Due cuori e una provetta
Prima il fidanzamento, poi il matrimonio e i figli. Per decenni il mondo occidentale è andato avanti (più o meno) seguendo questo percorso, ma adesso le cose sono davvero cambiate. All'inizio qualcuno ha scelto di avere figli senza sposarsi, un tabù ampiamente superato, al giorno d'oggi, e da allora lo schema è stato rielaborato più volte adattandolo alle esigenze e alla mentalità delle nuove generazioni che decidevano di mettere su famiglia. In un'epoca in cui una donna può essere ancora affascinante e bella ben oltre i quarant'anni, tanto da potersi permettere di prendersi ancora qualche anno per scovare il principe azzurro, senza accontentarsi del primo che capita, c'è qualcuna che decide di assecondare prima l'orologio biologico e poi il cuore, e di mettere quindi al mondo dei figli, in attesa di incontrare una persona speciale. Anche perchè se è vero che "il cuore non ha età", il resto del corpo è obbligato a scadenze più o meno precise.
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Dopo aver dato alla luce due gemelli, Jennifer Lopez torna in dolce attesa, ma solo sul grande schermo e per questa commedia che sembra scritta apposta per lei. Le premesse per una commedia romantica poco convenzionale che si sviluppi sui nuovi concetti di famiglia che si stanno facendo strada negli ultimi anni non mancano, peccato che dopo la prima parte il film si riveli nulla di più che una commedia sul tema della dolce attesa. Non mancano quindi le prese in giro al genere maschile, con il protagonista che rischia di svenire ad ogni visita ginecologica, ma anche alle donne in attesa, con una rappresentazione caricaturale della gravidanza tra attacchi furiosi di appetito, nausee e vestiti ormai troppo stretti che deflagrano nei momenti meno opportuni. Le scene più divertenti - in particolare quella del "parto tribale" - sono quelle che vedono protagonista il gruppo di sostegno delle mamme single, una cerchia di signore un po' esagitate apparentemente molto unite in nome della loro scelta comune e dell'istintiva sorellanza, che tuttavia non esitano a escludere chi vive un'esperienza diversa dalla loro. Una divertente frecciatina a tutti quei gruppi di sostegno "all'americana" che nascono per riunire persone che condividono le scelte o le esperienze più disparate, ma non le aiutano a integrarsi davvero con il resto della società.
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Movieplayer.it
2.0/5