Al confine del mondo
Un'isola artica della Russia non è esattamente un villaggio turistico e non è certamente un posto piacevole in cui passare l'estate. E' lì però che il giovane Pavel, un giovane laureato, viene mandato per affiancare il più esperto Sergei nel suo lavoro di rilevazione in una piccola stazione meteorologica. Il compito è semplice, ma delicato e ripetitivo: effettuare rilevazioni periodiche del circondario parzialmente radioattivo per inviare i dati al loro quartier generale via radio, il loro unico contatto con la civiltà. Età a parte, i due non potrebbero essere più diversi, soprattutto nell'approccio al lavoro: per Sergei è ormai un compito consolidato che effettua automaticamente con sicurezza, mentre Pavel cerca di distrarsi tra mp3 e videogiochi.
L'imprevisto è però in agguato e va a sconvolgere i delicati equilibri tra i due di una situazione al limite come questa, dando il via ad una serie di eventi che precipitano verso il dramma.
Terza, suggestiva protagonista è proprio l'ambientazione, l'isolata e desolata Chukotka, il margine più orientale della Russia, che fa da sfondo alla vicenda, con i suoi spazi, le sue scogliere e l'implacabile mare artico, la nebbia, le onde e le sue atmosfere, perfettamente assimilate dal regista che ha passato tre mesi in una vera stazione meteo che si trova sul posto, ottenendo un senso di realismo che rappresenta l'aspetto più riuscito ed interessante del film.
Movieplayer.it
2.0/5