Control Z 2, la recensione: Su Netflix si fa ritorno al Colegio Nacional e ai suoi intrighi

La recensione di Control Z 2, la serie messicana distribuita su Netflix che racconta di come un hacker metta in subbuglio un liceo per ragazzi benestanti.

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Control Z 2: una scena della seconda stagione

Se c'è un target specifico a cui Netflix dedica una particolare attenzione, destinandogli sempre un gran numero di prodotti pensati ad hoc, è senza dubbio quello degli adolescenti e dei giovani adulti. Dopo i tre film della serie Fear Street, che per noi il mese scorso sono stati davvero una piacevole scoperta, e in attesa delle serie e dei lungometraggi che arriveranno nei prossimi mesi (tra cui l'attesissimo Stranger Things 4) il colosso dello streaming ha reso disponibile la seconda stagione della serie teen messicana Control Z, apertamente ispirata a prodotti molto amati da questo tipo di pubblico come Gossip Girl, Veronica Mars e la spagnola Elite. Come vedremo in questa recensione di Control Z 2, anche la seconda tranche di episodi della serie creata da Carlos Quintanilla cerca di rifarsi a questi modelli di successo, ma risulta un po' ripetitiva e decisamente meno intrigante rispetto alla precedente.

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Control Z 2: una scena tratta dalla seconda stagione

Ciò che faceva della prima stagione un prodotto di intrattenimento quanto meno coinvolgente qui fatica ad emergere, non essendo nemmeno più trainata dal senso di novità che permeava il primo capitolo. Ancora una volta ci viene da dire che, se si fosse cercato di puntare di più sulla "messicanità" di questa storia, dandole quindi una certa unicità, piuttosto che assimilarla a produzioni più internazionali (americane soprattutto), la serie ci avrebbe senza dubbio colpito di più.

Cosa succede dopo la morte di Luis?

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Control Z 2: una foto di scena della seconda stagione

La storia riprende esattamente da dove si era conclusa la precedente, sarebbe quindi a nostro parere meglio parlare di parte seconda piuttosto che di stagione due. I nostri personaggi devono fare i conti con la morte di Luis (Luis Curiel) e con la scoperta che Raùl (Yankel Stevan) è l'hacker responsabile di molto di quello che è successo. Qualcun altro, però, opera ancora nell'ombra e trama contro i protagonisti: Sofia (Ana Valeria Becerril) si metterà alla prova in una corsa contro il tempo per salvare se stessa e i suoi amici dalle minacce che di volta in volta si presentano sulla loro strada. Il Vendicatore, infatti, sembra voler punire tutti coloro che ritiene responsabili della morte di Luis e delle angherie che subiva a scuola. Come se poi ognuno di loro non avesse già i suoi problemi da risolvere: Raùl viene preso di mira da tutti i suoi compagni; Gerry deve nascondersi perché è ricercato dalla polizia; Natalia deve trovare il modo di guadagnare abbastanza soldi per ripagare lo spacciatore di cui ha perso la droga e Sofia dovrà trovare il modo di proteggere suo padre, dopo che sua madre ha scoperto che è ancora vivo.

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Temi che dovrebbero essere centrali ma...

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Control Z 2: una scena della seconda stagione della serie Netflix

Sempre centrale anche in questa seconda stagione il tema del bullismo, i protagonisti devono infatti subire le conseguenze di quanto è accaduto a Luis. Il discorso non viene però particolarmente ampliato e questi nuovi episodi non sembrano aver molto di più da dire rispetto a quello che già era stato detto in precedenza. La serie procede un colpo di scena dopo l'altro, ma tutto quello che accade non si allontana particolarmente da quello che abbiamo visto nella prima tranche di episodi, lasciandoci con la sensazione di star girando un po' a vuoto. La serie intrattiene, sì, ma dopo aver perso l'attrattiva della novità risulta decisamente povera di contenuti e pecca di superficialità quando si toccano spunti importanti (dalla scoperta della propria sessualità all'uso di droghe, dalla malattia mentale al tanto centrale bullismo).

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Control Z 2: un momento della seconda stagione

Non abbiamo dubbi che una terza stagione di Control Z sia già in preparazione, soprattutto visto il finale aperto (che ricalca in qualche modo quello del precedente capitolo della storia). La nostra speranza è quella che nei futuri episodi si cerchi innanzi tutto di creare uno sfondo più "messicano" in cui far muovere i personaggi, recuperando quella dimensione locale che Netflix apprezza tanto e che qui sembra essersi persa. Che cosa rende unici questi teenagers cresciuti a Città del Messico? Noi saremmo davvero curiosi di scoprirlo.

Conclusioni

Concludiamo questa recensione della seconda stagione di Control Z sottolineando come questi nuovi episodi ci siano sembrati un po' poveri di contenuti. La serie intrattiene ma pecca un po' di superficialità quando si toccano spunti importanti

Movieplayer.it
2.5/5

Perché ci piace

  • La storia è intrigante...

Cosa non va

  • ...ma ripete le stesse dinamiche degli episodi precedenti.
  • I nuovi episodi ci sono sembrati un po' poveri di contenuti.