Nella nuova gestione, all'insegna dell'eclettismo, del RomaFictionFest targata Carlo Freccero, non poteva mancare lo spazio per la teen comedy d'oltreoceano. A dire il vero, Faking It (nuova serie prodotta da MTV, che approderà sui teleschermi italiani il prossimo 24 settembre) ambisce ad essere qualcosa di più di un classico prodotto per adolescenti: a ridosso della sua messa in onda negli USA, lo scorso aprile, il serial di Carter Covington è stato infatti lanciato come un prodotto-scandalo, destinato certamente a far discutere. Il motivo è presto detto: il tema trattato è quello dell'omosessualità, ma l'angolazione è decisamente inedita. La serie ha infatti per protagoniste due studentesse liceali, che fingono di essere lesbiche per diventare popolari tra le loro coetanee.
Sembrano decisamente lontani i tempi in cui la Hollywood più liberal e progressista iniziava a sdoganare i temi gay presso il grande pubblico, facendo uscire il genere dall'underground: guardando il primo episodio di Faking It, persino I segreti di Brokeback Mountain, uscito neanche un decennio fa, sembra appartenere ad un'altra epoca. Questo prodotto pare dirci che le battaglie contro le discriminazioni hanno raggiunto il loro scopo, che il rispetto per i diversi orientamenti sessuali è ormai un dato di fatto; al punto che essere omosessuali, presso gli adolescenti, è persino considerato cool. Dato di fatto, provocazione, o deliberata distorsione della realtà?
Un coming out molto in
Protagoniste del serial sono Karma ed Amy (interpretate rispettivamente da Katie Stevens e Rita Volk), due inseparabili amiche che cercano in tutti i modi di acquistare popolarità presso le loro compagne di liceo. Appurato che, nel loro moderno e progressista ambiente scolastico, l'aura di persona out fa diventare immediatamente in, le due ragazze provano ogni stratagemma per attirare l'attenzione: addirittura, Karma arriva a fingersi cieca, con risultati disastrosi. L'occasione, però, arriva casualmente in seguito: le due ragazze, invitate a una festa, vengono scambiate per una coppia lesbica da Shane, gay dichiarato e studente popolarissimo. I tentativi delle due di chiarire il malinteso sono vani: Shane prende a cuore la loro causa, le invita ad avere coraggio e a non rinnegare quello che lui ha inteso come un coming out. In breve, nel liceo non si parla d'altro che di Karma ed Amy, e della loro coraggiosa decisione di venire allo scoperto; il ballo di fine anno si avvicina, e le due potrebbero persino aspirare a ottenere il titolo di reginette. Perché, allora, non volgere la situazione a proprio vantaggio? Anche perché Liam, belloccio del liceo di cui Karma è invaghita, mostra il desiderio irresistibile di stare con una lesbica... ma Amy è confusa e poco convinta di portare avanti la farsa, mentre Lauren, la sua crudele sorellastra, ha fiutato l'inganno e minaccia di renderlo pubblico.
Caratteri e "tipi"
Il primo episodio di Faking It (circa 22 minuti) proiettato nell'ambito del festival romano, permette ovviamente poche considerazioni definitive, ma consente comunque qualche impressione preliminare. La prima è che le regole del genere, coi suoi elementi ricorrenti e i suoi riferimenti alla cultura di massa con declinazioni teen (Tumblr, Netflix, America's Got Talent, e via dicendo) sono rispettate; il ritmo è sostenuto, i dialoghi frizzanti, l'incedere degli eventi abbastanza serrato. Tutto è pensato in funzione del pubblico di riferimento, compresa la definizione, per ora schematica, dei personaggi di contorno: solo Liam sembra emergere un po' dalla linea stereotipata seguita dall'episodio, con la sua esplicita ammissione di superficialità nei rapporti con le ragazze ("Sono sempre chiaro sulle regole", dice. "Le ragazze prima le accettano, e poi..."). Per il resto, i "tipi" che la serie propone (il gay sensibile e popolare, la head bitch in charge, persino la madre tutta salutismo e meditazione) sono per ora figurine, col ruolo di contorno o semplice stimolo per la vicenda centrale. Quest'ultima ruota ovviamente intorno al diverso modo di vivere l'inganno da parte delle due protagoniste: disinvolto e cinico quello di Karma, pronto anche a mettere a disagio l'amica pur di raggiungere i propri scopi, sofferto e poco convinto quello di Amy. Quest'ultima, nel frangente finale, sarà portata a scoprire sensazioni sconosciute verso l'amica, che gliela faranno percepire, per la prima volta, sotto un'ottica diversa.
Uno scandalo piccolo piccolo?
A giudicare dalla visione del primo episodio, e malgrado la provocatorietà del tema, Faking It ha effettivamente ben poco di "scandaloso"; e i sospetti di omofobia che accompagnavano il suo lancio sembrano, alla luce di questi 22 minuti, ingiustificati. Che la serie targata MTV sia furba, e che racconti un'ottica parziale (e parecchio stereotipata) sul problema, è un dato di fatto; che quest'ottica possa in qualche modo nuocere ai diritti dei gay, e alle battaglie contro le discriminazioni (tutt'altro che arrivate a compimento, ovviamente) appare decisamente improbabile. La serie di Carter Convington può semmai far riflettere su come il genere teen cerchi nuove strade, e temi fuori dalle righe, per svecchiare in parte i suoi elementi fondamentali. Alcune suggestioni viste in questo primo episodio, al di fuori degli inevitabili stereotipi, sembrano andare decisamente in questa direzione; senza perdere, ovviamente, la potenzialità attrattiva sul target di riferimento.