Tre anni dopo Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo, Jack Sparrow torna sul grande schermo in un quarto capitolo ricco di novità: nuovo regista, nuovi compagni ed una presentazione di tutto rispetto al 64° Festival di Cannes. Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare è un quarto capitolo che introduce la terza dimensione, ma riparte dai suoi punti di forza per ricominciare e rinnovarsi, cercando di gettare le basi per proseguire nel fortunato franchise che ruota intorno all'icona Jack Sparrow.
Accanto al mattatore Johnny Depp e la nuova protagonista femminile Penelope Cruz, sono arrivati sulla Croisette il produttore Jerry Bruckheimer, Geoffrey Rush, Astrid Berges-Frisbey, Sam Claflin, Ian McShane ed il regista Rob Marshall.
Con questo quarto capitolo si è tornati allo spirito degli inizi, ma con un senso di freschezza. Qual è stata la sfida nel produrre questo film? Jerry Bruckheimer: La prima sfida è sempre di trovare uno script affascinante. E' quello su cui abbiamo passato gran parte del tempo, rifinendo i personaggi e creandone di nuovi, ma avere Rob Marshall al timone di questa nave ha reso il viaggio molto più semplice. Anche Johnny e Penelope hanno passato molto tempo con tutti noi a lavorare alla sceneggiatura, ma tutti gli interpreti hanno aggiunto qualcosa al film con le loro intepretazioni ed è stata la vera ciliegina sulla torta. Ma questo è il film di Johnny, sono le avventure di di Jack Sparrow, e speriamo che il pubblico lo accolga con la stessa passione dei precedenti.
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Johnny, molti attori diventano famosi dando vita a un personaggio, come Sean Connery con James Bond, ma tu eri già famoso prima di interpretare Jack Sparrow. Che rapporto hai con lui, pensi che avrà una lunga vita? Jonny Depp: Penso che per ogni personaggio sia finita quando non si ha più niente da dire su di lui. Il mio approccio a Capitan Jack non è diverso da quello per i miei personaggi precedenti, ma con questi una volta finito il film sentivo di aver detto tutto, mentre con Jack Sparrow ho ancora la sensazione che ci sia tanto da dare. Quindi penso che finchè ci saranno storie interessanti e cineasti all'altezza come Rob Marshall si potrà andare avanti.
Sei sempre stato molto coinvolto creativamente in questo franchise, ma ci puoi dire qualcosa sull'impatto che hai avuto su questo film in particolare?
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Penelope, quanto delle scene d'azione hai potuto girare in prima persona, considerando la tua gravidanza? Penelope Cruz: Ho fatto un paio di mesi di allenamento a Los Angeles con lo stesso team che aveva curato i tre film precedenti, per imparare le coreografie dei combattimenti che avrei dovuto interpretare e quando abbiamo iniziato le riprese ho fatto quello che ho potuto, le sequenze meno pericolose, protetta ad ogni passo della lavorazione. Questo è stato importante per me, ma anche per loro. Sono stati tutti estremamente gentili e disponibili e credo che quel periodo di preparazione precedente alle riprese sia stato fondamentale.
Rob Marshall: Penelope è una straordinaria ballerina ed ha girato tutto con una grande grazia. Abbiamo riprogrammato parte delle riprese per far sì che potesse interpretarle in prima persona, anche perchè una delle ragioni della sua scelta è legata alla sua presenza scenica e non volevamo sostituirla. Nel finale siamo stati costretti a chiedere a Monica (ndr: Monica Cruz, sorella di Penelope) di darci una mano per alcune inquadrature larghe e si è dimostrata disponibilissima. Tutta la famiglia è straordinaria.
Ogni volta che vedo Jack Sparrow mi torna in mente il personaggio di Marlon Brando in Missouri con il quale ha molte cose in comune. Cosa ha ispirato il personaggio di Capitan Jack? Johnny Depp: Ogni cosa che ha fatto Marlon, nel mondo del cinema e fuori, perchè ho avuto la fortuna di conoscerlo anche privatamente, è stata una grande ispirazione per me. Non credo però di poter dire di aver usato qualcosa di Marlon per Capitan Jack, perchè nella mia immaginazione il personaggio è uno strano mix tra una rockstar da diciottesimo secolo, per esempio Keith Richards, ed un farabutto, essenzialmente, un romantico farabutto.
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Qual è stata la maggior difficoltà nel girare questo film? Penelope Cruz: Una grossa sfida è stata sicuramente imparare ad usare la spada... ma credo che la difficoltà maggiore fosse riuscire a mantenersi seri nelle scene drammatiche al cospetto di Johnny.
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Sam Claflin, il film è ricco di nuovi personaggi. Come ti sei sentito ad interpretare uno di questi? Sam Claflin: Per me è stato il primo film in assoluto ed è stato una grande sfida. Ho cercato di restare sempre concentrato, ma c'era sempre Rob a riportarmi nella giusta direzione quando mi ci allontanavo. Philip, il mio personaggio, è la guida morale dell'intera storia, non perde mai la sua fede in Dio, rimane sempre sulla retta via senza lasciarsi mai tentare dalla vita dei pirati. Ho lavorato con attori straordinari, ma Rob Marshall è riuscito a farmi sentire a casa, senza farmi mai perdere la tranquillità necessaria.
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Ian McShane, com'è stato vestire i panni spaventosi di un personaggio negativo? Ian McShane: Barbanera è un personaggio iconico e ogni mattina, nelle due ore e mezza che richiedeva il trucco, ascoltavo molta musica per entrare nell'atmosfera, in particplare Boots of Spanish Leather di Bob Dylan. Dar vita ad un personaggio del genere non è diverso dagli altri: guardi gli altri attori negli occhi e cerchi di non inciampare nella tua spada. E la mia era la più grande del film. E' stato bello poter interpretare un personaggio cattivo, ma uno che posso guardare insieme ai miei nipoti.
Geoffrey Rush, prima ha lavorato in un film molto meno costoso come Il discorso del Re. Dal punto di vista dell'attore, è diverso l'approccio nel promuovere produzioni così diverse tra loro?
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Johnny, sei stato spesso qui a presentare film. Come ti senti nel portare questo film in particolare a Cannes e pensi che il pubblico lo apprezzerà? Johnny Depp: Ho sempre paura dei critici, mi spaventano molto. E' un onore presentare un film del genere in un posto così prestigioso. Se al pubblico piacerà? Lo spero. Abbiamo cercato di rinnovare la serie, di ripartire e rinfrescare il franchise e l'abbiamo fatto con il pubblico in mente, cercando di fare qualcosa che gli spettatori possano amare. Quindi se al pubblico non piacerà... sarà colpa loro (scherza).
In collaborazione con Antonio Cuomo