Il plot
Condotta al cospetto di Majid Javadi (Shaun Toub), Carrie Mathison (Claire Danes) è pronta per essere interrogata dall'uomo, che intende attestare la sua sincerità sottoponendola al test della macchina della verità. Carrie accetta, ma durante il loro confronto, dopo aver fatto in modo di rimanere da sola con Javadi, ammette di aver condotto un doppio gioco e cala il proprio asso nella manica: la CIA è a conoscenza del fatto che Javadi abbia intascato milioni di dollari di fondi governativi con l'ausilio di un prestanome, ed è pronta a smascherarlo alle autorità iraniane. Messo con le spalle al muro, Javadi è costretto ad accettare un incontro con Saul Berenson (Mandy Patinkin), suo nemico giurato da più di trent'anni, dai tempi della Rivoluzione iraniana; lui e Carrie fissano così un appuntamento per quel pomeriggio, ad uno svincolo dell'autostrada. Javadi, tuttavia, all'ultimo momento modifica il suo itinerario e si reca nell'abitazione in cui vive, sotto copertura, la sua ex-moglie Fariba (Mary Apick); prima che Carrie e Peter Quinn (Rupert Friend) possano fermarlo, l'uomo uccide Fariba e la sua figliastra, Susan Roberts (Emily Donahoe), davanti agli occhi del nipotino neonato.
Cosa ci è piaciuto di questo episodio
La suspense è finalmente tornata di casa ad Homeland! Dopo le buone premesse del precedente episodio, The Yoga Play, con la sequenza finale del "sequestro" di Carrie, la puntata dal titolo Still Positive ha riportato la pluripremiata serie di Showtime a livelli di adrenalina che latitavano da fin troppo tempo. Il faccia a faccia fra Carrie e Javadi, con un repentino capovolgimento della situazione a favore di Carrie, dà infatti il via a un episodio dal ritmo impeccabile e con diversi picchi di tensione. Uno su tutti: l'incursione a sorpresa di Javadi in casa dell'ex-moglie e della figliastra, che si concluderà in un tragico bagno di sangue. Insomma, tutti coloro che avevano nostalgia dell'aspetto più thrilling della serie saranno decisamente soddisfatti da questo nettissimo cambio di rotta.
Cosa non ci ha convinto di questo episodio
Note a margine
Il grande colpo di scena di questo episodio: come suggerito dal titolo (che non si riferisce a uno stato d'animo, bensì ad un test di gravidanza)... Carrie è incinta! Considerata la "tempistica" e a scanso di improbabili sorprese, il padre dovrebbe essere ovviamente il super-ricercato Nicholas Brody (Damian Lewis). E giusto a proposito... arrivati a metà della terza stagione, Brody rimane disperso o quasi, e comunque del tutto ininfluente ai fini della storyline attualmente in corso. Che gli autori abbiano intenzione di tenerlo nell'ombra ancora a lungo, per farlo rientrare in scena soltanto nelle ultimissime puntate?
What's next?
Ancora un interrogatorio: dopo il breve confronto fra Carrie e Javadi, nel prossimo episodio, Gerontion, assisteremo invece al faccia a faccia fra Javadi e il team della CIA capitanato da Saul Berenson, suo acerrimo nemico da oltre tre decenni. Dopo il picco di suspense della sesta puntata, sarà da vedere quale direzione prenderà la storia progettata dagli autori per questa terza stagione, e in che modo il succitato Brody tornerà ad assumere un ruolo significativo nell'intreccio di una serie che, per il momento, continua a fare tranquillamente a meno di lui...
Movieplayer.it
4.0/5