Dopo il flop della prima puntata del 'people show' Incredibile! condotto da Veronica Maya, la Rai sconvolge i palinsesti di questo inizio primavera, suoi e non. Su Raiuno il martedì sera si cambia registro e in largo anticipo rispetto alle previsioni viene lanciata la nuova serie de Il Commissario Rex, la seconda tutta italiana ambientata nuovamente a Roma. Una scelta coraggiosa della rete che mira a conquistarsi quella fetta di spettatori affezionati alla fiction e meno ai programmi di intrattenimento.
Il cane poliziotto più famoso del mondo dovrà infatti lottare contro due titani come X-Factor e Amici di Maria de Filippi, entrambi tatticamente spostati al martedì rispettivamente dal lunedì e dal mercoledì. Slittano di conseguenza anche tutte le serie tv Rai e Mediaset con conseguente grande confusione per gli spettatori che in un solo colpo vedono stravolti tutti i palinsesti serali della settimana.
Il successo della prima serie di Rex (che ottenne più del 22,5% di share) non poteva che confermare tutto il cast. La seconda stagione interamente italiana con protagonista il famoso cane poliziotto (la 12ª considerando anche la serie originale) è diretta nuovamente da Marco Serafini e si intitola per comodità semplicemente Rex e non più Il commissario Rex. Il cane ovviamente è lo stesso, lo splendido pastore tedesco che nella realtà si chiama Henry, e anche la squadra di polizia che l'ha preso come mascotte e 'assistente' per risolvere intricate indagini in quel della Capitale. Parliamo dell'affiatato team composto dal Commissario Fabbri, interpretato dall'attore romano Kaspar Capparoni, e della squadra di 'vecchi' amici e colleghi composta dal premuroso e ironico ispettore Giandomenico Morini (Fabio Ferri), l'affascinante ispettore della Scientifica Katia Martelli (Pilar Abella), da sempre attratta da Fabbri che apparentemente non la ricambia anche per via della 'gelosia' di Rex e dal questore Filippo Gori (Augusto Zucchi) che con Fabbri ha un rapporto assai controverso.
In occasione della presentazione ufficiale della fiction, il cast al completo insieme al nutrito gruppo di guest star di puntata guidato da Enrico Lo Verso a Patrizia Cardelli di Raiuno e Ferdinand Dohna di Leader Productions (che ha prodotto la serie per Beta Film) e ha incontrato la stampa nella sede Rai di V.le Mazzini.
Perché avete scelto in fretta e in furia Rex per sostituire lo show Incredibile! che la rete ha scelto di chiudere dopo il clamoroso flop?
Patrizia Cardelli: Il prodotto era già in programmazione da tempo, era stato rimandato per far posto ad altre scelte di palinsesto, abbiamo solo anticipato di qualche mese. In pochi giorni abbiamo deciso di lanciarlo per il martedì di Raiuno e abbiamo fatto un'intensiva campagna pubblicitaria sulle nostre reti in ogni modo possibile per arrivare al pubblico in maniera massiccia. Crediamo molto in Rex, ci abbiamo sempre creduto, abbiamo ritenuto che fosse il miglior prodotto che potesse entrare in gioco in questa fase della stagione in una serata in ci sono solo show. Puntiamo ad arrivare alle famiglie, ai ragazzi e a tutti i numerosi fan della serie.Com'è stata accolta in Austria questa nuova era di Rex all'italiana un po' lontana dallo spirito e dalla forma della serie originale?
Ferdinand Dohna: Nel mondo la prima serie italiana di Rex ha già venduto moltissimo ed è un ottimo risultato per un prodotto tutto italiano. Pensate che in Australia, paese in cui la serie è un vero cult, la novità è stata accolta benissimo. In Austria invece non è ancora andata in onda, stiamo ultimando il doppiaggio tedesco sia della prima che di questa seconda serie italiana, c'era bisogno di un maggior numero di puntate e quindi le due serie andranno in onda già a partire da quest'anno come una serie unica. Prevedo un successo strepitoso nonostante la notizia di questo trasferimento di Rex a Roma abbia fatto salire un po' di invidia e di dispiacere nell'opinione pubblica austriaca.
Dal suo punto di vista di regista ci racconta quali differenze ci sono in questa seconda serie rispetto alla prima?
Marco Serafini: Quest'anno possiamo vantare una maggior varietà di ambientazioni negli episodi rispetto al passato, abbiamo usato un castello, il mare, il delfinario di ZooMarine, l'ippodromo le Capannelle, e tante altre location diverse per delineare e rendere più avvincenti le nostre 10 storie. Sono molto contento di come sono andate le riprese di questa seconda serie, speriamo di bissare il successo della prima. Mi spiace solo che oggi qui manchi Rex, il cane è in America per gli allenamenti e gli addestramenti che lo porteranno di nuovo qui a Roma tra tre settimane per girare le 12 puntate della terza serie.
Dal punto di vista dell'attore invece con quali mezzi si sente di aver fatto sua questa nuova serie italiana di Rex?
Kaspar Capparoni: Come tutti i fan di Rex ho visto per 10 lunghi anni le puntate della serie originale che aveva le sue storie ben delineate, i personaggi protagonisti ormai consolidati e anche Rex aveva un carattere ben delineato, piuttosto serioso. L'idea di base all'inizio di questa avventura era di creare qualcosa di totalmente nuovo, qualcosa di ironico e di divertente, c'era a mio avviso bisogno di un cambio radicale per creare un nuovo corso e nuova linfa per un serial lunghissimo che aveva bisogno di una svolta. Per farlo ho usato la mia italianità, quel mio essere imperfetto tipico di noi italiani, la simpatia che ci contraddistingue e il mio essere un po' casinista che andava forse a contrastare la figura degli ispettori austriaci della serie originale, tutti precisi e inquadrati nel loro lavoro. Ne sono venute fuori delle vere e proprie gag con Rex e con i miei colleghi di set, credo che la serie ne abbia guadagnato in freschezza. Aspettiamo anche stavolta il responso del pubblico.Com'è stato il suo rapporto con il cane e come pensa che il pubblico accoglierà queste nuove 10 puntate vista anche l'agguerrita concorrenza degli show del martedì sera di Rai e Mediaset?
Kaspar Capparoni: E' diventato il mio settimo cane, ne ho sei miei e durante il periodo delle riprese stavo più con lui che con loro. Spero che rimanga sempre lo stesso pastore tedesco, ormai mi sono troppo affezionato al bellissimo Henry, ed è anche una questione scaramantica. Certo la contro programmazione è ferocissima ma sono sicuro che i tanti fan di Rex non ci tradiranno. Da spettatore posso solo augurarmi che prima o poi le due emittenze capiscano che questo gioco di spostamenti e di confusione alla lunga non giova a nessuno, anzi nuoce allo spettatore che non sa mai cosa scegliere. Se gli ascolti non andranno bene come quelli della prima serie però potremo dire che la colpa non è stata tutta nostra. Ci metteremo l'elmetto e incroceremo le dita.Come guest star d'eccezione cosa può raccontarci Enrico Lo Verso di questa esperienza sul set di Rex?
Enrico Lo Verso: Paradossalmente la puntata cui ho partecipato (la terza puntata) mi ha dato la possibilità di affrontare uno dei più interessanti e difficili ruoli della mia carriera. Un personaggio drammatico che mi ha costretto ad affrontare grossi problemi di interpretazione per timore di fraintendimenti e problemi di comprensione. Una sceneggiatura difficile per un episodio davvero importante e avvincente in cui spero di essere riuscito a rendere al massimo.