Doctor Who Official 50th Celebration: tre giorni con il Dottore

Tre giorni di incontri con gli attori, proiezioni e collezionismo al Doctor Who Official 50th Celebration che si è tenuto dal 22 al 24 novembre a Londra

Cinquant'anni di Doctor Who da festeggiare, tre giorni di proiezioni, incontri con cast e crew, quiz, collezionismo. La convention ufficiale del Dottore patrocinata da Bbc/Bbc Worldwide si è tenuta dal 22 al 24 novembre all'ExCel di Londra. Ben ottomila (ma sarebbero stati molti di più se gli organizzatori avessero optato per una soglia più alta di partecipanti) fan hanno, ogni giorno, affollato la venue inglese dell'anniversario: tanti whovian italiani e da ogni parte del mondo, e tanti cosplayer, tutti in fila per seguire i numerosi eventi organizzati.
Il programma, ufficialmente, è stato lo stesso ogni giorno: una scaletta fitta di panel, stage, screening, sessioni autografi e fotografie (ma solo Matt Smith, l'Undicesimo Dottore, e Jenna-Louise Coleman che nella serie cult interpreta Clara, si sono concessi per i photo op).

Eppure, ogni giornata è stata diversa: sia per l'andamento dei panel - sempre pieni di sorprese e nettamente distinti dalla proiezione di The Day of the Doctor la sera del 23 novembre - che per le presenza di guest extra, sopra tutti il leggendario Quarto Dottore (e "curatore") Tom Baker, presente sabato 24. La Doctor Who Official 50th Celebration ha concesso ai presenti incontri tra whovian esperti del Dottore che si sono sfidati a colpi di quiz, sedute con gli artisti del trucco prostetico creato per alieni come i siluriani, gli show degli stuntmen, le visite alle roulotte con i costumi di scena e alla console del Tardis. Per i fan della serie classica, la convention ha riservato sfiziosi meeting con gli attori che hanno partecipato alle avventure del Dottore dagli anni 60 fino ai 90.
Nei tre giorni della convention si sono aggirati per l'ExCel Bernard Cribbins (Wilfred Mott, il nonno di Donna Noble), Jason Watkins (Webley), Sarah Sutton (Nyssa), Matthew Waterhouse (Adris), Waris Hussein (il primo regista di Doctor Who), Katy Manning (Jo Grant) e tantissimi altri.
L'evento ha ospitato varie proiezioni di episodi del Dottore classico commentate dal vivo da chi ne ha fatto parte, ma naturalmente, lo screening più atteso ero quello dell'episodio celebrativo dei cinquant'anni, The Day of the Doctor. La proiezione su grande schermo (in 2D, niente 3D per gli spettatori dell'ExCel) è stata accolta da ovazioni e introdotta dal buffo siparietto di Strax, il sontariano zuccone che questa volta era convinto di stare per assistere a un film sulla sua razza: per chi non stava in silenzio durante la proiezione c'era la promessa di torture orribili. Solo suono concesso quello dei popcorn sgranocchiati, perché "i popcorn sono vivi e soffrono, e quando li mastichi strillano" (quelli finiti nelle fauci di Strax lo facevano veramente!). Lo screening, nella sala gremita, è stata un'esperienza comunitaria piena di emozioni e curiosi rumori di fondo.
Doctor Who: I Gadget
Doctor Who: I Gadget
Per i gadget-dipendenti forsennati, come chi scrive, il programma molto ampio e libero della convention permetteva di aggirarsi per gli stand che vendevano ogni genere di articolo su Doctor Who (unica eccezione Sherlock, di cui erano disponibili magliette e il Cluedo): oltre allo shop ufficiale,preso d'assalto, di Doctor Who (i thermos sono finiti prima di sabato sera) dove era anche possibile farsi fotografare con vari sfondi ispirati alla serie, c'era lo stand - enorme - di Forbidden Planet che pullulava di teneri adiposi antistress, magliette, tardis di ogni dimensione e funzione, messenger bag, spillette e l'immancabile ed esosa sciarpa del Quarto Dottore. In vendita anche le riproduzioni di giacche e cappotti dei Dottori e del capitano Harkness da utilizzare per i cosplay (non si contavano i fan che si aggiravano con costumi meravigliosi da angelo piangente, Ood, cyberman e così via), i francobolli e gli articoli ufficiali - tote bag, libretto etc - della convention.
E poi, finalmente, i panel. Quattro al giorno: due con i Dottori classici Sylvester McCoy, Peter Davison, Colin Baker, e due con Jenna Coleman, Matt Smith e Steven Moffat. Se i Q&A con i "giovani" erano chiaramente inibiti dalla presenza dell'onnipotente bardo scozzese, quelli del Quinto, Sesto e Settimo Dottore sono stati veri e propri show, spassosi e ricchi di aneddoti.
L'ultimo panel di Moffat & co si è distinto per le tantissime domande su The Day of the Doctor ("Come si contano adesso i Dottori?," "Avete intravisto il volto di Eccleston mentre Hurt si rigenerava?") e sull'incontenibile orgoglio dello showrunner. Il quale, alle round table con i giornalisti, è arrivato levitando a un metro da terra: ne ha avute per tutti, dalle serie americane a Battlestar Galactica.
Approfondiremo nei prossimi giorni con interviste ai protagonisti.
Matt Smith, Jenna Coleman e Steven Moffat
Matt Smith, Jenna Coleman e Steven Moffat