Un gorilla con la voce di Claudio Bisio, un avvocato fallito, Lorenzo, con la faccia di Frank Matano e al seguito tre figli, una (quasi ex) moglie, una smart e un bizzarro coinquilino, Jimmy, che ha il volto scanzonato di Lillo Petrolo. Aggiungeteci Francesco Scianna, nei panni dell'accomodante e perfetto uomo di casa, nonché nuova fiamma di Emma (l'ormai quasi ex moglie di Lorenzo).
Sono loro i protagonisti maschili di Attenti al gorilla, film per bambini e famiglie diretta da Luca Miniero, che attraverso l'ingombrate presenza di un gorilla, riflette sulle rotture di una famiglia folle, stramba, disumana. Come spieghiamo anche nella nostra recensione di Attenti al Gorilla, il primate ne ricomporrà fratture e mancanze, aiuterà il protagonista a crescere e riconquistare l'amore della propria famiglia e accompagnerà il resto di questa folle combriccola nella riscoperta della propria istintualità, che in questo caso diventa sinonimo di umanità. La storia è ispirata a una sentenza americana che riconosce ai gorilla lo status di "persona non umana".
Una favola ambientalista
"Il gorilla è il veicolo che scoperchia gli istinti primitivi che ogni giorno sopprimiamo. - spiega Frank Matano alla presentazione del film, moderna favola ambientalista in sala dal 10 gennaio - Irrompe in una famiglia molto moderna in cui si parla poco e insegna al mio personaggio a crescere i propri cuccioli oltre ad avvicinarlo a se stesso". Anche se il personaggio più vicino al gorilla è Jimmy (Lillo Petrolo): "Jimmy non ha sovrastrutture e fa quello che pensa. È l'anello mancante dell'evoluzione tra essere umano e scimmia". A nascondersi dietro la pelliccia da gorilla, il mimo inglese Peter Elliott, 63 anni, diplomato clown alla East 15 School of Acting nell'Essex e specializzato in scimmie: "Lavora con i gorilla da trent'anni, è un esperto, nella vita fa solo il gorilla, è riuscito a fare di una passione un mestiere. Mentre eravamo sul set a volte, anche se era uscito dalla maschera, continuava a grugnire", ricorda Lillo.
Leggi anche: Frank Matano su Sono tornato: "Si può scherzare su tutto, purché la commedia sia intelligente
Frank Matano e Francesco Scianna alle prese con un gorilla
Il lavoro sul set di Attenti al gorilla non è stato facile: "C'erano trenta gradi, lo stunt dentro il gorilla era un uomo distrutto, sudava: gli avvitavano la testa e tra un ciak e l'altro doveva rimanere lì dentro, i tempi erano lunghissimi. - racconta Matano - Mi ricordo di una volta in cui Peter urlava e bestemmiava per il caldo, mentre fuori il suo collega Simon si divertiva a farlo apparire sorridente, telecomandandone l'espressione del volto dall'esterno. C'era un uomo che soffriva ma con la faccia felice!".
La sfida più grande è stata quella di sintonizzarsi sulle movenze e le reazioni del gorilla: "Non era come recitare, a un certo punto credevi davvero che potesse attaccarti. - spiega Francesco Scianna - Mi ha permesso di esplorare un aspetto prettamente femminile, che è quello dell'accoglienza, perché qui sono io la donna di casa, sono io che mi preoccupo del ricevimento, del matrimonio, della torta. Forse recuperare l'animalità ci aiuterebbe ad avere dei rapporti più chiari e diretti".