Il primo mitico episodio con il ragioner Ugo interpretato da Paolo Villaggio, le sue incredibili disavventure e quelle degli altri indimenticabili personaggi, dalla moglie Pina alla figlia Mariangela, dal ragionier Filini alla signorina Silvani, tutto in una doppia versione ad alta definizione. Già, perché come vedremo nella recensione di Fantozzi in blu-ray, il cult assoluto della commedia italiana è proposto da Mustang in due versioni, che volendo sono disponibili anche abbinate, quella con il restauro del 2015 e la nuova edizione con il restauro del 2021.
Cosa c'è nelle due edizioni con i due restauri
Le edizioni di Fantozzi si possono anche acquistare singolarmente, ma come detto anche in abbinata. Vediamo dunque qual è il contenuto della doppia confezione. Nell'edizione di Fantozzi in blu-ray 2021, troviamo il disco con il nuovo restauro del 2020 in 4K realizzato da Fondazione Cineteca di Bologna in collaborazione con RTI Mediaset e Infinity, a partire da negativi camera e suono originali.
Nell'altra amaray con il blu-ray 2015 troviamo invece l'edizione con la versione restaurata da EuroLab nel 2015 partendo dal negativo originale del 1974. Attenzione che, come vedremo in seguito in maniera più approfondita, le due edizioni hanno un extra comune, ovvero l'introduzione al film di Gianni Canova, ma il resto dei contenuti è diverso: sull'edizione 2015 una bellissima e lunga intervista a Paolo Villaggio, in quella 2021 un'interessante approfondimento sul restauro e la fotografia.
Il restauro 2021 una meraviglia per dettaglio e grana naturale
Sul piano della qualità video, va detto subito che la versione 2021 è superiore ed è davvero eccellente. La grana tipica della pellicola è intatta e naturale, organica in un quadro nel quale emerge un dettaglio a tratti davvero sorprendente. Qualche lieve calo c'è nelle scene a scarsa illuminazione, ma si tratta davvero di lievi flessioni fisiologiche perché la tenuta del quadro è sempre molto buona. La compressione è gestita benissimo con un bitrate elevato, per un'immagine sempre nitida e convincente. Il restauro del 2015, pur essendo di buon livello, soffre ancora di una pellicola non perfettamente pulita, con qualche leggera sbavatura ogni tanto, inoltre la grana è sicuramente meno convincente e meno organica.
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Le differenze: il croma e la scena della Clinica Le Magnolie
Altro discorso importante è quello cromatico: se nel 2015 siamo di fonte a tonalità comunque vivaci ma più sobrie, nel nuovo restauro, con la color correction visionata da Daniele Ciprì, c'è un croma decisamente più forte e audace, con una resa dei colori, il rosso su tutti, davvero audace. L'impressione generale è che ci sia una predominanza giallastro verdognola rispetto al restauro del 2015: difficile ricordare come il film sia stato in originale, ma visto il lungo lavoro di ricerca eseguito è molto probabile che questa sia la colorimetria più vicina al look originale del film. Altra differenza rilevante, nell'edizione del 2015, come correttamente riportato in fascetta, la sequenza Clinica Le Magnolie proveniva da materiale a definizione video standard, mentre nella versione 2021 è in un ottimo HD.
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L'audio: un DTS HD 2.0 pulito e di buona qualità
Molto più semplice il discorso sull'audio: in entrambe le versioni troviamo una traccia DTS-HD 2.0 di buon valore che svolge il suo compito in modo più che soddisfacente. Non ci si può attendere un grande coinvolgimento né un'intensa attività surround, considerando l'età e il tipo di film, ma i dialoghi risultano perfettamente puliti, appena un po' striduli sugli alti, per il resto l'ambienza è discreta ed è soprattutto valida la riproduzione della colonna sonora. Insomma un ascolto piacevole senza particolari sbavature.
Gli extra imperdibili delle due edizioni
E veniamo agli extra. Nella versione 2021 troviamo innanzitutto La maschera epocale dell'uomo massa (12′), che è un interessante introduzione al film del critico Gianni Canova, con l'importanza del personaggio Fantozzi e l'impatto che ha avuto nella società italiana. Il secondo contributo è Tra recupero storico e dignità d'immagine (26'), con il recente restauro in 4K raccontato dal direttore della Cineteca di Bologna Gianluca Farinelli e dal direttore della fotografia Daniele Ciprì (che ha supervisionato la color correction), e del lungo e meticoloso lavoro di ricerca e di consultazione di tutte le fonti possibili, per ricreare quello che era l'effetto della pellicola originale. Nella versione 2015 troviamo nuovamente l'introduzione al film di Gianni Canova, ma anche il trailer e soprattutto La tragica storia di Fantozzi, un'intervista a Paolo Villaggio di ben 55 minuti sui primi film della serie in cui l'attore racconta tantissimi aneddoti, curiosità e retroscena sulla creazione del personaggio e di alcune scene.
Conclusioni
Come abbiamo visto nella recensione di Fantozzi in blu-ray, l’idea di abbinare le edizioni con i due diversi restauri permette di avere tutti gli extra a disposizione (in entrambi i casi da non perdere) e di visionare due versioni del film, anche se quella più recente vanta una qualità sicuramente maggiore per dettaglio, grana e pulizia, e anche per una colorimetria che come spiegano gli autori della color correction dovrebbe essere più fedele al look originale.
Perché ci piace
- Vedere Fantozzi in uno splendido HD non ha prezzo.
- Il restauro più recente tocca vette di qualità notevoli per dettaglio e naturalezza della grana.
- Il notevole lavoro sulla colorimetria.
- Gli extra sono molto interessanti.
Cosa non va
- La versione del 2015, pur buona, risulta inferiore in vari parametri.
- Forse c’era ulteriore spazio per qualche extra in più.