A 86 anni Costa-Gavras e il suo cinema sono più vivi che mai, come dimostra la recensione di Adults in the Room. Con lo stile ironico e diretto che ne caratterizza la produzione più recente, il regista greco approda Fuori Concorso a Venezia 2019 con un'opera che mutua titolo e tema dal romanzo di Yannis Varoufakis, Adulti nella stanza. La mia battaglia contro l'establishment dell'Europa. Il film ricostruisce la crisi economica greca e il ruolo di Varoufakis nelle trattative tra Grecia ed Unione Europea sull'austerity. Naturalmente la scelta di rifarsi al testo di Varoufakis permette a Costa-Gavras di adottare uno specifico punto di vista sulla situazione ponendo al centro della vicenda l'ex Ministro delle Finanze greco, le sue politiche di sinistra, la sua visione economica, ma anche il suo essere un personaggio fuori dagli schemi con le camicie sgargianti, le giacche di pelle, lo zaino sempre in spalla, la sua moto e la bella moglie interpretata da Valeria Golino.
Adults in the Room si svolge nei primi mesi del 2015 e ricostruisce i disperati tentativi di Alexis Tsipras e Yannis Varoufakis di evitare la Grexit, l'uscita della Grecia dall'euro, senza per questo sottostare ai vincoli capestro imposti dall'Europa per volontà della Germania per costringere la Grecia a ripagare il debito. Con la nazione in ginocchio, le banche a rischio chiusura e gli statali che non ricevono stipendi da sei mesi, Yannis Varoufakis si reca nella stanze del potere, a Parigi, Londra, Berlino e soprattutto Bruxelles, per provare a far valere la sua posizione evitando il default.
La crisi della sinistra e lo strapotere dei tecnocrati
Nonostante l'attualità di temi e taglio, la genesi di Adults in the Room risale a ben prima della crisi. Il film nasce nel 2007 dall'incontro tra Costa-Gavras e l'ambasciatore di Cipro a Parigi. Il funzionario avvisa il regista che la Grecia sta andando incontro alla catastrofe per poi descrivergli per filo e per segno ciò che sarebbe successo. "Da quel momento ho passato anni a raccogliere materiale, il film era già stato girato nella mia testa" confessa Costa-Gavras "ma non aveva un filo conduttore preciso finché mia moglie non ha letto un articolo sulle dimissioni di Varoufakis dal governo. Ci siamo incontrati, lui mi ha mostrato degli scritti, mi ha fatto sentire i discorsi tenuti presso l'Eurogruppo. All'epoca non esistevano verbali, di quel materiale potevo fare ciò che volevo, così è entrato nel film".
Adults in the Room riduce al minimo i tecnicismi, sia quelli politici che quelli artistici. Il cuore del film è la trattativa tra Grecia e Unione Europea e Costa-Gavras prova a spiegarne i vari passaggi nel modo più efficace possibile. Da una parte c'è una nazione al collasso in cui un governo giovane, inesperto ma tenace, prova a mettere una pezza sulla malversazione dei predecessori; dall'altra un'Unione Europea che è un'accozzaglia di politici e tecnocrati interessati più a dettare regole che a preoccuparsi del benessere delle nazioni. Nel film sfilano dunque i vari Jean-Claude Junker, Christine Lagard, Mario Draghi e i ministri dell'economia dele varie nazioni. La ricostruzione della tragedia greca non difetta, però, di quello humor che è il marchio di fabbrica di Costa-Gavras. Nella sua visione politica farsesca, gli strali più feroci vengono riservati alla Germania, inflessibile sostenitrice delle politiche di austerity imposte dalla troika, ma la critica non risparmia neppure la sinistra, incapace ormai di rappresentare le istanze del popolo. "Le sinistre europee hanno fatto flop dappertutto" ammette Costa-Gavras. "La vera sinistra è portatrice di poche idee ben precise. Oggi questa filosofia della vita è in mano a uomini politici che hanno fatto andare tutto male. L'Europa è diventata un impero non liberale".
Valeria Golino riscopre le sue origini greche
Alla sua età, Costa-Gavras realizza un film che lancia frecciate contro l'europa dell'austerity, ma anche contro i governi greci corrotti e predatori che hanno ridotto il paese in ginocchio. Col suo stile garbato, a tratti ironico a tratti surreale, il regista non le manda a dire e lancia frecciate contro Angela Merkel, Holland, contro la cinica Inghilterra pre-Brexit e contro il rigore di Mario Draghi. Queste figure appaiono e scompaiono alla stregua di marionette, mentre sul palco dell'Unione Europea si erge Varoufakis che contrappone il suo rigore e la sua onestà intellettuale alle manovre politiche dell'UE. Meno netta la figura di Tsipras, preoccupato del bene della nazione e insicuro rispetto alle proprie mosse. Dopo le dimissioni di Varoufakis, nel visionario finale proprio Tsipras si ritrova letteralmente sballottato tra le regole capestro dell'UE e l'uscita dall'euro finendo per piegare la testa e scegliere il male minore, cioè l'austerity.
Tra dramma, farsa e satira, Adults in the Room è un film importante e solido anche se denuncia molti limiti. Tra i punti di forza della pellicola spicca la scelta del regista di far interpretare i politici ad attori della stessa nazionalità, col risultato di creare un melting pot linguistico e culturale. Non manca qualche spazio riservato a siparietti privati in cui spicca la presenza di Valeria Golino nel ruolo dell'intraprendente moglie di Varoufakis.
Alla chiamata di Costa-Gavras, l'attrice non ha tentennato neppure per un istante, come ammette lei stessa: "Ho detto sì prima di leggere il copione, avrei fatto una sola scena o sarei venuta anche solo per guardare per la stima che ho per Costa. E poi è stata un'occasione preziosa per comprendere in dettaglio la situazione greca, visto che io sono mezza greca. Ho vissuto gli eventi sulla pelle della mia famiglia in Grecia e volevo capirne di più. Con Costa ho potuto lavorare in greco, mia seconda lingua. E' la prima volta che interpreto una persona vera, viva. Come mi sono preparata? Parlando con lei e con Yannis, stando con loro e osservandoli interagire nel quotidiano".
Conclusioni
La recensione di Adults in the Room sottolinea come il veterano Costa-Gavras continui a perseguire la sua idea di cinema politico narrando la crisi greca con precisione e dovizia di dettagli, ma senza rinunciare ai tocchi umoristici e surreali che connotano la sua opera. Con la complicità di Valeria Golino, che interpreta la moglie dell'ex Ministro delle Finanze greco Yannis Varoufakis, Costa-Gavras racconta le tappe della crisi e i tentativi di salvataggio della Grecia di fronte all'intransigenza dell'Unione Europea. Il risultato è un'opera attualissima e godibile, seppur non priva di sbavature, che permette al regista di dire la sua sulla situazione politica attuale.
Perché ci piace
- L'attualità e lo sguardo lucido e attento di Costa-Gavras sulla politica odierna.
- Lo humor che non manca neppure nella ricostruzione puntuale della crisi greca ridotta a una farsa tra politici che sembrano marionette.
- La presenza di Valeria Golino, che sprigiona carisma e sensualità seppur in un ruolo molto piccolo.
Cosa non va
- Il cinema di Costa-Gavras non rinuncia ai suoi vezzi e la sua visione macchiettistica riduce il teatro della politica a una farsa.
- Non mancano sbavature nella forma e nei toni.