Lo scorso anno ha festeggiato i 30 anni di uscita nelle sale, e per questo ha beneficiato in giro per il mondo di edizioni speciali e dell'approdo nell'agognato mondo del 4K UHD. Adesso, come vedremo nella recensione di Atto di forza in 4K UHD, anche in Italia il cult di Paul Verhoeven con Arnold Schwarzenegger e Sharon Stone ha potuto beneficiare dell'uscita nel miglior formato video possibile grazie a Eagle Pictures che l'ha inserito appunto nella collana 4Kult.
Un giusto riconoscimento per Atto di forza del 1990 (meno riuscito il remake del 2012 con Colin Farrell), vincitore all'epoca del premio Oscar per gli effetti speciali e capace ancora oggi di regalare una sensazione di freschezza nel pur abusato filone fantascientifico. Come si ricorderà, l'action/sci-fi di Verhoeven si svolge nel 2084: il protagonista Doug Quaid (interpretato da Schwarzy) ha una vera ossessione per andare su Marte. Ma quando si rivolge a un'azienda capace di impiantare nella memoria dei clienti il ricordo di settimane di vacanza passate sul pianeta rosso, le cose iniziano a precipitare.
Edizione con slipcover, due dischi e una card da collezione
Come detto, dopo gli omaggi tributati da StudioCanal (in Gran Bretagna) e Lionsgate (negli USA), Atto di forza è arrivato in Italia in 4K UHD grazie a Eagle Pictures, che lo ha rilasciato nell'ambito della collana 4Kult con una bella ed elegante edizione con slipcover in rilievo. All'interno un'amaray con due dischi, uno con la versione del film in 4K UHD (che contiene la maggior parte degli extra, tutti inediti) e l'altra in blu-ray HD (che contiene un ulteriore contenuto speciale). Ma ad impreziosire l'edizione, all'interno della confezione c'è anche una card da collezione numerata.
Il video 4K: una bella sensazione cinematografica di 30 anni fa
Sul fronte tecnico il reparto video, grazie al restauro 4K, alla rimasterizzazione dei negativi originali e al lavoro dell'HDR, consente di vedere Atto di forza come non si è mai visto prima. Ciò non toglie che oltre all'eccellente qualità, ci siano anche alcuni difetti (di cui parleremo in seguito), senza dimenticare che siamo di fronte a un film di 30 anni fa e comunque molto particolare sul piano del look e della fotografia, nonché zeppo di effetti ottici. Ma andiamo con calma e diciamo subito che la prima impressione è quella di un master davvero ottimo, che regala una sensazione cinematografica d'epoca e con una grana ben presente.
A volte la grana è davvero sottile, in altre (soprattutto le scene scure) piuttosto grossolana, ma comunque a prima vista sempre naturale, organica e ben risolta. Ci sono anche alcune fluttuazioni sul puro dettaglio, molto incisivo in alcune circostanze (primi piani, design architettonici, l'ambiente roccioso di Marte), ma anche molto morbido in altre, soprattutto quando vengono utilizzati gli effetti ottici e come è normale quando il look risulta così ruvido e grintoso.
Un croma estremo e un rosso Marte quasi violento
Altro aspetto che balza all'occhio è il balzo cromatico delle immagini. A cominciare dalla prima scena, il rosso con sfumature arancioni di Marte è pazzesco per intensità, vividezza, saturazione e brillantezza e invade lo schermo quasi con violenza. Questa tonalità, a fronte di un contrasto sobrio che rispecchia l'ambientazione calda, cupa e spenta della vicenda, si mantiene lungo il film e a tratti invade perfino i volti, che in alcune scene sono chiaramente e volutamente rossastri. Insomma la componente cromatica è decisamente più accentuata anche per il lavoro dell'HDR, e in un film in cui i colori sono tutto fuorché realistici, si può capire quanto l'aspetto sia importante. A completare il tutti livelli di nero eccellenti, con ombre profonde, nelle quali però però fisiologicamente il dettaglio fatica a emergere.
