Ultimo tango a Parigi stasera in TV su Rai 2 senza censura!

Ultimo tango a Parigi , il film di Bertolucci, va in onda stasera alle 21.20 su Rai2 in versione integrale completa della scandalosa scena del burro.

Ultimo tango a Parigi torna stasera in Tv alle 21.20 su Rai2, e per l'occasione andrà in onda senza censura di nessun tipo, nella versione integrale di 136 minuti, restaurata in 4K dalla Cineteca di Nazionale e dal Centro Sperimentale di Cinematografia nel 2018. Bandito per anni dalle sale e dai piccoli schermi, il capolavoro di Bernardo Bertolucci approda su Rai2 per diretta volontà del neo presidente della rete, Carlo Freccero, che introdurrà la pellicola.

Maria Schneider con Marlon Brando in Ultimo tango a Parigi di Bertolucci
Maria Schneider con Marlon Brando in Ultimo tango a Parigi di Bertolucci

La storia di Ultimo tango a Parigi, uno dei migliori film erotici di sempre, è ormai forse più nota della sua stessa trama: nel 1972, subito dopo la sua uscita ufficiale il film finì al centro di un enorme scandalo per colpa di diverse scene e dialoghi molto forti. Sequestrato per "esasperato pansessualismo fine a se stesso", condannato alla distruzione e fece rischiare il carcere allo stesso Bertolucci. Non soltanto per colpa di quella che è ormai nota come la scena del burro: rispetto a quei pochi minuti il polverone è stato sollevato in tempi più recenti, nel 2007, da un'intervista che Maria Schneider, protagonista femminile nei panni di Jean, rilasciò al magazine Daily Mail. L'attrice, che morirà nel 2011, dichiarò di essersi sentita violentata durante quella scena. Il perchè? Non era stata avvertita di quanto sarebbe successo: era stato Marlon Brando a farsi venire l'dea di sodomizzare la ragazza utilizzando del burro come lubrificante. Naturalmente si trattò di finzione scenica, come in tutte le altre scene di sesso di Ultimo tango a Parigi - per stessa ammissione della Schneider - ma, pur dopo anni, l'attrice non riusciva a perdonare né il co-protagonista né il regista.

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Bernardo Bertolucci sul set di The Dreamers
Bernardo Bertolucci sul set di The Dreamers

A difendere invece la pellicola e la scelta di mandarla in onda in prima serata è direttamente Carlo Freccero dalle colonne del Messaggero: "Il cinema d'autore ha abbandonato da tempo le sale, in favore di film di consumo tratti da fumetti e videogiochi destinati a un pubblico adolescenziale". E dunque se il cinema autoriale esce dalle sale è forse il momento di riportarlo in TV, nella prima serata del servizio pubblico? Sì per Freccero, che giustifica anche la scelta di mandarlo in onda senza censure: "Oggi la censura tace, ma il film appare per molti versi scorretto. C'è lo stupro, presentato come un atto di liberazione e non di sopraffazione maschile, c'è il femminicidio capovolto di Maria Schneider che uccide Brando non per lo stupro, ma per il suo tardo innamoramento, percepito da lei come un vincolo. Il politicamente corretto è una censura ben più forte della censura dall'alto. Perchè viene dal basso ed è vissuta da noi come una nostra libera scelta e non come risultato di propaganda". Al di là di ciò che è corretto e di cosa lo è meno, però, è innegabile come Ultimo tango a Parigi sia una pedina strategica nella lotta degli ascolti di questo particolare lunedì sera, in cui Canale 5 manderà in onda l'attesissima prima puntata di Adrian La Serie, graphic novel animato ideato da Adriano Celentano.

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Maria Schneider e Marlon Brando nel cult Ultimo tango a Parigi di Berbardo Bertolucci
Maria Schneider e Marlon Brando nel cult Ultimo tango a Parigi di Berbardo Bertolucci

Cambiato il medium, e sopravvissuto a ogni polemica storica, Ultimo tango a Parigi è pronto per riportare i suoi spettatori nella Parigi degli anni '70 al centro di una delle storie d'amore più tragiche e particolari della storia del cinema: un uomo di mezza età dalla storia difficile incontra per caso, in un appartamento vuoto al centro della città, una giovane donna con la quale scatena un'improvvisa passione amorosa. Il sesso diventa l'unica forma di scambio in un rapporto surreale: non c'è età, non ci sono amici, non ci sono vincoli, in una fuga estrema dal conformismo della borghesia circostante. Ma la tragedia è dietro l'angolo e si scatena nel momento in cui uno dei due cade in fallo. Campione d'incassi quasi indiscusso del cinema italiano, con i suoi oltre 15 milioni di biglietti venduti nelle sale nazionali dal momento della sua problematica uscita fino ad oggi, questo capolavoro scandaloso di Bernardo Bertolucci (che è rientrato ad honorem anche tra i film del 2018 con le scene hot più belle) riuscirà a far vincere la guerra di share alla RAI? Comunque vada sarà un successo.