Creatività. È questa la parola che viene in mente pensando a Brad Bird, regista particolare e dallo sguardo unico che ha stabilito come l'animazione e il live action siano fatti della stessa materia: i sogni. Classe 1957, Brad Bird compie oggi 24 settembre 65 anni. Nasce tra le montagne del Montana e si dimostra un bambino prodigio nell'animazione, facendosi notare giovanissimo da Milt Kahl, uno dei più importanti animatori della Walt Disney Feature Animation, che gli dà lezioni a soli 14 anni, gli fa frequentare il California Institute of the Arts, dove conosce un certo John Lasseter (che fonderà con Ed Catmull e Alvy Ray Smith i Pixar Animation Studios) e lo fa entrare alla Disney, dove conosce un certo Tim Burton, con cui si ritroverà a recitare in uno dei primi corti del Maestro, Doctor of Doom. Come animatore Disney curerà Le olimpiadi della giungla (1979) e Red e Toby - Nemiciamici (1981) per poi staccarsene e ritornarci. Tra gli esordi del cineasta ci fu anche un progetto mai andato in porto tratto da The Spirit, il fumetto di Will Eisner, dopo una lunga e sofferta gestazione passata di mano in mano e di studio in studio - tra cui il neonato negli anni '80 Visions Animation + FilmWorks - e con una sceneggiatura promettente scritta da Bird stesso. L'animazione non se la sentiva di rischiare con un progetto così particolare.
Storie davvero incredibili
Partecipa anche a un paio di episodi, come regista e sceneggiatore, della serie Amazing Stories - Storie Incredibili (un titolo che già dice tutto) prodotta da Steven Spielberg ed è qui che inizia ad emergere il suo talento per il mondo del sogno e della creatività, come in parte aveva già fatto con la sceneggiatura nell'87 di Miracolo sull'8a strada, inizialmente episodio del serial e poi film stand-alone diretto da Matthew Robbins. Questo aspetto fiabesco che guardava tanto al passato quanto e soprattutto al futuro se lo porterà in tutta la sua carriera. Nel frattempo a fine anni '80 si butterà anche su I Simpson, appena nati e già fenomeno di massa, introducendo nientemeno che il personaggio di Krusty il Clown. Con la 20th Century Fox collaborerà alla produzione di altre serie tv, Qua la zampa, Doggie (1993), nata anch'essa inizialmente come episodio delle Storie incredibili, The Critic (1994) di Al Jean e Mike Reiss (quelli dei Simpson) e King of the Hill (1997) di Mike Judge e Greg Daniels.
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Un gigante di ferro dal cuore di panna
Sarà Warner Bros. però a dargli la sua prima occasione di regista per il grande schermo, nonostante il successo arriverà successivamente con Disney e Pixar. Stiamo parlando di quel gioiello, flop al botteghino (31 milioni di incasso sui 50 spesi in produzione) ma apprezzatissimo dalla critica, che è Il gigante di ferro (1999) libero adattamento del libro The Iron Man di Ted Hughes. La pellicola narra l'amicizia tra un bambino di 9 anni con una madre single e un robot di dimensioni giganti che si ciba di elettricità e che dimostrerà un cuore altrettanto enorme. Antesignano di tantissime storie (una su tutte Big Hero 6 della Disney) il film riprendeva anche alcune tematiche di Miracolo sull'8ª strada e strizzava l'occhio all'attualità dell'epoca, con il lancio dello Sputnik avvenuto nel '57. Paradossalmente il film si riscatterà agli occhi del pubblico 5 anni più tardi quando entrerà a far parte del catalogo Pixar.
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Un'incredibile famiglia (animata) di supereroi
Dopo l'esperienza alla Warner Bros. Bird torna "a casa" alla Disney e Pixar, dove inizierà a lavorare stabilmente dal 2004 dopo il successo di un certo film. Ha dell'incredibile la carriera, centellinata ma dalle grandi soddisfazioni, di Brad Bird. Incredibile è un aggettivo che scegliamo non a caso dato che il suo primo lungometraggio di successo è Gli incredibili, nato come progetto in 2D per la Warner Bros. e diventato una pellicola in 3D per la Pixar (ancora una volta la storia personale e professionale di Bird si mescola tra gli studios). Era la prima volta che in un film dello Studio tutti i protagonisti erano umani e non animali e Bird dimostrò una notevole lungimiranza e attenzione per la tematica dei supereroi fumettistici mescolata a quella familiare. Darà anche la voce ad uno dei personaggi, la stilista Edna Mode (doppiata in italiano da Amanda Lear). Ed ecco arrivare la soddisfazione non solo di botteghino: il film vinse nel 2005 il Premio Oscar per il Miglior Film d'Animazione insieme alla nomination per la Miglior Sceneggiatura Originale.
