Due emisferi, recensione: riflessioni sociali per un dramma (streaming) tratto da una storia vera

La vicenda della giornalista Bárbara Anderson e di suo marito Andrés, in lotta per garantire al figlio gravemente malato una cura, forse, miracolosa. Troppo retorico e troppo didascalico, ma comunque sincero. Su Netflix.

I protagonisti di Due Emisferi

"Qual è lo scopo se tanto so che non cambia nulla? Devo però aprire tutte le porte che per te sono chiuse". Potremmo dire: la retorica al servizio di un cinema - digitale - che punta alla riflessione, senza rinunciare alla formalità visiva dai buoni spunti e dalla buona messa in scena. Se può apparire ridondante e stereotipato (nonché capace di accendere la discussione), Due emisferi, film messicano diretto da Mariana Chenillo, affronta un tema decisamente importante: i diritti dei disabili, e la difficoltà di far loro vivere una vita il più possibile dignitosa. Arrivato su Netflix (e infatti è il più tipico prodotto streaming), Due emisferi è direttamente tratto dal romanzo Los dos hemisferios de Lucca di Bárbara Anderson.

Due emisferi: una vera storia di resistenza e speranza

Due Emisferi Momento Del Film
Barbara Mori e il piccolo Julian Tello

Ed è proprio Bárbara Anderson, interpretata da Barbara Mori (una vera e propria star in America Latina), la protagonista di Due emisferi. Nel film, scritto dalla giornalista insieme a Javier Peñalosa, seguiamo le sfide della donna, insieme a suo marito Andrés (interpretato da Juan Pablo Medina, truccato e invecchiato però in modo ignobile), al fianco del secondo figlio Lucca (il piccolo Julian Tello), afflitto da una paralisi cerebrale grave e, apparentemente, irreversibile.

Due Emisferi Frame
L'arrivo in India

Sfide quotidiane, tra cure palliative, il lavoro che manca, gli ostacoli di un mondo inospitale per chi non può vivere una vita normale. Tuttavia, il centro di Due emisferi è la speranza: la famiglia, su indicazione dei medici, scopre che in India c'è una terapia sperimentale in grado di stimolare le connessioni cerebrali. Una cura piena di incognite, e forse di utopiche aspettative, ma vale la pena provare. Il viaggio, però, è pericoloso: Lucca soffre di fortissime crisi, e un volo tanto lungo potrebbe peggiorare la già precaria situazione.

Tra scienza e miracoli

Due Emisferi Immagine
Juan Pablo Medina e Barbara Mori

Oltre la malattia, Due emisferi - accompagnato da una colonna sonora invasiva, che spiega didascalicamente l'umore di ogni scena - illumina l'abnegazione di due genitori disposti ad azzerare se stessi in favore di una battaglia ad armi impari. Chiaro, è tutto molto semplice (e forse semplicistico) nel film di Mariana Chenillo, ma il valore della storia vera (così drammatica) aggiunge alla sceneggiatura un valore umano impossibile da non considerare. Certo, la discussione, tra etica e morale, tra miracolista e scienza, potrebbe essere di quelle accese, se non fosse che poi il film - arrivati in India - sembra concentrarsi un po' troppo sul film-cartolina, snaturando il centro del discorso.

Due Emisferi Scena
Un momento di Due emisferi

"L'unica cosa che ci è rimasta da fare è guardare il cielo, pregare e aspettare", dice mamma Bárbara, prima che le cose cambino di netto. Da qui, un'altra riflessione ancora: possibile che certe cure sperimentali, estremamente costose, siano precluse e, spesso, anche criticate dalle istituzioni sanitarie, ancora legate ad una medicina intaccata da forti interessi economici (meno malati, meno medicine vendute)? Il finale, infatti, avvolto da una traccia politica - un po' troppo abbozzata, sarebbe potuta essere il pitch, rendendo Due emisferi più incisivo - apre appunto ad una digressione quasi investigativa, soffermandosi sulle scoperte della Anderson (che ripetiamo essere una giornalista) a proposito degli interessi finanziari, spesso illegali, dietro gli studi scientifici. Del resto, la giustizia, ci ricorda Due emisferi, non arriva dicerto dalle istituzioni. A fare i primi passi sono sempre le persone normali, quelle che lottano tutti i giorni per "fare le cose che il mondo nega tutti i giorni".

Conclusioni

Lo spunto della storia vera ha, da sempre, una marcia in più. Ulteriore conferma arriva da Due emisferi, film messicano targato Netflix che ci porta a riflettere sui disagi vitali provati da chi, una vita normale, non può viverla, e poi ci spinge a riflettere su quanto la medicina, oggi, sia anche frutto di interessi statali ben poco limpidi. Nonostante la retorica, una visione comunque sincera.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • La storia, comunque sincera.
  • La bravura di Barbara Mori.
  • Gli spunti finali.
  • Diversi toni registici.

Cosa non va

  • ...che però diventano retorici.
  • Una colonna sonora didascalica.
  • Il trucco di Juan Pablo Medina.