Si presenta alla stampa il nuovo film di Fausto Brizzi. Presenti, oltre al regista, i produttori Lucidano e Pecorelli, la protagonista Cristiana Capotondi e Giorgio Faletti. Partecipazione straordinaria anche per Antonello Venditti.
Esordisce Lucisano: "Volevo innanzitutto ringraziare chi mi ha sottoposto questa sceneggiatura. Dopo tantissima difficoltà per il cinema italiano, questo film è una rivincita, per un cinema, quello del nostro paese, martoriato nella distribuzione di fondi e sovvenzioni".
Esiste nel cinema italiano e non una corrente di film cosiddetti "giovanilistica". Corrente rinverdita dai Vanzina negli ultimi anni. Questo film sembra richiamarsi a quel genere di film... Fausto Brizzi: Si, in effetti ci ho pensato. Pensavo a film come Il tempo delle mele, ma anche American Graffiti. Non mi dispiace affatto un richiamo di questo tipo, anzi.
Come è nato il progetto? E' un film ricco di musiche. Come avete mescolato i vari pezzi, con quale criterio? Fausto Brizzi: L'idea è assolutamente nata dal titolo e dalla canzone di Venditti. Siamo partiti da lì per poi costruire tutta la sceneggiatura. Volevamo scrivere un film sugli anni '80, su quella gioventù in particolare. Le canzoni hanno richiesto un grande impegno nella loro scelta. Io e i tre sceneggiatori abbiamo gusti musicali totalmente diversi, e vedevamo le scene con musiche sempre diverse. E' stata una vera lotta.
Faletti, perché questo ruolo? Giorgio Faletti: Sono oramai uno scrittore a tempo pieno, ma appena mi hanno presentato la sceneggiatura ho accettato al volo.
Fausto Brizzi: Non è vero nulla. Appena gli diedi in mano il copione mi disse: "Se è come quelle scemenze che scrivi a Natale non ci pensare nemmeno che io ci stia".
Giorgio Faletti: Comunque in fin dei conti per me è stata una bellissima vacanza. Mi sono rilassato, anche perché sono stato ben diretto. Il cast poi era eccezionale.
Venditti che ne pensa del film? Antonello Venditti: Mah, sono onorato di essere fonte ispirativi per altri tipi di arti. Non credo in fondo che questo sia un film di genere, anche si ci potrebbe essere questa tentazione a inscatolarlo. In fondo le canzoni sono dei film. Poi i miei video sono tutti scadenti, quindi ben venga che siano raccontate da film come questo.
Faletti, ha mai avuto un insegnante carogna? Giorgio Faletti: No, io ho avuto tutti insegnanti ottimi. Anche se ero un disastro e loro erano tutti severi, si accorgevano che non facevo nulla con cattiveria, ma ero caratterialmente incontenibile. Tuttora ho un rapporto veramente ottimo con la mia ex-professoressa d'italiano.
Farete un seguito?
Pecorelli: Speriamo che il film vada bene. Ancora non sappiamo quel che faremo, aspettiamo un po' di vedere come va il primo week-end.
La protagonista ci si è ritrovata nei personaggi? Cristiana Capotondi: L'ambientazione negli anni '80 a mio avviso è assolutamente funzionale al rivisitare un certo periodo e un certo costume. Ma il film rispecchia assolutamente le sensazioni, le ansie e le paure della nostra generazione. Io ho fatto una maturità del tutto diversa da quella descritta dal film, eppure la maturità, con tutto quello che si porta dietro, è sempre la stessa.
E' un film corale. Come è stato pensato? Fausto Brizzi: Siamo andati a preparare nei particolari il film all'Elba da Faletti, a provare in tranquillità. Un po' di pazzeggio effettivamente c'è stato, soprattutto da parte di Faletti, che è il più cazzaro di tutti.