About Last Year, le registe: "Uno sguardo femminile che fa la differenza"

Tre ragazze, i sogni e il mondo delle ballroom: le registe Dunja Lavecchia, Beatrice Surano, Morena Terranova raccontano il documentario About Last Year, presentato alla SIC.

About Last Year, le registe: 'Uno sguardo femminile che fa la differenza'

Un romanzo di formazione consumato attraverso 365 giorni, tra il parquet sudato di una sala da ballo. Perché il vero protagonista di About Last Year è il mondo del ballroom, nato a New York, nella Harlem degli anni Settanta. Attraverso lo sguardo di tre ragazze, Celeste, Giorgia e Letizia, le registe Dunja Lavecchia, Beatrice Surano, Morena Terranova, raccontano la Ballroom Culture, tra sfide, gruppi, house (che sarebbero le famiglie), categorie. Un universo in cui si è tutti uguali. Nè distinzioni, né differenze, né giudizi. Da questo spunto, ecco appunto About Last Year, unico film italiano in concorso alla SIC 2023.

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About Last Year: una scena del film

"Il film nasce da un incontro, datato 2017", spiegano le registe. "Abbiamo incontrato una family di ragazze e ragazzi della comunità del ballroom. Li abbiamo incontrati per dei video professionali, e ci siamo innamorate di questo mondo. Nel corso degli anni abbiamo iniziato a capire come strutturare la storia, che tipo di temi mettere in scena. Siamo tre registe, e confrontandoci abbiamo capito quanto questa comunità cerchi uno spazio sicuro. Noi donne poi dobbiamo avere strumenti necessari per corazzarci. Questa è l'esigenza iniziale. Ci siamo affezionati a loro, per mettere in scena un bisogno trasversale".

About Last Year: il mondo delle ballroom

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About Last Year: una scena del film

About Last Year parte dalla periferia di Torino, raccontando la passione di tre ragazze per il ballroom, e di quanto si sentano in qualche modo ospiti, in quanto donne cisgender (e le ballroom sono per lo più rivolte alle categorie LGBTQ+). Per loro, però, il parquet è un posto sicuro, un angolo in cui rifugiarsi. Il tratto, allora, è quello del coming-of-age. "I romanzi di formazioni funzionano perché sono storie universali. Un approccio intimo. E visivo. Siamo attaccati alla camera tutto il tempo. Una scelta di regia definitiva, e ci hanno dato grande accesso. Queste sono tre storie comuni che diventano grandi e universali. Il documentario coglie il percorso della loro vita", proseguono Dunja Lavecchia, Beatrice Surano, Morena Terranova. "Abbiamo bisogno, oggi, di film a tematica LGBT. Il nostro specifico, racconta storia tre donne che tecnicamente non appartengono quella comunità, ma l'abbracciano. Cogliendo temi e valori. Uno sguardo femminile che fa la differenza, alla luce di tutto ciò che accade quotidianamente".

Una regia, sei mani

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About Last Year: una scena del film

Com'è stato, per le registe, alternarsi dietro la macchina da presa del documentario? "La regia di About last year è condivisa. A turno c'era chi faceva regia, chi faceva riprese. Poi a livello tecnico abbiamo affrontato il montaggio. Un percorso condiviso, insieme alle ragazze protagoniste. Abbiamo un gruppo whatsapp, ci sentiamo spesso. Siamo amiche, e ci conosciamo da sempre. Il cinema c'è sempre stato. Inizialmente abbiamo fondato un'associazione, anche per accedere ai finanziamenti. Abbiamo scoperto il ballroom, ed è stato il primo progetto".

Un'opera prima importante

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About Last Year: una scena del film

About Last Year è una produzione Base Zero, e prodotto da Enrico Bisi e Stefano Cravero. Accompagnando il film alla Settimana della Critica, Bisi e Cravero hanno raccontato a Movieplayer le difficoltà di produrre un'opera come questa: "Si tratta di un'opera prima, sono tre registe insieme. Spero che il cinema italiano riprenda lo spirito indipendente, e devo dire che le piattaforme non hanno aiutato. Se pensiamo poi che anche grandi produzioni ottengono fondi come se fossero indipendenti. E quindi ci si rivolge all'estero. Credo che questi siano i problemi più grandi. A noi interessava la sfida, cercando di accompagnare le tre autrici. La cosa più complicata è presentare un documentario ai possibili acquirenti. Poi anche noi siamo esordienti, e quindi trovare i finanziamenti è un processo meccanico, che porta all'omologazione. Questo snatura il progetto, in quanto sono le registe a dover mantenere il controllo".