Dana Delany: Casalinga disperata a chi?

Tra le attrici più sfuggentii presenti al 50° Festival della Televisione di Monte-Carlo, l'inossidabile Dana Delany della serie al femminile Desperate Housewives. Impeccabile e ironica, ci ha raccontato la sua lunga carriera televisiva.

L'età delle donne non dovrebbe mai essere materia di discussione, ma Dana Delany rappresenta un caso così singolare da strappare un'eccezione alla regola. Veterana del piccolo schermo da quando chi faceva televisione era considerato dai colleghi un attore di serie B, la Delany va per i 55, dato che daremmo senz'altro per errato se a testimoniarlo non fossero i numerosissimi ruoli interpretati nel corso di tre decenni. Bellissima, curatissima e dal fisico strepitoso, per quanto aiutata dal chirurgo, possiede il segreto della giovinezza fisica e mentale. Intraprendente, serafica e piena di humour, ripercorre la sua carriera culminata con il ruolo dell'instabile Katherine di Desperate Housewives.

Da quando la sua carriera ha avuto inizio fino a oggi, come ha visto cambiare la televisione?

Wow, è cambiata molto. Se non altro adesso la mia è una carriera rispettata, perché ho partecipato a show tra i migliori della televisione e ho capito da tempo che la TV era un gran bel posto dove lavorare. Negli anni 80 gli attori erano molto snob nei confronti di chi recitava sul piccolo schermo, mentre oggi tutti vogliono passare alla televisione e io so di essere avanti rispetto agli altri, così come lo sono molti degli show che ho fatto. Per esempio, Pasadena è stato certamente l'avanguardia di alcuni show a venire come Desperate Housewives e altre cose che ho fatto. So che la televisione è il posto giusto dove stare adesso. Le cose sono cambiate, gli attori cinematografici oggi vogliono andare in TV grazie alle grandi sceneggiature disponibili, e anche i registi del grande schermo sanno di poter guadagnare un sacco di soldi girando un pilota. E poi c'è il TiVo, che ha cambiato il modo di vedere la Tv, così ora ti puoi guardare tutto quello che vuoi: io stessa ho tantissime serie programmate.

Prevede di partecipare a qualche film, o è stata contattata di recente per qualche progetto cinematografico?

L'unico problema, quando fai serie, è che proprio non hai tempo per girare un film perché l'unica cosa che vuoi fare nel periodo di pausa è andare in vacanza. Adesso sono impegnata nella nuova serie Body of Proof, per ABC, in cui interpreto un medico legale piuttosto ironico. Ma sì, tornerò certamente a fare qualcosa al cinema prima o poi, ma pretendo un'ottima sceneggiatura; non sono mai stata interessata a interpretare la parte della madre o quello della fidanzata, sono proprio ruoli che non funzionano per me, per il resto mi basta che lo script sia molto buono.

Molto tempo fa ha partecipato a una soap opera, e a proposito di quella esperienza disse che aveva dovuto fare un passo indietro, disfarsi di quello che aveva imparato e riimparare a recitare. Perché era così importante dimenticare la recitazione da soap?

Ero nel cast di Così gira il mondo, ci sono rimasta solo per un anno ma il ruolo che interpretavo era veramente noioso: il mio personaggio era una vergine e tutto quello che era si basava su quello! Così in ogni scena l'unica cosa che facevo era difendere la mia verginità o al limite cercare mio padre che era un egittologo disperso nella Valle dei Re: era così ridicolo, molto ma molto più ridicolo di Desperate Housewives. Siccome dicevo sempre le stesse cose, mi annoiavo a morte, così ho cominciato a disinteressarmi sempre più al mio lavoro finché non ho preso la decisione di tornare a studiare recitazione e ho imparato a fare scelte più oculate riguardo le parti che accettavo, in contrapposizione alle scelte più ovvie. Siccome nelle soap i tempi sono strettissimi e hai solo un giorno per imparare le battute del giorno successivo, non hai tempo di approfondire il personaggio per renderlo interessante. E poi c'è da ricordare che erano gli anni 80 e io avevo 24 anni, tornavo a casa alle cinque di mattina e non avevo molta disciplina.

Uno dei ruoli più memorabili della sua carriera cinematografica è quello di Josephine Marcus in Tombstone: è stata una sfida interpretare una persona veramente esistita?

Quella era veramente una bella storia, la storia d'amore tra Wyatt Earp e Josephine Marcus. I due finirono i propri giorni proprio a Los Angeles negli anni della nascita dell'industria cinematografica. È buffo ricordare Tombstone, perché una delle mie prime audizioni fu uno screen test con Blake Edwards per un film che mi pare si chiamasse Sunset [ndr: Intrigo a Hollywood] sempre su Wyatt Earp e c'era Bruce Willis, abbiamo fatto lo screen test assieme ed eravamo amici ai tempi. Anche quello fu un film ampiamente sottovalutato. Mi piacciono le storie e quel periodo, l'era del cinema muto, una delle mie attrici preferite è sempre stata Louise Brooks; quando ero più giovane la gente mi diceva che le somigliavo e avrei tanto voluto interpretare un film sulla sua vita, ma nessuno ha mai pensato seriamente a scriverlo.

