C'è Posta Per Te: il ritorno di un format che non ha più niente da dire

Su Canale 5 è tornato il people show di Maria De Filippi, ma di edizione in edizione, lo schema è ormai logoro. Ha ancora senso andare avanti?

Maria De Filippi

Anno nuovo, edizione nuova. Pochi giorni dall'inizio del 2025 infatti, e anche quest'anno è tornato C'è Posta Per Te: in onda dal 12 gennaio 2000, per il programma di Canale 5 si tratta della 28esima edizione. Mentre Rai 1 tirava fuori dal cilindro Ora o Mai Più, format rimasto congelato per sei anni, la rete ammiraglia Mediaset sprofondava nell'eterno ritorno del "Questa è la storia di un regalo". E via di puntata mariana.

C'è Poste Per Te, la liturgia del programma

Antonino Cannavacciuolo Maria De Filippi
Con Antonino Cannavacciuolo

Niente di nuovo, tutto già visto: tutto ripetuto. La sorpresa di apertura con lo studio che si riempie di elementi kitsch mano a mano che il racconto procede, Maria De Filippi che legge la lettera, Maria De Filippi che cammina avanti e indietro, Maria De Filippi che riunisce famiglie, Maria De Filippi che annuncia "Questa è la storia di un amore interrotto". E poi le lacrime delle famiglie messe a dura prova dalla vita, le ostilità di quelle dove genitori e figli sono diventati estranei, i rancori: storie scandite dalla voce controllata della conduttrice, Demiurgo creatore di tutto quanto si muova nello Studio 4 del Centro Titanus Elios di Roma.

Gli ospiti

Dusan Vlahovic
Vlahovic in studio

Ospiti di questa prima puntata del 2025 sono stati lo chef Antonino Cannavacciuolo e l'attaccante della Juventus Dusan Vlahovic, per una volta sorprese vere. Consuetudie di C'è Posta Per Te infatti, pure i visi piuttosto indifferenti alla vista di quella che dovrebbe essere la "sorpresa"; personaggi vip talvolta presenti più per questioni personali o di promozione, che per un effettivo gradimento da parte dei protagonisti della storia.

Un programma sempre uguale

C'è Posta Per Te è considerato il programma panacea di Maria De Filippi. Quello che nella rosa della tv defilippiana, riscatterebbe la sguaiatezza di Uomini e Donne e di certi litigi sterili di Amici grazie alla sua analisi dei sentimenti, nonché il suo affresco di umanità assortita. Di edizione in edizione, la trasmissione va ormai avanti col pilota automatico. Nell'ordine, la scaletta: sorpresa iniziale con lacrime di commozione e famiglia che si ama, segue storia familiare con rapporto genitori-figli da ricostruire o, in alternativa, la coppia che scoppia con corredo di tradimento, messaggi WhatsApp e uno spiccato accento dialettale.

A un certo punto, un'altra famiglia sfortunata che si vuole bene, pretesto per far arrivare un secondo ospite a fine puntata. Bonus, quando disponibile, la "linea comica" dello show: gli anziani che cercano l'amore di gioventù. Uno schema insomma, che si ripete sempre uguale, nei modi e nei tempi. E qui sta sia il punto di forza che quello di debolezza di C'è Posta Per Te: perché in assenza di protagonisti forti, la liturgia della trasmissione si trasforma in un eterno, noioso, giorno della marmotta.

Storie di un format usurato

Com'è appunto successo ieri, quando le storie sono scivolate via senza colpo ferire. Prevedibili e poco interessanti. Del resto, un quarto di secolo di messa in onda si fa sentire: il format è usurato. Sarà comunque il programma più visto? Probabilmente si, forte anche stavolta dello zoccolo duro del suo fedele pubblico. Ma se Rai Uno decidesse di fare concorrenza vera, gli agguerriti cantanti di Ora o Mai Più potrebbero insidiare il trono.