C’è Posta Per Te e quelle buste da voler aprire a tutti i costi

Non risolvere niente eppure cedere ad abbracci televisivi che appaiono il più delle volte forzati. Oltre l'evitare possibili reazioni social, tutto questo ha davvero senso in C'è posta per te?

C’è Posta Per Te e quelle buste da voler aprire a tutti i costi

Un esordio da 4 milioni e 730 mila telespettatori con il 31.08% di share, ovvero il miglior debutto dal 2002 ad oggi, con picco alle 22:40 da 5 milioni 714 mila telespettatori e il 45.18% alle 24:49. La prima puntata della 27esima edizione di C'è posta per Te di sabato scorso ha sbancato l'Auditel come previsto, ribadendo la potenza di Maria De Filippi, unica e insuperabile regina della tv italiana. Perché dopo 24 anni di vita C'è posta per Te è diventato monolitico punto fermo della programmazione Mediaset, appuntamento televisivo atteso da milioni di telespettatori che non aspettano altro se non il medesimo canovaccio, le medesime storie, il medesimo sviluppo. Perché se è vero come è vero che si fa fatica a distinguere una puntata inedita di C'è posta per Te da una qualunque replica, è altrettanto indiscutibile che la sua forza risiede proprio in questa familiarità, nel suo non tradire mai ciò che il telespettatore medio si aspetta e puntualmente arriva, con Maria De Filippi impeccabile conduttrice, psicologa, amica, sorella, madre, zia, negli anni sempre più propensa a voler aprire la famigerata busta a tutti i costi. Con tutte gli inevitabili dubbi che ne seguono.

Paura delle reazioni social?

C'è posta per te
C'è posta per te

Perché C'è posta per te, sorta di spin-off non ufficiale di Carramba che Sorpresa, nasce proprio con l'intenzione di rappacificare rapporti logoratisi nel tempo, tra genitori e figli, ex fidanzati o chi più ne ha più ne metta. Quante buste chiuse abbiamo visto nel corso di due decenni, con i protagonisti di quel rifiuto spesso colpevolizzati sui social, inediti villain fatti a pezzi perché incapaci di perdonare chicchessia, tendere loro una mano, rimettersi in gioco, cedere ad un caloroso abbraccio? Ma così è la vita, perché non possono certamente bastare una telecamera accesa, del pubblico rumoroso e una bravissima conduttrice a cancellare anni eventuali di dissapori, verità private, dolori vissuti in prima persona. Con il passare del tempo, però, dinanzi anche all'avanzare dei social che con uno schiocco di dita demonizzano, marchiano a fuoco e sentenziano, C'è posta per Te parrebbe aver dimenticato quello che era il proprio obiettivo originario, forzando la mano, tirando e spezzando corde pur di aprire quella benedetta busta, costi quel che costi, anche dinanzi a invitati che avrebbero voluto fare tutt'altro, ovvero chiudergliela in faccia, alzare i tacchi e tornarsene a casa.

Il figlio indifferente

La Storia Di Debora
C'è posta per te: un'immagine dalla prima puntata dell'edizione del 2024

Sabato scorso, prima puntata della nuova stagione, abbiamo avuto l'ennesimo e più clamoroso esempio, con tre storie drammatiche che nulla hanno risolto, finendo sempre e comunque per aprire buste apparentemente insensate. Prima la storia di Debora, mamma che da oltre un anno non ha più rapporti col figlio Santino. Il ragazzo non ha espresso pentimento alcuno nei confronti dei propri discutibili comportamenti nei confronti della madre, a suo dire colpevole di aver lasciato il padre per un altro uomo, più giovane di lei di 10 anni. Senza mai cambiare la propria posizione, senza mai esplicitare alcuna mancanza materna, ribadendo il proprio rifiuto assoluto a voler conoscere il nuovo compagno di sua madre e con un gelido abbraccio finale a certificare l'apertura busta voluta a tutti i costi da Maria De Filippi e dalla povera Debora, Santino ha così risolto la situazione, commentando "contenta lei".

