgimento, il regista spiega che "la principale difficoltà che mi sono trovato a dover affrontare è stata tradurre in immagini il cosmo. Chi conosce il manga sa bene che il cosmo è un'entità potentissima, ma astratta, è un'insieme di forze. Per renderne visivamente la potenza ho fatto largo uso della luce. Abbiamo anche operato un restyling sul look dei personaggi. Ci siamo allontanati dal design classico ispirato all'antica Grecia per modernizzare le armature. Abbiamo cercato di dare un'idea del mondo dei cavalieri sottolineando la loro natura di combattenti e il loro distacco dal mondo terrestre". I cambiamenti presenti nella pellicola non sono unicamente di natura visiva. Il materiale originario di Masami Kurumada, che è produttore esecutivo del lungometraggio, è stato tradito anche nella rappresentazione dei caratteri.
"Condensare in un'ora e mezza una saga immensa è stata dura e ho dovuto per forza tradire l'originale. Se vogliamo, ne I cavalieri dello zodiaco 3D c'è una svolta femminista. Lady Isabel è un personaggio molto più attivo rispetto alla versione televisiva. Volevo che anche chi vedesse per la prima volta Saint Seiya capisse il significato del cosmo" prosegue Sato. "Isabel ha difficoltà ad accettare i propri poteri, ma alla fine riesce a comprenderne la potenza e a controllare il suo cosmo. Oltre a lei, ho inserito altri personaggi femminili, come Scorpio, per rendere il tutto più interessante. Seiya, il protagonista, ha assunto sfumature più comiche ed è al centro delle scene più comiche. Dopo aver accettato questo lavoro ho guardato tutti gli episodi della serie tv e ho notato che questa comicità era già presente. Volevo mantenerne la genuinità rendendo Seiya più simile ai giovani d'oggi. Quanto al personaggio di Phoenix, in questo film sembra una figura di contorno, ma ho già un'idea per il prossimo episodio in cui avrà un ruolo centrale. Tra l'altro è il primo di cui ho creato il design e gli sono affezionato".
Il potere degli anime
Negli ultimi anni Toei Animation ha operato il rilancio di serie classiche come Saint Seiya, Sailor Moon e Capitan Harlock. Universi espansi che però sono stati condensati in serie brevi e veloci (Sailor moon) o lungometraggi. Questa scelta dipende dal cambiamento delle abitudini del pubblico occidentale e orientale? "In parte è vero che il pubblico è cambiato e per questo abbiamo deciso di velocizzare i format" spiega Yosuke Asama. "La nostra preoccupazione è quella di riprodurre la stessa atmosfera che ha attirato il pubblico nella vecchia serie aggiornandola ai tempo moderni. Capisco che si corre il rischio di sacrificare l'approfondimento psicologico dei personaggi, però volevamo abbracciare un pubblico nuovo. Dipenderà dagli spettatori indicarci se questa nuova via sarà gradita o meno". Riflettendo sull'impatto incredibile esercitato sulle generazioni italiane ed europee dall'arrivo degli anime giapponesi in tv alla fine degli anni '70, il produttore aggiunge scherzosamente: "Ci dovremmo scusare. A volte in Giappone ci chiediamo come mai i nostro anime abbiano un impatto così grande, visto che in realtà noi li realizziamo con in mente il mercato nazionale. Siete voi italiani che ci dovete spiegare perché vi piacciono così tanto". Keiichi Sato aggiunge: "Tra l'altro i miei modelli sono soprattutto americani ed europei. Sono un fan di Tom & Jerry e di Batman".
Cavalieri canterini
In una pellicola tesa e piena di avventure, la musica assume un ruolo fondamentale. Anche il compositore Yoshihiro Ike si è trovato di fronte a un bivio decidendo se seguire la tradizione televisiva o distaccarsene del tutto. Come spiega lui stesso "sapevo che il pubblico, anche quello italiano, era molto legato alla sigla originale della serie. La produzione è stata indecisa fino alla fine se usarla o meno perché anche tutti noi la amiamo. Alla fine si è deciso di creare musiche nuove. Io mi sono occupato della composizione, in più ci serviva una collaborazione con un grande artista così abbiamo contattato Yoshiko. Lui ha accettato volentieri e siamo molto soddisfatti del risutato". Propio dalla componente musicale de I cavalieri dello zodiaco 3D arriva una sorpresa contenuta nel film, una svolta in chiave musical. Senza svelare troppo, uno dei cattivi si cimenta in un numero musicale che lascia stupiti. "Abbiamo inserito la scena in questione intorno al 35° minuto per una ragione ben precisa. L'incipit del film è drammatico e dopo un po' i bambini facevano fatica a seguirlo. Così abbiamo deciso di alleggerire la tensione con un elemento musicale che muta tono e atmosfere. Che ne dite? Funziona?" La risposta ora spetta al pubblico italiano.