Come ormai consuetudine, con l'estate arriva anche una nuova stagione di Entourage, serie della HBO che possiamo definire quasi storica considerato che quello che ci accingiamo a commentare è ormai il suo settimo anno. E i primi tre episodi di questa Season 7 ci confermano che gli anni d'oro dello show ideato da Doug Ellin (e, ricordiamolo, prodotto da Mark Wahlberg) sono certamente lontani - la serie ha perso molto del suo fascino e della sua irriverenza - ma anche che probabilmente ci sono le potenzialità per fare qualcosa di meglio della deludente stagione precedente, un qualcosa che non sia una semplice sfilata di nomi e volti famosi.
Non che manchino le guest star (finora abbiamo visto Nick Cassavetes e Randall Wallace, oltre al solito habitué Bob Saget) e se per questo nemmeno i soliti problemi riscontrati negli ultimi anni (come già detto in questa sede, a nostro parere la trasformazione della serie da Vince-centrica a corale risente del format breve da 30 minuti che non permette di sviluppare in modo convincente tutte le sottostorie), ma risolto il problema dell'immobilisimo del "protagonista" Vincent Chase, ora nuovamente una star con una carriera e nuovi lavori e progetti, Entourage può finalmente tornare a navigare in acque più familiari (ma non per questo meno torbide) come quelle di Hollywood.
Anche Ari ha altro a cui pensare che le nuove follie di Vince visto che si è letteralmente gettato in una missione impossibile, ovvero quello di gestire le negoziazioni per i contratti TV della NFL (la lega professionistica di football, un affare da qualche miliardo di dollari) e grazie all'aiuto di Lizzie Grant (la graziosa e capace agente che aveva fatto perdere la testa ad Andrew Klein, il capo della divisione TV, nella stagione precedente) riesce quantomeno ad ingraziarseli e ad avere la proposta della vita: "Mi spiace Ari, i diritti Tv li gestiamo internamente, ma è da un po' di tempo che cerchiamo qualcuno che sia in grado di riportare una squadra a Los Angeles!". Nel frattempo rimane sempre sullo sfondo la storyline di Turtle, alle prese con la bella Alex che anzi accusa ingiustamente di averlo truffato utilizzando la sua carta di credito per poi scoprire che si tratta semplicemente di un disguido. Nel terzo episodio, Dramedy, capiamo che i problemi economici di Turtle sono seri e che il suo nuovo business rischia di fallire da un momento all'altro, ed è proprio Alex che si propone di aiutarlo facendogli conoscere un tipo in Messico che potrebbe fare al caso suo: non si tratta di droga, lo rassicura Alex che anzi lo invita in Messico con lei per saperne di più. Nel frattempo Ari è sempre più entusiasta della proposta della NFL di avere un team di football tutto suo, ma prima deve cercare di farsi perdonare dalla moglie sempre più trascurata ed ora anche gelosa di Lizzie che ha visto avvinghiata al marito durante i festeggiamenti post-meeting con i capi della Lega: Ari Gold, ormai lo sappiamo, quando si parla di infedeltà è tutto chiacchiere, ma visti i trascorsi di Lizzie forse la Signora Gold (sapremo mai il suo nome?) non ha tutti i torti. Ed è così che Ari si vede stretto tra due fuochi, la moglie che vorrebbe vedere Lizzie licenziata, e la bella agente che invece vorrebbe essere promossa a capo del dipartimento TV: quando anche la socia Barbara Miller lo mette alle strette, Ari decide di non cedere al ricatto e rischiare anche di perdere Lizzie, cosa che in effetti avviene quando l'agente si licenzia con conseguenze che sicuramente scopriremo nei prossimi episodi. Così come scopriremo se davvero Drama ha la stoffa per fare il protagonista di una sit-com: Johnny non sembra esserne troppo convinto mentre tutti gli altri la pensano diversamente ("Tu sei divertente anche quando non vuoi!") ed è così che Yagoda gli fissa un appuntamento con John Stamos, quello che potrebbe essere il suo co-protagonista ma che - eresia! - vuole prima incontrare il nostro Drama per sapere se partecipare o meno. Comunque vada per Eric c'è da essere soddisfatti, visto che è quasi riuscito nell'impossibile, ovvero trovare un progetto per il suo nuovo, esigente, cliente: mentre si gode questa piccola grande soddisfazione con la sua bellissima fidanzata Sloan, arriva una telefonata da parte di Vince che lo invita ad un party celebrativo per i fratelli Chase. Non è solo Drama a dover festeggiare infatti, anche Vince ha avuto una bella offerta da Randall Wallace che lo vorrebbe in un prossimo film tratto da un fumetto si Stan Lee, Airwalker. Il problema è che quest'offerta è arrivata grazie all'intercessione dell'odiato Scott ed è così che Eric deve intervenire e piomba a casa di Vince per affrontare la sua nuova nemesi: si arriva presto alle mani ed una spinta di troppo fa sì che Scott vada a cadere sul teschio di dinosauro appena acquistato da Vince per una cifra astronomica! Quest'ultimo accorre in sala mezzo nudo - ed ovviamente in compagnia di due bellissime ragazze- con un solo indumento a coprire le parti intime ed è con la battuta finale, recitata con il suo solito savoir faire, che Drama si conferma perfetto per una serie comica e ci rimanda ai prossimi episodi: "Hey fratello, ma è il mio cappello quello?".