Come ogni prodotto Pixar, anche Alla ricerca di Dory era attesissimo non solo all'approdo nelle sale, ma anche all'arrivo in homevideo, tanto che appena uscito il prodotto è immediatamente schizzato in vetta alle classifiche di vendita. Segno che i prodotti Disney-Pixar continuano a incantare e a essere apprezzati dal grande pubblico, tanto più questo che era un sequel di Alla ricerca di Nemo. Pur mantenendo in pratica la stessa struttura del predecessore, Alla ricerca di Dory è accattivante e ovviamente riconferma per l'ennesima volta lo sbalorditivo livello tecnico raggiunto dallo studio.
Nel film diretto da Andrew Stanton e Angus MacLane, Dory soffre di mancanze della memoria breve e questo le provoca grandi problemi di relazione. Decide però comunque, con l'aiuto di Nemo e Marlin, di mettersi in viaggio alla ricerca dei suoi genitori e di far luce sul suo passato. Una missione che la porterà fino al Marine Life Institute della California. Tra personaggi già noti e tanti altri nuovi, non mancano risate, divertimento, sentimenti e momenti emozionanti. Andiamo a vedere le cinque cose da sapere sul nuovo prodotto homevideo Disney, esaminando poi nei dettagli una specifica edizione.
1. La ricchezza delle edizioni: ce n'è per tutti i gusti
Innanzitutto va sottolineato che la Walt Disney Studios Home Entertainment offre agli appassionati numerose opzioni per vedere e apprezzare Alla ricerca di Dory, soddisfando tutte le esigenze. Oltre al semplice DVD e alla versione blu-ray in alta definizione, c'è la versione a due dischi slipcase con il blu-ray 3D e quello 2D, che poi sarà l'oggetto della nostra recensione. Ma per gli sfiziosi delle confezioni speciali da collezionista, oppure semplicemente per chi volesse un'edizione ancora più ricca di contenuti speciali, c'è anche in commercio la versione Steelbook a tre dischi, che oltre al blu-ray 3D e quello 2D, contiene anche un bonus disc pieno zeppo di extra, che si aggiungono a quelli già contenuti nell'edizione normale, per approfondire ancora di più vari argomenti sul film. Insomma, ce n'è davvero per tutti i gusti.
2. Un video 2D sbalorditivo per dettaglio e ricchezza cromatica
Come detto, prendiamo in esame l'edizione slipcase blu-ray a due dischi, che contiene le versioni in 2D e 3D. Il video 2D è davvero incredibile per bellezza e qualità. Forse le immagini, proprio per il fatto che il film si svolge quasi interamente sotto acqua, possono apparire un filo morbide, ma il dettaglio è altissimo e tagliente, sia sulle creature marine che nella vegetazione e nelle formazioni rocciose, e la naturalezza del quadro è sbalorditiva. Tutta l'immensa varietà cromatica dei pesci e del mondo subacqueo è resa con colori vividi e brillanti: rossi, gialli, blu, arancio e verde sono sparati al massimo ma senza mai la sensazione di esagerare, trovando il punto giusto di saturazione e regalando anche sfumature molto suggestive. Un paio di minimi accenni di banding sono assolutamente trascurabili in un contesto così convincente. E il tutto si integra alla perfezione con l'acqua. All'esterno poi c'è un ulteriore passo in avanti sul piano della nitidezza, basta ammirare l'eccezionale cielo stellato che viene offerto in una scena, nonché la ricchezza di particolari dei personaggi e delle ambientazioni. Ottima anche la gestione delle scene più scure.
3. Un 3D suggestivo ma attenuato dal complicato mondo subacqueo
Il 3D, paradossalmente, pur esaltando ovviamente la profondità del quadro, non è sbalorditivo come il 2D: forse sarà per l'oggettivamente ostico ambiente in cui si svolge il film, ma non sono molte le occasioni per restare a bocca aperta e ammirare un'affilata separazione dei piani. Il quadro infatti, rispetto alle migliori produzioni 3D, risulta un po' piatto e anche i personaggi danno una sensazione di volume minore rispetto a quanto ci si potrebbe attendere. Molto più convincente, sotto questo aspetto, le scene che si svolgono all'esterno dell'acqua, dove la tridimensionalità è maggiormente avvertibile e più piacevole da gustare, sia nelle ambientazioni che nei personaggi, a dimostrazione che probabilmente è proprio il mondo subacqueo a soffocare un po' il 3D. Ciò non toglie che ci siano alcune sequenze molto spettacolari, soprattutto quelle a filo d'acqua, che risultano particolarmente suggestive. Anche nel 3D comunque il dettaglio resta elevato e i colori molto brillanti, anche se un pelo meno abbaglianti perché la complessità di certe ambienti è notevole e tende a scurire leggermente l'immagine.
4. Audio italiano efficace, ma il lossless inglese immerge lo spettatore nell'oceano
Per quanto riguarda l'audio, la cosa che balza subito all'attenzione è la presenza di ben tre tracce inglesi: oltre a quella ottimale e più performante, ovvero la DTS HD Master Audio 7.1, ce n'è anche una 5.1 e una 2.0 francamente di troppo. Mentre, come al solito, la traccia italiana si ferma a un DTS 5.1 ottimo ma naturalmente inferiore alla miglior traccia originale. Anche l'ascolto in italiano consente comunque un ottimo coinvolgimento, le avventure di Dory e tutto il mondo subacqueo sono ben dettagliati lungo tutto i diffusori con perfetta dislocazione degli effetti e una robusta dose di bassi. La traccia lossless inglese però consente davvero di immergere lo spettatore nell'oceano (o nell'acquario), circondato da miriadi di effetti precisi, con maggior ricchezza di particolari, amplificata da una dinamica eccellente e una corposità di suono complessivo inarrivabile per la traccia italiana.
5. Gli extra: commento audio e tante featurette
Soddisfacente ma non eclatante il reparto degli extra in questa edizione: ricordiamo però che per chi vuole c'è in commercio l'edizione steelbook a tre dischi, con un disco bonus pieno di altri extra. Limitiamoci però a descrivere i contenuti di questa edizione, a partire dal commento audio dei registi Andrew Stanton e Angus MacLane, e del produttore Lindsey Collins.
Le featurette partono con Piper, un corto di 6 minuti su un uccellino che lascia il suo nido per la prima volta. Troviamo poi Interviste al Parco Oceanografico (2'), una serie di interviste finte ai personaggi del Marine Institute, quindi Il polpo che quasi sconfisse la Pixar (9'), sul complesso processo di creazione di un personaggio davvero unico, mentre Di che cosa stavamo parlando? (4' e mezzo) tratta della sfida di costruire una storia attorno a un personaggio che manca della memoria breve. Si prosegue poi con Carpool informale (4'), con Andrew Stanton e altri del cast che hanno dato le voci ai personaggi in auto in giro per Hollywood, mentre Animazione e recitazione (7') è un dietro le quinte sul lavoro dei doppiatori. Si chiude con Nel fitto delle alghe (3' e mezzo) sulla ricerca fatta dalla Pixar nel mondo acquatico reale per ricreare poi digitalmente i personaggi, e con Caratteristiche delle creature (3') con il cast dei doppiatori che parla dei rispettivi personaggi.