Boris 4, Francesco Pannofino: "Nessun mio personaggio supererà René Ferretti"

Intervista video a Francesco Pannofino che, parole sue, a René Ferretti deve tutto: finalmente torna a interpretarlo, dopo più di dieci anni, in Boris 4. Su Disney+.

Boris 4, Francesco Pannofino: 'Nessun mio personaggio supererà René Ferretti'

René Ferretti è tornato. E dai! Dai! Dai! Il Roberto Saviano della comicità seriale italiana è su un nuovo set a undici anni di distanza dall'ultima volta, ovvero Boris - Il film. In Boris 4, nuovo ciclo di episodi, otto in tutto, dal 26 ottobre su Disney+, Francesco Pannofino, nei panni di René, gira Vita di Gesù, prodotto e interpretato da Stanis La Rochelle (Pietro Sermonti). Sì, un disastro annunciato.

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Boris 4: una scena del primo episodio

Oggi però il nostro non si interfaccia più con la Rete, ma con le piattaforme di streaming. Tra i nuovi temi della quarta stagione di Boris c'è quello del politicamente corretto, che porta all'invenzione di un tormentone geniale quale "ammerdu". Francesco Pannofino è molto contento della nuova stagione: "Facciamo dell'ironia sul politicamente corretto, su tutti i codici di comportamento. Immaginate i nostri protagonisti alle prese con queste cose: già era un casino prima, figuriamoci adesso! Gli autori sono stati bravissimi ad aggiornare e modernizzare Boris, che è al passo coi tempi. Non c'è più la Rete, c'è la piattaforma. E noi ironizziamo sulla piattaforma che ci ospita. Sono stati bravi quelli della Disney, intelligenti. Le battute sono entrate nel lessico comune: è merito degli autori e anche nostro, che le abbiamo divulgate. Nella nuova serie non ci appoggiamo troppo ai tormentoni classici di Boris: ci sono, ma con giudizio".

Boris 4, la recensione: Boris è ancora Boris, fortissimamente Boris

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Boris 4: Alessandro Tiberi e Francesco Pannofino in una scena del primo episodio

A convincerlo a tornare è stato un motivo ben preciso: "Questo è un lavoro che non si fa per i soldi. Certo, ci pagano, però non è la cosa più importante. La cosa più importante è il racconto, la scrittura, il fatto di fare una serie diversa dalle altre, grazie a cui raccontiamo il nostro paese. Boris non piace solo agli addetti ai lavori, sennò saremmo rovinati, perché sono una minoranza. Boris piace a tutti: è abbastanza ecumenico. Ancora non ho incontrato uno che mi abbia detto: Boris a me non piace. Nessuno. Per la prima volta nella mia vita ho fatto qualcosa che piace a tutti. Devo quasi tutto a René Ferretti e a chi me l'ha fatto fare. Sono contentissimo di averlo incontrato: nella carriera di un attore è una cosa quasi insperata, molto difficile da ottenere. Credo che nessun altro personaggio supererà René Ferretti".

Boris 4: intervista a Francesco Pannofino