Insieme al film realizza anche il corto L'attacco di Jack-Jack, dedicato al più piccolo di casa Parr. Una sequenza che sarebbe dovuta apparire nel film, ma fu tagliata al montaggio e il regista decise di farla diventare un corto, che fu nominato ai Premi Hugo 2006 per Miglior Presentazione Drammatica in forma breve. 14 anni dopo, nel 2018, tornerà dalla famiglia incredibile che gli aveva donato tante soddisfazioni, con un sequel ancora una volta lungimirante, attuale e pieno di tematiche interessanti, Gli Incredibili 2. Anche il ritorno dei Parr sul grande schermo viene accolto positivamente da pubblico e critica ottenendo 608 milioni di dollari, l'incasso più alto per un film Pixar della storia e il terzo film Pixar a superare il miliardo di dollari dopo i sequel Toy Story 3 - La grande fuga e Alla ricerca di Dory.
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Un topo (chef) per amico
La Pixar porterà a Brad Bird un'altra grande soddisfazione nel 2007, quindi tre anni dopo il successo degli Incredibili. Cura la regia e, insieme a Jan Pinkava, la sceneggiatura di un lungometraggio animato in cui al centro c'era ancora una volta un'amicizia speciale (tema evidentemente ricorrente nella filmografia del cineasta sognatore). Il titolo Ratatouille rimandava alla cucina povera francese, e il protagonista era un animale, un ratto per la precisione dalle papille gustative raffinate che sognava di diventare uno chef. "Non tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in chiunque" è questo il mantra al centro del film, dello chef Gusteau nel suo ristorante stellato e storico. Ristorante in cui un cuoco inetto trova fortuna grazie al suddetto ratto facendo nascere un'amicizia particolare che riserverà non poche sorprese, facendo sognare con piatti culinari da novelle cuisine e una Parigi da cartolina in cui da ogni angolazione si vede la Tour Eiffel per sognare, ancora una volta grazie a Bird, ad occhi aperti credendo che tutto sia possibile. Ratatouille riesce addirittura a ragionare sul senso della critica grazie al personaggio di Anton Ego - Bird in questo caso doppia il suo domestico Ambrister - e sempre grazie a lui a dare una nuova metafora per la Madeleine Proustiana. La pellicola consegnerà al cineasta prodigio il suo secondo Premio Oscar per il Miglior Film d'Animazione. Meritatissimo per un film dalla rara magia.
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Verso il live action, una missione per il domani
Brad Bird nel 2010 decide di buttarsi sul live action dopo le soddisfazioni ottenute nell'animazione e cerca di portarvi la propria poetica unica e cristallina. Prima lo fa con un action movie parte di una saga già collaudata e che andava in parte "reboottata" dopo la trilogia iniziale. Stiamo parlando del quarto capitolo, Mission: Impossible - Protocollo Fantasma, uscito a dicembre 2011. Un raccordo pieno di azione ma anche di sentimento per l'agente delle missioni impossibili Ethan Hunt interpretato da Tom Cruise, insieme all'introduzione del personaggio di Jeremy Renner. Cinque anni dopo, nel 2015, scrive insieme a Damon Lindelof (Lost) e dirige il suo secondo lungometraggio live-action e lo fa per Disney: si intitola Tomorrowland - Il mondo di domani, che nonostante la critica altalenante e divisiva dimostrava un cuore enorme. La sceneggiatura di Bird e Lindelof fu fortemente influenzata dalla filosofia del Signor Walt Disney su nnovazione e utopia, piena di ottimismo, e proponeva una visione diametralmente opposta e incredibilmente attuale rivista oggi. Oggi che il cambiamento climatico e la situazione socio-politica nel mondo sono peggiorate, cosa possiamo fare per rimediare invece che guardare all'Apocalisse? Questo pensiero è rappresentato dal personaggio di Britt Robertson, in opposizione a quello deluso dalla vita di George Clooney. Ancora una volta al centro l'amicizia tra umani e robot e un mondo che ricorda l'EPCOT e uno dei parchi a tema disneyani. È stato il primo film per il cinema distribuito in Dolby Vision.
Brad Bird torna alla regia di un film animato con Ray Gunn
Due sono i progetti per il futuro di Brad Bird. Il primo è il progetto 1906, in atto da più di un decennio ma ancora in alto mare, che dovrebbe raccontare la storia del grande terremoto che colpì la città di San Francisco nel 1906, basato sul romanzo di James Dalessandro. Il secondo è Ray Burr, annunciato quest'anno, per la casa di produzione Skydance Animation (lo stesso di Luck di recente arrivato su Apple Tv+), che riprende una sua vecchia sceneggiatura anni '90 della WB scritta insieme a Matthew Robbins e dovrebbe mescolare i romanzi polizieschi hardboiled e la fantascienza dei fumetti di Buck Rogers, ambientando il film nella città fittizia di Metropia. Continua a farci sognare, che sia in animazione o live action, Brad Bird.