A decidere è la suocera

La Storia Di Giuseppe E Antonia
C'è posta per te: un'immagine dalla prima puntata dell'edizione del 2024

La storia di Antonia e Giuseppe, che non hanno più rapporti con le figlie Maddalena e Francesca da 4 anni, è stata ancor più incredibile. Le due figlie sono infatti sbarcate a Roma dalla Germania insieme ai due compagni, a loro volta fratelli, e ai due genitori dei ragazzi. In sei a ribattere colpo su colpo, partendo da una semplice pizza non pagata, riuscita a far implodere una famiglia. Le due figlie ribadiscono il loro rifiuto all'apertura busta, suscitando i mugugni dello studio, che prende visibilmente le parti di Antonia e Giuseppe. In quasi un'ora di programma nessuno fa un passo in avanti, o indietro a seconda da dove la si voglia vedere. Anzi, paradossalmente si acuiscono i rapporti. Maria De Filippi, esausta, chiude la busta. Ed è a questo punto che la suocera delle due figlie, avendo intuito le polemiche eventuali nei loro confronti visti i ripetuti applausi a sostegno di Antonia e Giuseppe, suggerisce alle due ragazze di aprire la busta. Di botto, senza senso. Apertura, abbracci forzati, tarallucci e vino. E vissero felici e contenti? Difficile a credersi.

La mamma orgogliosamente omofoba

Ma è con l'ultima storia, quella di Luana e Damilka, che l'ossessione "apertura busta" raggiunge l'iperuranio. Luana, che ha fatto coming out dopo i 30 anni, è innamorata di Damilka. Ma sua madre Rosa non l'accetta, non approva il suo orientamento sessuale. Maria De Filippi prende la strada dell'ironia, per raccontare una storia tanto delicata. Prova ad alleggerirla, a far capire a Rosa l'assurdità della propria rivendicata omofobia. Perché questa donna visibilmente innamorata di sua figlia si dice disposta a perderla solo e soltanto perché omosessuale. La signora Rosa non sente ragioni. Non vuole neanche guardare Damilka. Non vuole chiamarla per nome. La definisce "quella là". Ribadisce che mai e poi mai accetterà sua figlia insieme ad un'altra donna.

La Storia Di Luana E Damilka
C'è posta per te: un'immagine dalla prima puntata dell'edizione del 2024

Apparentemente siamo allo stallo totale, neanche fossimo in uno spaghetti western di Sergio Leone, perché Luana era sì andata a C'è posta per Te per riabbracciare i propri genitori ma anche per far capire loro quanto fosse reale il suo amore per Damilka, quanto fosse straordinariamente normale, quanto dovessero finalmente accettarlo. Senza riuscirci. Perché Rosa è intransigente. Ma Maria De Filippi insiste. Per 40 minuti. Vuole che Rosa apra quella busta. E pur di riuscirci propone un compromesso, ovvero tenere in disparte la povera Damilka, in moto tale che mamma Rosa non abbia niente a che fare con lei. Damilka accetta l'umiliante soluzione finale per amore nei confronti di Luana che ha bisogno di quell'abbraccio materno.

La busta si apre, mamma Rosa abbraccia Luana ma non vuole Damilka vicino, non la guarda nemmeno in faccia, non le dà la mano, non la saluta, come se non esistesse, pur essendo a due metri da lei. Ora, vero è che grazie alla trasmissione Mediaset una figlia ha riabbracciato sua madre, ma risolvendo cosa? Niente. Anche perché Luana potrebbe andare a trovare i suoi genitori in qualunque momento e riabbracciarli privatamente, come più volte sottolineato da mamma Rosa, ma sempre e solo senza Damilka al seguito. Ed è proprio per questo motivo che Luana aveva chiesto aiuto a Maria De Filippi, ma 40 minuti non sono serviti a cambiare alcunché.
E allora C'è posta per Te cosa è diventato se non puro e semplice palcoscenico tv da cui uscire indenni, costi quel che costi, spalancando buste che a rigor di logica meriterebbero di rimanere sigillate?