Il decimo episodio della nona serie di CSI: Crime Scene Investigation è eloquente fin dal titolo: One To Go. Risolvendo il caso del "Dick & Jane Killer" aperto nell'episodio precedente, questa puntata segna infatti anche la fatidica partenza del leader della CSI, Gil Grissom. Cerchiamo perciò di analizzare l'evolversi di questo episodio che, pur collocandosi circa a metà della nona serie, ha il respiro e l'atmosfera di un vero e proprio "finale di stagione".
La puntata inizia dal punto preciso in cui era finita quella precedente: i detective della Csi hanno appena rinvenuto, nel luogo indicato da Nathan Haskell (il "Dick & Jane Killer", che sta scontando due ergastoli in un carcere di massima sicurezza), non solo i resti di una vittima sepolta anni prima dal pluriomicida, ma anche un cadavere fresco: è la conferma che qualcuno, probabilmente il vecchio complice di Haskell, sta portando avanti la sua catena di omicidi.
La vittima, identificata come Jeffrey Masters, è un giovane che risulta essere morto per strangolamento meno di 24 ore prima. Esaminando i propri database, gli agenti della Csi scoprono che l'uomo aveva una moglie, Maureen, la quale risulta però irreperibile.
Un'altra conclusione dei Csi è che, visto l'isolamento strettissimo nel quale vive Nathan Haskell, il suo complice abbia avuto una sola occasione per entrare in contatto con lui e ricevere istruzioni sui nuovi omicidi da eseguire: i seminari tenuti dal professor Langston (Lawrence Fishburne), durante i quali Nathan Haskell era collegato in video-conferenza con la classe del criminologo, potendo perciò vedere ed essere visto grazie al collegamente video. Una volta tornati nell'aula universitaria dove si sono tenute le lezioni, i detective cercano di rilevare, in base alla collocazione degli studenti e alle registrazioni del colloquio di Haskell, dove si trovasse il suo complice. Langston, che è stato ingaggiato da Grissom come consulente speciale per le indagini, rivela che ad avere l'idea dei colloqui con Haskell è stato un suo studente, un certo Forrester.
Immediatamente, il ragazzo viene portato in centrale, dove Brass lo interroga. Quando il giovane capisce di essere un sospetto, si affretta a spiegare di non essere l'unico ad aver avuto l'idea dei colloqui, ma di non ricordare i nomi di tutti gli studenti che avevano partecipato alla proposta. A questo punto Grissom, Langston, Catherine, Nick e Greg tornano in aula, decisi a scoprire ad ogni costo con chi stesse comunicando Haskell. Alla fine, il campo si restringe a un solo candidato: un certo Thomas Donover. Un attimo dopo vediamo i reparti speciali della polizia di Las Vegas fare irruzione in casa dell'uomo: lui non c'è, ma sua moglie sì. La donna spiega che il marito è "andato in campeggio", e Brass la porta in centrale per interrogarla. Nel frattempo, una inquietante sequenza ci mostra Maureen incatenata a una sedia mentre Donover, che oramai siamo certi essere il complice del Dick & Jane Killer, la minaccia con un coltello.
In laboratorio, Hodges ha fatto progressi con alcuni dei reperti individuati sull'ultima vittima di DJK. Delle tracce di una sostanza vegetale trovata su una scarpa del giovane restringono il campo delle ricerche di Donover: quella pianta cresce infatti soltanto sulle sponde settentrionali del lago Mead. La "casa degli orrori" dove Donover - e prima di lui Haskell - tortura e uccide le sue vittime dev'essere in quella zona. Inoltre i Csi hanno un breve video trovato in casa di Donover, nel quale appare per pochi secondi l'interno della "casa degli orrori". Nick ha un'idea. Dopo aver stampato un fotogramma del video nel quale appare, attraverso la finestra, uno scorcio di cielo notturno con la luna piena che fa capolino tra due alture quasi del tutto simmetriche, i detective cercano di rintracciare l'esatta località geografica che presenta due conformazioni di roccia simili. Dopo diversi tentativi andati a vuoto, gli investigatori fanno bingo: il luogo che cercano è chiamato Black Mesa.
Donover nel frattempo ha quasi concluso il suo sadico gioco al gatto e al topo con Maureen. Si sta preparando a uccidere la sua vittima, quando uno sguardo alle telecamere poste fuori dalla casa gli svela che la polizia sta per fare irruzione. L'uomo impugna una pistola e la punta verso la ragazza terrorizzata, ma prima che possa fare fuoco una gragnuola di proiettili lo colpisce al torace e al volto, uccidendolo. Il caso è risolto. La scena si sposta nell'aula universitaria dove Langston è venuto a riflettere. In quel momento fa la sua comparsa Grissom, complimentandosi con lui per il suo contributo e facendogli una proposta: entrare a far parte della Csi andando a coprire una posizione attualmente aperta (la sua, ovviamente). Langston appare molto sorpreso dalla proposta, e promette di pensarci su.
Le ultimissime sequenze, inevitabilmente commoventi (specialmente per i fan di lungo corso della serie) ci mostrano Gil Grissom attraversare i corridoi del laboratorio abbracciando con lo sguardo le varie stanze nelle quali i suoi colleghi appaiono impegnati in nuove indagini e nuovi misteri. Grissom sorride paterno, sicuro di lasciare la Csi in buone mani. L'ultimo sguardo è per Catherine, amica e collega da sempre, la quale gli strizza l'occhio in un silenzioso augurio. A questo punto, il leader della Csi attraversa le porte scorrevoli del laboratorio ed esce. Dopo una breve dissolvenza, lo vediamo nella giungla del Costarica, in tenuta da esploratore, mentre raggiunge un piccolo campo dove alcune persone si danno da fare sotto il sole cocente. Tra queste, voltata di spalle, c'è Sara Sidle. L'ex detective, sentendosi osservata, si gira e lancia uno sguardo stupefatto verso Grissom, poi i due si corrono incontro e si baciano. Fine.
Si conclude così un episodio destinato a cambiare radicalmente il volto di Csi Las Vegas: partito William Petersen, vero pilastro della serie, la palla passa a Lawrence Fishburne, attore solido e carismatico che ci si aspetta colmi con stile e savoir faire il vuoto lasciato dal suo predecessore. Ma potremo dirlo solo dopo aver visto i prossimi episodi.