Aliens vs. Marines
Los Angeles, 12 agosto 2011. Tutti i notiziari americani annunciano con una certa preoccupazione l'arrivo sulle coste americane di uno sciame meteorico piuttosto corposo. Tutte le forze armate del paese sono pronte all'evacuazione della popolazione dalle zone interessate, ma ben presto quello che tutti gli esperti e i satelliti hanno riconosciuto come un fenomeno naturale di rara intensità, si rivelerà essere qualcosa di diverso. Dopo il violento impatto nelle acque di Santa Monica e al largo delle coste di tutti gli States, i corpi estranei si trasformano infatti in qualcosa di mai visto prima: mirabolanti macchine da guerra, inafferrabili, indistruttibili, alimentate dall'acqua, capaci di captare segnali radio su tutte le frequenze, di distruggere in poche ore l'intero pianeta Terra e annientare ogni attacco militare via aria e via terra. La triste realtà è che non solo l'America ma il mondo intero è sotto attacco, vittima di un'invasione aliena che ora dopo ora prende sempre più le sembianze di un'apocalisse. Le grandi potenze del mondo appaiono impotenti di fronte ad un'irruzione tanto violenta quanto inattesa, e mentre tutte le più grandi metropoli del mondo tracollano sotto il fuoco devastante dei robot-meteora, Los Angeles diviene l'ultimo fronte di difesa di una battaglia che sembra non lasciare alcuna speranza per l'umanità. Toccherà all'esperto sergente dei Marines Michael Nantz (Aaron Eckhart) guidare la sua squadra verso la difficile missione di salvare la Città degli Angeli e il mondo intero da un nemico subdolo e imprevedibile, un avversario mai affrontato prima d'ora.
Impetuoso, patriottico, melodrammatico, moralista e filo-militarista, World Invasion (in originale intitolato Battle: Los Angeles) è a tutti gli effetti uno war-movie travestito brillantemente da action apocalittico.
Realistico e godibile dal punto di vista spettacolare, World Invasion sfrutta le moderne tecnologie per restituire sullo schermo un attacco extra-terrestre che non lascia spazio a riflessioni filosofeggianti ma offre un punto di vista innovativo, quello dei Marines, uomini abituati alla guerra reduci dall'Iraq e dall'Afghanistan che di fronte ad un attacco fulmineo provano a ingegnarsi per salvare la pelle e il destino del mondo. Immaginate un esercito di milioni di alieni somiglianti a E.T. solo più agili, assai più ostili e armati fino ai denti che disintegrano qualsiasi cosa incontrino sul loro cammino e avrete idea di come appaiono sullo schermo i 'soldati' alieni. Nulla da dire dal punto di vista tecnico e scenografico, ancora meno dal punto di vista della regia, incisiva e sincopata, con un largo uso della camera a mano e della soggettiva alternato ad ampie panoramiche aeree non facili da realizzare. Jonathan Liebesman, già autore di Al calare delle tenebre e Non aprite quella porta: l'inizio, se la cava egregiamente nel dirigere la complessa messa in scena dell'interminabile battaglia (non a caso è stato scelto per dirigere il sequel di Scontro tra Titani) rinunciando però ad un approfondimento dei personaggi che, ad esclusione del protagonista, rimangono piuttosto in ombra e non riescono a convincere né come gruppo né presi singolarmente. Una lacuna che non permette allo spettatore di 'entrare' nella storia e sentirsi coinvolto al 100%. Attanagliato dai cliché che contraddistinguono il genere, il film si lascia guardare e non annoia mai, anche se talvolta la sfrontatezza del patriottismo può infastidire anche lo spettatore più moderato. I difetti narrativi e di scrittura vengono colmati dall'abilità di Liebesman nel sopperire alle mancanze con mirabolanti scene di inseguimento, con bombardamenti roboanti, sparatorie incrociate, lanci di missili e attacchi a sorpresa che hanno un innegabile fascino a livello di intrattenimento visivo, tanto che in qualche momento sembra di essere di fronte a un enorme videogame più che di fronte a un film. Alla fine dei conti è esattamente quello che ci si aspetta da un film di questo tipo, perché World Invasion è un popcorn movie di quelli che vanno gustati al momento, di quelli che evitano giri di parole e vanno dritti al punto, un film di guerra in cui gli alieni sono solo un innovativo 'pretesto' per mettere in luce ancora una volta l'orgoglio nazionalista americano e la devozione di quest'ultimo al corpo del Marines. Pochissima ironia, tanta energia, miliardi di proiettili sparati e una sorprendente performance di Eckhart, al suo debutto in un ruolo che, ai bei tempi, sarebbe appartenuto senza dubbio a uno tra Stallone e Schwarzenegger.
Movieplayer.it
3.0/5