Forse sarà solo un film tv, ma Un Amore di Strega è a tutti gli effetti un lungo pilot di una serie che è ancora in forse, tutto dipenderà dagli ascolti, ma che sembra ormai annunciata. Protagonisti innamorati, sul set ma anche fuori (galeotte furono le riprese...), Alessia Marcuzzi e Pietro Sermonti nei panni di Carlotta e Riccardo, rispettivamente di una trentenne acqua e sapone che si occupa di organizzare i matrimoni degli altri ma che di per sé è molto sfortunata in amore e di un odioso e rampante manager che viene assunto dalla mamma di lei (una bravissima Anna Galiena) per cercare di risollevare le sorti dell'attività di famiglia. Nel giorno del suo trentesimo compleanno la romantica Carlotta subisce un duro colpo quando scopre il suo fidanzato a letto con un'altra donna. In preda alla disperazione inizia a vagare per le strade della città piangendo a dirotto quando incontra un misterioso motociclista di mezza età (Luca Ward) che la invita ad entrare in uno splendido negozio e ad indossare un paio di scarpe rosse lucide con un tacco mozzafiato. Carlotta dapprima rifiuta ma poi sentendosi così tanto a suo agio con indosso le sfavillanti calzature decide di tenerle e di proseguire la serata insieme alle sue due amiche del cuore. Non sospetta neanche minimamente che quelle scarpe le cambieranno per sempre la vita. Regalandole quei preziosi accessori il misterioso uomo in motocicletta, che si rivelerà poi suo padre, le ha aperto la strada della magia attivandole quei poteri che sua madre ha invece cercato di nasconderle per trent'anni...
Prodotta dalla Immagine e Cinema S.r.l. di Edwige Fenech, la fiction Un amore di strega è diretta da Angelo Longoni e nasce da un'idea brillante dell'attrice di origine francese che da sempre aveva covato il desiderio di dar vita ad una commedia brillante che al centro avesse un personaggio fatato e incantevole. La formula del film tv per proporre al pubblico un prodotto innovativo, sia per formato che per contenuti, con un genere che si avvicina alla romantic comedy ma che sperimenta per la prima volta anche il_ fantasy_. Con la speranza nel cuore di riuscire a trasformare quest'avventura in una serie tv a tutti gli effetti i realizzatori di Un Amore di Strega hanno incontrato la stampa nella sede romana di Mediaset. Tutti presenti gli attori del cast, che oltre ai due protagonisti Alessia Marcuzzi e Pietro Sermonti può vantare la presenza illustre di Anna Galiena e Luca Ward, hanno accompagnato il regista Angelo Longoni e la bella Edwige Fenech.
Signora Fenech, com'è nata l'idea di un film televisivo sulle avventure amorose di una strega?
Edwige Fenech: Erano molti anni che volevo realizzare un film di questo tipo, le storie di streghe mi hanno sempre affascinato, ho avuto la fortuna di poterlo realizzare con un cast di attori bravissimi e con l'introduzione assai innovativa di effetti speciali che rendono questo prodotto diverso da tutto quel che si è visto finora in giro. Aspettiamo con ansia i verdetto del pubblico e dei critici, soprattutto dal primo dipenderà il futuro del progetto e cioè la possibilità di farne una serie televisiva a tutti gli effetti.Come ha approcciato Angelo Longoni la regia di un film tv così diverso dal solito?
Angelo Longoni: Quando Edwige mi ha proposto la regia di questa fiction mi sono detto che finalmente era giunta l'occasione di accontentare mia figlia che ha tredici anni e di realizzare una sorta di commedia fantasy, quel che lei da sempre mi suggeriva di fare. Avevo voglia di cambiare, di realizzare una commedia insieme a qualcosa di non completamente realistico e nel contempo di raccontare una storia d'amore e una storia familiare. Un Amore di strega è un po' tutto questo.
I personaggi sembrano un po' i protagonisti di una favola moderna, umani ma non troppo...
Angelo Longoni: Il risultato che abbiamo ottenuto è un po' un mix tra personaggi umani e i cartoni animati, volevo soprattutto far divertire il pubblico ma con qualcosa che si distaccasse dalla commedia pura usando l'archetipo della magia, c'è in giuste dosi sia il realismo comico di certe situazioni che lo spirito magico delle storie di maghi, fate e streghe buone. La magia, dal cinema alla letteratura passando per i fumetti ha sempre affascinato e attirato milioni di fans di ogni età e di ogni estrazione sociale, per questo mi è sembrata una trovata geniale quella di portare anche sul piccolo schermo nostrano una storia di questo tipo.
Si sbaglia a pensare che sia stata usata la magia come metafora per raccontare la vita e i 'doni' che essa ci regala?
Angelo Longoni: La famiglia e l'amore sono al centro della narrazione, la magia è usata esattamente per questo motivo, per raccontare di tutti quei doni e quelle attitudini che la vita sa regalarci e che ci differenziano l'uno dall'altro. Nessuno può ritenersi del tutto fortunato se non sa come utilizzare al meglio e con finalità positive il proprio talento. L'esperienza e la conoscenza servono a questo.Come si è trovata Alessia Marcuzzi alle prese con un personaggio così allegro e frizzante?
Alessia Marcuzzi: Finalmente un ruolo che sembra esser stato scritto per me. Nella mia breve carriera di attrice ho fatto solo ruoli molto rigorosi e drammatici: un poliziotto in Tequila e Bonetti, un carabiniere nella famosa serie Carabinieri e un magistrato ne Il Giudice Mastrangelo. Volevo finalmente interpretare un personaggio più vicino alla mia vera personalità e con questo film mi è stata data l'opportunità di farlo. Carlotta è un po' come me, molto divertente, briosa e anche molto disordinata, una donna disorganizzata al massimo che non usa mai agendine, che non è troppo attenta ai soldi e ai bilanci, che si affida ai sentimenti e si lascia guidare dal cuore.
Ne abbiamo viste tanti di streghe nel cinema e in televisione, a quale attrice o personaggio ti sei ispirata?
Alessia Marcuzzi: Più che ad una strega del passato mi sono ispirata ad un'attrice americana che con la magia non c'entra niente, e cioè Cameron Diaz, la regina delle commedie romantiche dal sorriso smagliante, una giovane star americana piena di verve e di simpatia che si è saputa ritagliare uno spazio in un certo tipo di film in cui secondo me è ineguagliabile. Ho guardato i suoi film e ho cercato di imitarla anche per provare a dare al mio personaggio quel taglio americaneggiante che Angelo mi richiedeva.Se avessi la bacchetta magica sul serio quale sarebbe la prima cosa che faresti nella vita e nel lavoro?
Alessia Marcuzzi: Beh di fronte a domande come queste si rischia sempre di essere banali, ora mi verrebbe in mente il difficile momento della gente abruzzese travolta dal terremoto, ecco forse farei qualcosa per aiutare tutti loro. Per quel che riguarda la mia vita professionale mi sento di essere stata un po' streghetta davvero, ho raggiunto molti dei traguardi che mi ero prefissata quando ero piccola e ho realizzato tanti desideri, mi sento già abbastanza fortunata così, non cambierei nulla. Ora mi prenderò un po' di meritato riposo e mi farò una vacanza, lavoro senza sosta non so più da quanto tempo...
Conduttrice, attrice televisiva mancherebbe il cinema...
Alessia Marcuzzi: Quando sei troppo riconoscibile in tv è difficile che ti si dia spazio anche sul grande schermo, mi accontento di continuare su questa strada poi quel che verrà verrà.