Diabolik - Ginko all'attacco!, intervista a Giacomo Gianniotti: "Senza rischio si muore"

Intervista a Giacomo Gianniotti, Antonio e Marco Manetti, ovvero i Manetti Bros.: (nuovo) protagonista e registi del secondo capitolo della trilogia su Diabolik. In sala.

Diabolik - Ginko all'attacco!, intervista a Giacomo Gianniotti: 'Senza rischio si muore'

L'hanno fatto davvero. Quando è arrivata la notizia che Luca Marinelli non avrebbe più interpretato Diabolik in una trilogia già annunciata, siamo tutti rimasti sorpresi. Invece i Manetti Bros. non si sono scomposti: per il ruolo sono andati oltreoceano, e hanno giocato anche un po' i casa, scegliendo l'attore italo-canadese Giacomo Gianniotti. Per il grande pubblico il dottor Andrew DeLuca nella serie Grey's Anatomy. È lui a indossare la tuta nera in Diabolik - Ginko all'attacco! in sala dal 17 novembre.

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Diabolik - Ginko all'attacco!: Giacomo Gianniotti in una sequenza

Fare paragoni non è elegante, ma, questa volta va detto: il physique du rôle giusto è proprio quello di Giacomo Gianniotti. Non soltanto per il fisico più allenato, ma soprattutto per lo sguardo: gli occhi di ghiaccio di Diabolik sono il suo biglietto da visita e per portare sul grande schermo il personaggio creato dalle sorelle Giussani ci voleva quindi il taglio giusto.

L'attore e i registi questa volta ci hanno lavorato molto, come ci ha confermato Gianniotti a Roma, all'anteprima del film Diabolik - Ginko all'attacco!: "Abbiamo speso molto tempo a trovare lo sguardo giusto. Abbiamo curato l'attaccatura dei capelli, il trucco delle sopracciglia. Ho indossato delle lenti a contatto del giusto colore. Abbiamo fatto tanti test, tante prove. Ovviamente il trucco non può fare tutto, lo sguardo è mio, però la squadra che mi ha aiutato è stata fondamentale per ricreare questo look iconico".

Diabolik 2: intervista a Giacomo Gianniotti e Manetti Bros.

Diabolik - Ginko all'attacco!, la recensione: un sequel con gli occhi giusti

Diabolik 2: il rischio e l'ispettore Ginko

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Diabolik - Ginko all'attacco!: Marco Manetti, Antonio Manetti, Giacomo Gianniotti, Miriam Leone in una foto sul set

Secondo Valerio Mastandrea che lo interpreta, l'ispettore Ginko in realtà non vuole catturare Diabolik, perché non avrebbe più uno scopo. Secondo Gianniotti è la stessa cosa per Diabolik: "A lui piace che ci sia sempre Ginko dietro di lui, che è bravo e prova a catturarlo. Sarebbe noiosa la vita senza di lui".

Diabolik e gli altri film: i Manetti Bros si raccontano tra cinema ed "equivoci"

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Diabolik - Ginko all'attacco!: Giacomo Gianniotti in un'immagine del film

Per Marco Manetti c'è anche una motivazione in più: "Secondo me c'è anche qualcosa di più profondo. Ginko lo vuole prendere perché Diabolik rappresenta tutto quello che lui non riesce a essere. A Ginko piacerebbe essere Diabolik: ha la stessa intelligenza ma non ha la stessa libertà. Allora lo vuole prendere per negarne l'esistenza". Conferma Antonio Manetti: "Lo vediamo anche nelle loro storie d'amore: tra la coppia Eva e Diabolik e quella Altea e Ginko si vede questa differenza. I primi sono liberi di amarsi, Ginko e Altea no e lui questo lo subisce molto".

La prima battuta di Diabolik 2 è: "La cosa divertente non è giocare, è il rischio". Anche i Manetti e Gianniotti lo amano: "Abbiamo preso tante decisioni rischiose. La stessa decisione di cambiare l'attore protagonista è stato un grande rischio. Nel nostro lavoro c'è paura di rischiare. E questo appiattisce. Invece noi tre ci siamo trovati: ci piace rischiare, buttarci. Fare la cosa più rischiosa ma forse più stuzzicante. Come Diabolik".