Florida Man è un celebre meme che da anni circola in rete ed è collegato a strane e storie che si verificano nello stato su cui brilla sempre il sole, tra esplosioni di pazzia, omicidi improbabili, assalti di alligatori e chi più ne ha più ne metta. Nell'immaginario collettivo la Florida è la terra del sole, delle spiagge infinite, dei motel di legno, delle barche, delle paludi, degli alligatori e delle armi da fuoco. Lo sceneggiatore e produttore veterano Donald Todd ha attinto a piene mani a questo immaginario infondendolo nella scoppiettante miniserie Florida Man, disponibile su Netflix dal 13 aprile.
Edgar Ramirez è Mike Valentine, un ex poliziotto ed ex giocatore d'azzardo che fa da guardaspalle a un piccolo boss di Philadelphia per estinguere il debito contratto col gioco. Quando Delly, la pupa del boss, sale sulla sua nuova decapottabile e si dirige in Florida facendo perdere le sue tracce, Mike è costretto a seguirla per riportarla indietro. Quello che il boss non sa è che per Mike questo è, in realtà, un ritorno a casa visto che in Florida si trova la sua famiglia e un passato che preferirebbe lasciarsi alle spalle. Una volta di ritorno a Coronado Beach, oltre a rintracciare Delly, l'ex poliziotto dovrà barcamenarsi tra omicidi veri e fasulli, bugie e ricordi dolorosi fino a ritrovarsi coinvolto in una vera e propria caccia al tesoro. La posta in palio? Un forziere pieno di monete d'oro.
Divertimento, sorprese e colpi di scena ci fanno perdonare qualche difetto
Florida Man denuncia fin da subito la sua natura di prodotto d'intrattenimento senza alcuna pretesa. Il pilot diretto da Miguel Arteta mette le carte in tavola presentando questo curioso ibrido tra mistery, detective story, commedia e caccia al tesoro. Superfluo, dunque, storcere il naso di fronte alle numerose coincidenze - a partire dal fatto che Delly sceglie come rifugio propria la città d'origine di Mike - e alle gag sparse a piene mani nello show perché ne rappresentano la linfa vitale. Dai ridicoli personaggi che popolano il sottobosco della miniserie all'abbondanza di battute, dallo scagnozzo filosofo del boss Moss Yankov (Emoy Cohen), il serafico Jimmy, all'esilarante apparizione di Clark Gregg in un ruolo minore, ma gustosissimo - di cui non anticipiamo niente per non rivelare la sorpresa - anche gli ingredienti più caotici e scollegati dal cuore del plot contribuiscono alla vitalità di uno show che mira a distinguersi dalla massa di produzioni in costante uscita.
Tra colpi di scena e divertenti trovate, Florida Man cattura immediatamente lo spettatore col suo ritmo frenetico e si fa perdonare anche difetti come la tendenza a rifugiarsi nello stereotipo, qualche gag un po' troppo "piaciona" e l'accento non proprio perfetto del venezuelano Edgar Ramirez che, in compenso, ha fascino da vendere e l'aria scanzonata al punto giusto. Il suo ex baro deve tener testa alla bionda Delly, che scopriremo essere più seducente e in gamba di lui. A interpretarla è una vecchia conoscenza, la statuaria attrice e modella australiana Abbey Lee, che abbiamo imparato a conoscere in Lovecraft Country, qui alle prese con un ruolo decisamente più leggero. Segnaliamo, inoltre la presenza di Anthony LaPaglia nei panni del padre di Mike, poliziotto in pensione anche lui col suo bel carico di segreti.
Le 89 Serie TV Netflix migliori da vedere
Tra caccia al tesoro e detective story
Fin dal primo degli otto episodi che compongono Florida Man, appare ben chiara la consapevolezza di uno show che non nasconde la sua origine e il background su cui fa leva per catturare l'attenzione degli spettatori. Nel tentativo di salvare una ragazza in difficoltà tra le onde, Mike diventa involontariamente una star del web e viene localizzato anche da coloro a cui voleva nascondere il suo arrivo.
La presenza della tecnologia e l'influsso dei tempi moderni vengono ben presto annullati dall'atmosfera misteriosa e ossessiva della Florida, il "posto più dannatamente reale sulla Terra", come lo definisce il padre di Mike. Sulle orme di Elmore Leonard e John Grisham, la detective story e la caccia al tesoro hanno il sopravvento sul resto e la storia si fa sempre più intrigante, giocando su una dimensione corale che fa da controcanto alla piccante relazione tra Mike e Delly. E le sorprese sono appena iniziate.
Conclusioni
Una serie scoppiettante e intrigante che strizza l'occhio al web per poi trasformarsi in un omaggio alla detective story più pungente, Florida Man è un mix di generi che unisce azione e commedia valorizzando un ricco cast capitanato da Edgar Ramirez e Abbey Lee. Grazie alla sua natura accattivante, la serie Netflix si fa perdonare qualche piccolo difetto.
Perché ci piace
- Ritmo scorrevole e trama piacevole, tra colpi di scena e omaggi al genere.
- Il cast è azzeccato, tra Edgar Ramirez e Abbey Lee è una gara di fascino.
- Le battute pungenti e la follia dei personaggi minori, tra cui spicca un "certo" Clark Gregg, rendono la visione davvero appassionante.
Cosa non va
- Non manca il ricorso a stereotipi e coincidenze difficili da spiegare.
- Anche l'accento latineggiante di Edgar Ramirez non trova spiegazione.
- Il totale disimpegno farà storcere il naso ai più critici.