Con Hannibal e Bates Motel che debuttano in chiaro, l'arrivo della stagione conclusiva di Dexter su Fox Crime completa il quadro dei sociopatici televisivi ed è come se il serial killer interpretato da Michael C. Hall si prendesse il compito di fare da padrino ai più recenti colleghi televisivi.
Con il debutto nella seconda serata di venerdì 13, e la data non sarà casuale, l'ottava ed ultima stagione di Dexter arriva in Italia a due puntate dalla conclusione oltreoceano, meno di dieci giorni dal 22 Settembre che metterà la parola fine alle avventure televisive del personaggio di casa Showtime.
Un finale atteso, preparato da quelli delle due stagioni precedenti e che cambiano il ruolo della sorella di Dexter, Debra, nell'economia della storia. Dopo aver scoperto l'attività segreta del fratello al termine della sesta stagione, la successiva e penultima ha visto la detective, ora capitano, affrontare le conseguenze di quella consapevolezza. Un percorso che l'ha portata, di fronte alla scelta tra lo sparare a Dexter o a LaGuerta a freddare la collega.
Eppure non è così semplice, perchè i sentimenti che prova per il fratello, ora di sempre crescente disprezzo, affondano le radici in qualcosa di ugualmente profondo, ma diametralmente opposto.
Ma gli autori sanno che la freddezza di Dexter ha bisogno di compagni di scena forte per funzionare e, in attesa dell'annunciato ritorno di Hannah (Yvonne Strahovski), assente ad inizio stagione, introducono un'altra figura vitale per lo sviluppo della serie di episodi che ci separano dal finale: la dottoressa Evelyn Vogel, interpretata da Charlotte Rampling.
Si tratta di una psicologa che sin dalla sua prima apparizione sembra sapere tutto di Dexter. Il motivo è semplice: la sua presenza nella vita del serial killer ed è riconducibile al periodo in cui il padre Harry era ancora in vita, il periodo in cui a lui è stato insegnato il famigerato codice che regola la sua attività di omicida. Il rapporto con la Vogel, e quello che comporta in termini di indagini su altri presunti killer, è il vero filo conduttore dell'ottava stagione, per uno sviluppo che ha più di un momento di stanca e che, proprio nell'introduzione del nuovo personaggio alla vigilia del finale, appare un po' forzato.
Complice la solita leggerezza con cui sono seguiti ed approfonditi i personaggi secondari, da Batista al rapporto Quinn/Jamie, fino all'introduzione di una figlia di Masuka.
Diverse stagione di Dexter, anche alcune delle migliori, hanno sofferto di episodi centrali che sembravano girare a vuoto per far tornare i conti in finali intensi ed emozionanti. La speranza è che sia così anche per l'ultima, per poter dare la degna conclusione ad una serie che lascia il segno nella televisione contemporanea; una serie che, senza un paio di stagioni che hanno annacquato la qualità complessiva e fatto emergere una certa ripetitività di idee e situazioni, avrebbe meritato una posizione di tutto rispetto nella nostra classifica degli show del cuore.