"Se l'uomo avesse imparato dai suoi errori non vivremmo in un mondo come quello di oggi", parola di Gabriella Pession. La bella attrice italiana è tra i protagonisti de Le tredici rose, produzione italo-spagnola che racconta il dramma di un gruppo di adolescenti nella Spagna franchista, arrestate con l'accusa di aver aiutato la ribellione, processate e infine condannate a morte senza un reale motivo. Nel nostro paese arriverà il 28 agosto, due anni dopo l'uscita nella sale spagnole, ma non si tratta dell'unico ritardo relativo al film. Come denunciato nella conferenza stampa dello scorso giugno, infatti, per trovare la via del cinema Le tredici rose ha dovuto superare gli ostacoli posti da chi aveva interesse nell'insabbiare la vicenda, nel far cadere nell'oblio l'ennesima atrocità compiuta dall'uomo. Perché gli uomini non sembrano proprio imparare nulla dalla sofferenza consumata in passato e tendono a rimuoverla dalla memoria, come ci conferma Gabriella Pession durante la nostra intervista.
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Gabriella Pession, qual è stata la sua prima reazione quando ha letto il copione de Le tredici rose?
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Com'è riuscita a calarsi in questo ruolo di adolescente innocente?
Gabriella Pession: Mentalmente sento di avere ancora quindici anni e l'età adulta rappresenta tutto quello che non mi piace. Sono innamorata al contrario di quel che riguarda l'infanzia e l'adolescenza. Preferisco sempre avvicinarmi ai toni legati al bambino che ognuno di noi ha dentro, piuttosto che fare una donna matura, stabile. E' un colore che a me piace, non ho fatto nessuna fatica, perché non mi giudico una donna, non so neanche cosa voglia dire.
Quanto l'ha arricchita questa esperienza in termini umani e professionali?
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Quanto invece le ha tolto in termini di speranza e fiducia nell'uomo questa storia?
Gabriella Pession: Nulla può togliermi la speranza, perché penso che valga la pena per un uomo solo salvare il mondo. Purtroppo, penso che fondamentalmente la natura umana non sia buona. Ci sono aspetti buoni in ognuno di noi e credo che questa sia la cosa che vada salvata e sia il motivo per il quale bisogna continuare a credere nell'operato dell'uomo. Però esistono delle aberrazioni che neanche nel mondo animale sono così cattive. Forse è per questo che l'essere umano è così interessante, perché è una contraddizione vivente, però togliermi speranza mai. Sarei una donna morta!
Nonostante la solarità del suo personaggio, Le tredici rose è un film pieno di lacrime e di dolore. L'uomo non impara proprio mai da tutta questa sofferenza?
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Il cinema rispetto a questa situazione può servire per la diffusione della conoscenza, come memoria, o per sensibilizzare?
Gabriella Pession: Penso che il cinema serva a ricordare, a raccontare a chi verrà quello che è stato il nostro passato e anche a sensibilizzare. Il cinema è un'arma potentissima di comunicazione, perché ha la recitazione, gli attori, i colori, le immagini, la musica, il montaggio. E' una forma d'arte completa. Il cinema ha una funzione anche educativa, di spinta di ideali, di sogni. Delle volte si esce dal cinema e si ha il cuore più aperto, ci si sente anche più buoni, mentre altre si è più arrabbiati. Deve comunque stimolare, deve suscitare qualcosa. Se si esce dal cinema come quando si entrati è inutile andarci.
Quale delle altre 'dodici rose' l'ha colpita particolarmente?
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Lei ha cominciato la sua carriera col cinema, poi è diventata molto popolare grazie alla fiction, e ora torna sul grande schermo con una co-produzione europea. Che differenze ci sono in questi diversi ambiti?
Gabriella Pession: Le differenze sono nel modo in cui viene preparato un film. Nel cinema si ha più tempo, c'è un budget mediamente più alto rispetto a un prodotto televisivo, per cui c'è più cura per alcune cose: più tempo per studiare, meno scene da girare durante una giornata. Altra differenza è l'interesse da parte della stampa che spesso denigra la televisione, la relega in un posto di serie B. Io metto la stessa passione, energia, professionalità e amore nel cinema, nel teatro e nella televisione.
Quali sono i suoi progetti futuri?
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