Una parola per descrivere ognuna delle sue colleghe di Desperate Housewives: Felicity Hoffman, Teri Hatcher, Drea de Matteo, Nicollette Sheridan, Marcia Cross ed Eva Longoria.

Teri è organizzata, Marcia è una ribelle, Felicity è competiva nel gioco - nella serie hanno inserito questo lato del suo carattere in Lynette perché Felicity vuole sempre vincere a qualsiasi gioco -, Eva è come una zanzara perché si annoia in fretta e salta sempre da un post all'altro, Nicollette è una leonessa, e Drea è come il suo personaggio ne I Soprano, Adriana, in cui era fantastica.

Parlando dei suoi ruoli, lei che ha avuto un'infanzia convenzionale, come ha fatto a entrare nei suoi personaggi che hanno avuto una vita più avventurosa?

Io credo che tutti abbiamo vite avventurose dentro di noi, si tratta solo di farle uscire. È interessante, perché sì, io ho avuto una cosiddetta infanzia convenzionale in periferia, ma era molto come a Wisteria Lane, dove in superficie tutto sembra normale ma sotto sotto succede di tutto. Sono del Connecticut, ma anche lì c'erano molti segreti ed è per questo che mi piace recitare, perché ti dà un posto sicuro dove poter giocare a questa vita.

Recitando in Desperate Housewives ha imparato qualcosa su di sé come donna?

In termini di recitazione ho imparato qualcosa, come nelle soap, anche in Desperate Housewives ti arrivano all'ultimo momento battute da imparare, però scritte meglio. Ho provato un grande senso di libertà girando la serie, è unica nel modo in cui passa dalla commedia al dramma così velocemente e mi ha costretto a buttare dalla finestra molte idee relative alla recitazione. Dovendo stare sul set di Desperate Housewives ho imparato a essere un po' più veloce come attrice rispetto a come ero prima. Ma come donna... beh, sì, ho imparato che un buon reggiseno è essenziale, ti forniscono dell'ottimo intimo a Desperate Housewives, molto confortevole. Non avevo mai vista una selezione così pregevole di lingerie!

Chi del cast di Desperate Housewives le manca di più?

Mi trovavo a Parigi con mia sorella poco tempo fa e per un'assoluta casualità Marcia Cross si trovava lì con il marito, così siamo andati a cena tutti insieme ed è stato bellissimo trovarmi con lei. Direi che è lei quella che mi manca di più, ma siamo vicine di casa a Los Angeles! Anche Felicity la vedo spesso, per cui non c'è stato un distacco completo.

Non ne avete approfittato per girare qualche scena a Parigi?

Io filmerei volentieri a Parigi, sarebbe veramente fantastico, per cui vedremo!

Ma le casalinghe americane sono veramente disperate? E, nella realtà, da dove viene tutta questa disperazione?

Credo che non sia una prerogativa americana, credo che quasi tutte le casalinghe siano disperate! Però a dirlo sono io che non sono mai stata sposata, quindi la mia è solo un'osservazione esteriore. Però sono persuasa del fatto che le casalinghe siano veramente disperate, basta pensare a tutta la pressione a cui sono sottoposte nel dover portare avanti la casa, e al giorno d'oggi questo non significa solo occuparsi della casa e crescere i figli, devi anche far quadrare i conti a causa delle condizioni economiche. Le donne tendono a prendersi cura di tutti gli altri e non di loro stesse, ecco da dove proviene la loro disperazione.

Cosa pensa di tutti questi reality che ci sono in giro ora: The Real Desperate Housewives of New Jersey, o di Los Angeles, pensa che abbiano successo perché Desperate Housewives ha avuto così tanto successo o pensa che non ci sia alcuna relazione?

Mi sono sempre chiesta perché parte dei guadagni di questi show non vadano a finire nelle tasche di Marc Cherry, perché è stato lui a coniare il termine "casalinghe disperate". Ai tempi in cui la serie doveva iniziare la ABC non ne voleva sapere di usare quel titolo, lo avevano testato su un pubblico che lo aveva trovato orribile e ora è diventato iconico, e tutti questi altri show lo hanno copiato. Ma queste serie arrivano anche da voi in Europa? Comunque in questi reality le casalinghe disperate sono molto più disperate di quelle del nostro show!

Durante le tre stagioni in cui è stata nel cast di Desperate Housewives il suo personaggio, Katherine, ha vissuto varie relazioni sentimentali: qual è stato il suo partner preferito?

Mmmh, mi ci faccia pensare, è buffo ma mi sembra che durante la mia permanenza sono riuscita a baciarmi veramente solo con Julie, se non mi sbaglio Mike e io ci siamo scambiati solo un breve bacio non proprio romantico. La mia relazione con Robin è stata molto più romantica che la mia relazione con Mike.

Volgendo lo sguardo indietro, qual è il momento, l'episodio o l'esperienza sul set che ricorda con più affezione?

Devo dire che ho vissuto tantissimi bei momenti grazie a Desperate Housewives, sono stata molto fortunata e ci sono state molte situazioni che mi è piaciuto girare, come l'esaurimento nervoso di Katherine, penso che sia stata la parte più divertente. E poi mi piaciuto tantissimo lo stalking su Mike, anche quello è stato un vero spasso. È una vera soddisfazione fare la svitata perché ti trasmette un gran senso dei libertà. Ah, e poi mi è anche piaciuto sparare a mio marito!