Entourage non si ferma nemmeno in piena estate ed è così che ci troviamo a commentare i primi tre episodi di agosto, trasmessi proprio a ridosso dell'annuncio da parte della HBO che la prossima stagione sarà l'ultima per lo show di Doug Ellin e per di più di durata ridotta (soltanto 6 episodi). Si tratta di una chiusura inevitabile per una serie che arrivando all'ottavo anno è andata già ben oltre le aspettative iniziali, ma i fan di Vince & co. non devono disperare perché il produttore Mark Wahlberg ha già confermato che Entourage si sposterà sul grande schermo, probabilmente tra il 2012 e il 2013.
Al centro di questi tre episodi c'è ovviamente la star Vincent Chase, vero elemento focale dello show, ma anche un personaggio a cui troppo spesso sono state affidate storyline esigue e poco convincenti: come già era successo in passato il personaggio di Vince acquista in carisma soprattutto quando si stacca dal gruppo e si ritrova al fianco di una donna, ma non una delle tante conquiste che vanno e vengono, una vera e propria compagna che riesca a far emergere il suo vero io. Il problema è che nell'ottima seconda stagione a fargli perdere la testa era la dolce e "innocua" Mandy Moore, mentre in questo caso l'oggetto delle sue attenzioni è la pornostar Sasha Grey, una vera e propria bad girl che porta l'attore sulla cattiva strada proprio nel suo momento migliore, quello in cui Hollywood sta per riaprirgli le porte dell'Olimpo dello star system con un nuova saga multimilionaria tratta da un fumetto.Se il problema all'inizio (Hair) è la tequila sponsorizzata da Turtle, le cose si complicano quando ad un party (Tequila and Coke) all'alcool si aggiunge la cocaina, una vera e propria novità per Vince che infatti quando arriva all'incontro con il regista Randall Wallace non è in grado di mascherare la sua condizione, finendo con l'allarmare perfino il capo degli Studios Dana Walsh (Constance Zimmer). Lo stesso Vince inizia a rendersi conto del carattere decisamente diverso che il suo attaccamento a questa nuova, ardente fiamma sta assumendo: è diventato attento e protettivo, perfino invadente, e cerca di influire sulla carriera della ragazza, che intende tornare nello squallido ambiente che l'ha lanciata, convincendola di poterle offrire una parte nel suo prossimo blockbuster. Su una nota un po' sinistra si chiude l'ultimo episodio di questa triade, Sniff Sniff Gang Bang, in cui Vince sembra abbracciare la piega autodistruttiva già annunciata con una bella pennellata di foreshadowing nei primi episodi di questa settima stagione: il suo ritorno al grande successo sembra destinato a bruciarlo di nuovo, forse definitivamente... Attorno a Vince si muovono amici e collaboratori, tutti troppo distratti dai propri affari professionali e personali per accorgersi di quello che gli sta accadendo. Il suo potentissimo agente, l'uomo che l'ha lanciato e sempre sostenuto, Ari Gold, è alle prese con un'arcigna tenzone con le vendicative Amanda Daniels (Carla Gugino) e Lizzie Grant (Autumn Reeser), che minacciano di rivelare alla stampa (personificata da una giornalista che ha le fattezze della guest star di lusso Carrie Fisher) imbarazzanti dietro le quinte sulla volgarità, il maschilismo, l'omofobia (perlomeno verbali) del superagente - che è anche costretto a consultare un avvocato, l'altra guesta star Rob Morrow. Ma il problema più serio è quello con Mrs. Gold, che è tanto sconvolta dalle ultime rivelazioni sulla condotta del marito da voler tornare di corsa dalla terapista di coppia, minacciando anche scenari devastanti per Ari, che è un uomo ambizioso, duro e sboccato, ma anche un uomo molto innamorato. Dal canto suo, Turtle è alle prese con il lancio sul mercato USA della tequila del padrino della sua Alex: un business che sembra avviato verso un luminoso successo anche grazie alla pubblicità gratuita offerta da Vince e Sasha (c'è anche un compromettente video su Twitter, altra cosa che fa imbufalire i prossimi produttori di Airwalker). Un successo tale, però, che la piccola fabbrica di Carlos Avion non ha alcuna chance di incontrare le richieste inoltrate grazie al lavoro di Turtle, che adesso si trova in una situazione apparentemente opposta a quella dell'inizio di stagione, in cui lo avevamo visto alla guida di un'impresa fallimentare. Ma per salvare il suo nuovo business - questo fin troppo florido - gli servirà la stessa cosa che gli era mancata nell'altro frangente: cospicui investimenti. Scopriremo nei prossimi episodi che l'incontro con il miliardario Mark Cuban servirà a ottenere il generoso contributo finanziario indispensabile perché l'Avion spicchi il volo. Ma passiamo al caro vecchio E., che non solo si trova completamente spiazzato dai problemi con Vince che è stato il primo a sottovalutare, ma è anche sempre più impelagato nel destino della carriera di Drama. Questi, vistosi soffiare l'agognato show da Bob Saget e John Stamos, è scivolato nella depressione e ha abbracciato la bottiglia (quella di tequila Avion, e molto altro). Un aiuto insperato gli arriva dal 'recurring character' che non ti aspetti: a fare la sua ricomparsa è un personaggio molto caro ai fan di Entourage, Billy Walsh (Rhys Coiro), il regista del capolavoro sfiorato Queens Boulevard e del mostruoso flop Medellin. Billy appare ripulito e benintezionato, ha abbandonato gli eccessi di droghe, donne e alcool e sembra voler tornare seriamente al lavoro, tanto da chiedere l'aiuto della sua ex nemesi Eric. L'idea di Billy è quella di realizzare una serie animata con protagonista un Drama in versione gorilla iracondo, che sfrutti l'appeal comico e la personalità irresistibile del maggiore dei fratelli Chase. La cosa entusiasma un po' tutti, network incluso: ma è proprio Drama che non gradisce, anzi, va su tutte le furie perché gli si propone un ruolo in cui sfruttare la sua voce e il suo "talento", e non il volto e il fisico che lui ritiene la sua arma vincente. Da fan di una serie che, come detto sopra, sta per chiudere i battenti, ci permettiamo di dissentire: con Entourage in chiusura, l'idea di uno spin-off come Johnny Bananas ci suona decisamente sublime.