Eurovision: Europe Shine a Light è lo show che va a sostituire la finale del l'Eurovision Song Contest 2020. L'evento andrà in onda sabato 16 maggio su Rai 1 alle 20.35 con l'intento di celebrare i 41 artisti che erano stati selezionati per la 65a edizione dell'importante competizione canora, cancellata a causa dell'attuale pandemia. A rappresentare l'Italia ci sarà il vincitore del Festival di Sanremo Diodato che canta la sua Fai Rumore in un'Arena di Verona completamente deserta.
Noi di Movieplayer abbiamo preso parte alla conferenza stampa per la presentazione dello show, organizzata da Carosello Records e alla quale hanno partecipato, oltre al cantautore tarantino, il Direttore Artistico di Sanremo Amadeus, il Vice Direttore di Rai 1 Claudio Fasulo, la Direttrice delle Relazioni Internazionali e Affari Europei della Rai Simona Martorelli e il Supervisore Esecutivo dell'Eurovision Song Contest Jon Ola Sand. L'incontro, ovviamente virtuale, ha rappresentato l'occasione per parlare non solo dell'inedita versione della rassegna canora ma anche dei successi conquistati da Diodato in questa prima parte del 2020: dal trionfo al Festival di Sanremo alla vittoria del David di Donatello per la miglior canzone originale.
Accendiamo la musica
L'attuale pandemia di Covid-19 ha fermato anche l'Eurovision, l'importante competizione canora istituita nel 1956 e con ben 64 edizioni alle spalle. Ma quello che non è riuscita a fermare è la musica. Sì perché, grazie alle moderne tecnologie, sabato 16 maggio andrà in onda in eurovisione (in Italia su Rai 1) la Europe Shine a Light, una versione alternativa e digitale della celebre rassegna. L'obiettivo è quello di unire tutti i paesi d'Europa attraverso le note di 41 artisti selezionati; tra questi ci sarà anche Diodato che partecipa all'evento con una suggestiva performance all'interno di un'Arena di Verona incredibilmente deserta. A farla da padrone sul palco dell'anfiteatro sarà, ovviamente, la sua Fai Rumore, una canzone che di strada ne ha fatta davvero tanta negli ultimi mesi: dal Teatro Ariston di Sanremo ai balconi degli italiani, fino ad arrivare agli schermi di tutta Europa. Un "urlo di liberazione" come l'ha definita l'artista. E, in effetti, un po' di libertà è proprio quello di cui tutti adesso abbiamo bisogno.
L'Arena di Verona come un set cinematografico
Il cantautore tarantino ha definito l'Arena di Verona come "una location che racchiude insieme contenuto e immagine." Come dargli torto; c'è tanta spettacolarità in un anfiteatro completamente vuoto, un vuoto riempito solo dalle note di una canzone che è ormai un inno alla libertà. Iconica, eterna, monumentale: il cuore pulsante della città di Verona sembra un immenso set cinematografico e Diodato un moderno Spartaco che guida una rivolta pacifica contro un nemico invisibile, utilizzando come arma solamente la propria voce. Questo periodo "mi ha ricordato qual è il vero compito della musica e perché io faccio musica" dichiara l'artista riflettendo sul suo ruolo in questo momento di difficoltà. E sulle incredibili opportunità che, nonostante tutto, il 2020 gli sta offrendo.
Diodato e la vittoria ai David di Donatello 2020
Al successo sul palco dell'Ariston va ad aggiungersi la vittoria ai David di Donatello 2020; Diodato, infatti, si è aggiudicato il David per la miglior canzone originale grazie alla sua Che vita meravigliosa, colonna sonora del film La Dea Fortuna di Ferzan Ozpetek. "Ho assistito alla consegna dei premi da solo a casa, seduto sul divano... ed è stato comunque bellissimo. Stanno succedendo davvero cose incredibili." Da sempre fan del regista turco naturalizzato italiano, il cantautore definisce Ozpetek e i suoi film come grande fonte di ispirazione, anche per la sua musica. "Ho sognato per anni di poter legare la mia musica alle sue immagini. Avere l'opportunità di farsi ispirare dalle immagini di un grande maestro del cinema come Ozpetek è veramente un privilegio." Ed è proprio il sentimento di gratitudine che pervade Diodato mentre racconta la grande emozione di posare le proprie parole sulle scene di un film come La dea fortuna.
Ferzan Ozpetek: i migliori film del regista
"Cinema e musica si amplificano"
Con la partecipazione musicale all'ultima pellicola di Ozpetek, "si sono unite due mie grandi passioni: musica e cinema. Nonostante la musica abbia avuto la meglio nella mia vita, ho sempre cercato di far interagire questi due mondi." Ricordiamo, infatti, che il cantautore ha studiato cinema, televisione e nuovi media al DAMS dell'Università degli Studi di Roma Tre oltre a essere sempre stato un grande frequentatore di sale cinematografiche: "fin da bambino ho frequentato il cinema da solo, per riuscire a immedesimarsi meglio, nella trama e nei personaggi." Per questo, i premi conquistati quest'anno, rappresentano entrambi dei traguardi importantissimi per Diodato che considera questi due amori estremamente correlati: "Nella mia musica c'è tanto cinema, tante immagini. Magari un giorno diventerò un regista." Che dire? Noi saremmo curiosi di vedere un film diretto da questo grande artista.