La storia ha inizio ben 45.000 anni fa, mentre l'umanità si trovava nell'ultima parte del Paleolitico. Sei individui arrivano in una terra costiera in cerca di un nuovo inizio. Tra di loro vi sono: il leader Adem, il figlioletto Heron, la sua compagna Ave, il fratello minore Geirr, nonché l'anziano "saggio" Odal e una giovane randagia di nome Beyah.

Al centro di Fuori dall'oscurità vi è quindi un gruppo eterogeneo, unito dalla comune lotta per la sopravvivenza in un mondo ostile. Nella speranza di trovare un luogo tranquillo dove poter potenzialmente stabilire una nuova comunità, i viaggiatori dovranno attraversare le montagne e un'immensa pianura, ma ben presto il tragitto viene reso più inquieto e pericoloso da dei macabri ritrovamenti di carcasse animali. E da lì a poco il gruppo viene preso di mira da una spaventosa creatura che si aggira nelle ore notturne e che li costringerà in trappola in una zona boscosa, dove nascondersi non sarà per nulla semplice.
Fuori dall'oscurità: parole di sangue

Uscito a qualche mese di distanza da Prey (2022), rivisitazione del franchise di Predator che pur con qualche critica ha rivitalizzato la saga, Fuori dall'oscurità ne sembra una sorta di emulo a basso budget, con alcune idee comuni sin a cominciare dalla scelta linguistica. Non l'idioma dei nativi americani che faceva da sfondo all'impresa della giovane guerriera indiana, bensì una lingua creata appositamente ribattezzata Tola.
Un mix tra arabo e basco creato ad hoc per dare l'impressione di ritrovarsi realmente in un'altra epoca, un tempo remoto e lontanissimo, e per aumentare l'immersione da parte del pubblico. Una decisione presa anche nel tentativo di coprire con un'atmosfera potenzialmente più verosimile quel basso budget che si fa evidente nella gestione del racconto, ma al quale il regista Andrew Cumming riesce a sopperire con una certa dimestichezza.
Un mondo pre-apocalittico

Un'ora e mezzo di durata che sfruttano il tenebroso contesto ambientale, con le riprese che hanno avuto luogo nei pressi di Gairloch, in Scozia. Colline desolate, avvolte da una fitta nebbia e da un cielo plumbeo, sono perciò il palcoscenico ideale per questo gioco del gatto e del topo tra i malcapitati protagonisti e la presunta creatura che dà loro la caccia. Il titolo Fuori dall'oscurità - traduzione semplice dell'originale Out of Darkness - offre un'idea di quanto assisteremo nel corso del racconto, con numerose scene notturne ad amplificare la carica ansiogena e celare allo stesso tempo i limiti produttivi.
Un gioco tensivo che inizialmente funziona ma che rischia di dilungarsi anche troppo, tanto che la materia narrativa avrebbe potuto tranquillamente esaurirsi nell'arco di un mediometraggio. L'impressione che la storia sia tirata eccessivamente per le lunghe fa capolino in almeno un paio di occasioni, con la resa dei conti finale e il relativo colpo di scena che sembrano ribadire quanto già detto e/o intuito in precedenza.
Il domani che verrà

Non manca naturalmente la classica morale che vede proprio gli esseri umani diventare peggiori della minaccia dalla quale devono difendersi, con le frizioni interne al gruppo che esplodono tra tradimenti e tragiche perdite, con quelle dinamiche da slasher che si innestano in un contesto da monster-movie relativamente classico, tra scelte stupide e/o poco oculate e quell'epilogo sempre e comunque all'insegna della speranza.
Fuori dall'oscurità risulta perciò a tratti derivativo negli sviluppi narrativi, finendo per depotenziare anche la suggestiva premessa di partenza. Al contempo però è innegabile che l'operazione, pur nei succitati paletti, possieda stile e personalità e siamo curiosi di vedere cosa potrebbe tirare fuori il regista, qualora gli venissero affidati progetti più ambiziosi dal punto di vista finanziario.
Conclusioni
Essenziale e primigenio, Fuori dall'oscurità è ambientato nella Preistoria e vede protagonisti un gruppo di viandanti in cerca di una nuova casa. Un viaggio irto di pericoli in un mondo ostile e selvaggio, dove la comparsa di una spaventosa creatura metterà a rischio le loro vite. Un survival-movie originale, a basso budget e con alcune idee innovative - a partire dall'approccio linguistico - che deve fare i conti con i limiti produttivi e con una sceneggiatura sì accattivante ma che si esaurisce in fretta, incapace di reggere il ritmo per l'intera ora e mezzo di visione. Alcuni buoni spunti fanno da contraltare a soluzioni derivative, in un film che si interroga ancora una volta su chi siano i veri mostri.
Perché ci piace
- Una lingua creata ad hoc per l'ambientazione preistorica.
- Suggestivi paesaggi scozzesi dal sapore apocalittico.
- Buona gestione tensiva nelle sequenze notturne.
Cosa non va
- Sceneggiatura a tratti derivativa e tirata per le lunghe.
- I limiti di budget hanno obbligato la messa in scena a diverse forzature.