Ma la compressione in un paio di scene si avverte
Come dicevamo, però, non è tutto rose e fiori. Dobbiamo infatti riscontrare che almeno in un paio di momenti la compressione emerge in maniera evidente. La dobbiamo registrare soprattutto nel cielo rosso fuoco di Marte, sia nella scena iniziale che nell'atterraggio della navicella dopo circa tre quarti d'ora di film. Qualche artefatto emerge sotto forma di blocking, mentre non sembra esserci traccia di banding: probabilmente l'intensità di questi blocchi pixellati dipenderà dalle catene visive e dai mezzi utilizzati.
Sia chiaro che stiamo parlando di pochi secondi e in momenti di luminosità molto estremi, mentre nel resto del film la compressione fila via abbastanza liscia, a parte un paio di momenti critici. Del resto il prezzo da pagare a 90 minuti di extra che si aggiungono sul disco oltre alle due ore di film. Ciò non toglie che, lo ripetiamo, Atto di forza non si è mai visto così bene come in questa edizione 4K Eagle.
Audio buono, ma l'impatto è minore rispetto alle tracce recenti
Sul fronte audio, purtroppo per quanto riguarda la traccia italiana dobbiamo accontentarci di un DTS HD 2.0 che giocoforza è un po' piatto e penalizzato in spazialità, anche se pulito e dotato comunque di una certa vivacità. I dialoghi sono un po' limitati in frequenza, i momenti spettacolari hanno una resa discreta ma hanno un impatto minore rispetto a tracce di film più recenti o alla stessa controparte inglese. A proposito di inglese, il DTS HD 5.1 originale ha sicuramente un maggior brio, spara bordate più robuste dal canale LFE, è dotato di una spazialità più ampia, ma siamo comunque lontani dalla resa delle tracce più moderne. Senza contare che qui non c'è l'Atmos presente in alcune edizioni estere che assicura anche una certa verticalità.
Gli extra: quasi due ore di contenuti inediti
Ottimo il reparto extra, con tanti contenuti inediti. Sul disco con la versione 4K UHD, oltre al trailer e al commento audio di Arnold Schwarzenegger e Paul Verhoeven (senza sottotitoli), troviamo uno stupendo documentario denominato Total Excess: Come la Carolco cambiò Hollywood, che dura 60 minuti ed è un'interessante esplorazione della storia del famoso studio, autore di grandi cult come Rambo, Basic Instinct, Angel Heart - Ascensore per l'inferno e Terminator 2 - il giorno del giudizio.
A seguire Open your mind: La colonna sonora di Atto di Forza (21'), altro contributo ben realizzato e approfondito sulla musica realizzata per il fim da Jerry Goldsmith. Ultimo contributo del disco I Sognatori nel sogno: Lo sviluppo di Atto di Forza (9'), con il concept artist Ron Miller che illustra il design della produzione. Sul disco blu-ray invece troviamo ancora un extra, ovvero Gli effetti speciali (23'), che ovviamente analizza i vari trucchi visivi che si vedono nel film. A onor del vero e per completezza, va ricordato che in una vecchia edizione Universal blu-ray c'erano un altro paio di contenuti un po' datati, che si trovano anche nelle edizione estere, ovvero il documentario Immaginando Total Recall e un breve making of.
Conclusioni
Come abbiamo visto nella recensione di Atto di forza in 4K UHD, grazie all’edizione Eagle per la collana 4Kult il film con Arnold Schwarnegger non si è mai visto così bene. Qualche difetto legato a compressione e particolare fotografia del film, non inficia più di tanto la qualità del video, che rimane sempre buona. L’audio italiano è buono ma un po’ sottotono confinato nel DTS HD 2.0, ma del resto neanche il multicanale inglese, pur più performante, raggiunge le vette delle tracce più recenti. Ottimo e abbondante il pacchetto degli extra.
Perché ci piace
- La qualità del dettaglio del video grazie a un master davvero ottimo.
- Il croma acceso e davvero fantascientifico.
- L’audio consente un buon coinvolgimento nelle scene di azione.
- Extra da non perdere con tanto materiale inedito.
Cosa non va
- In un paio di scene “estreme” la compressione si avverte.
- L’audio italiano resta un po’ sottotono rispetto alla controparte originale.