The 50 Year Argument di Martin Scorsese in anteprima a Firenze

Il grande regista americano racconta la storia della celebre 'New York Review of Books'. Il film in anteprima domani sera a Odeon Firenze.

Martedì 21 Aprile (ore 21) un importante evento speciale al Cinema Odeon, con l'anteprima nazionale di The 50 Year Argument, il nuovo film di Martin Scorsese realizzato insieme al suo fidato collaboratore, il montatore David Tedeschi.

Untitled New York Review of Books Documentary: un'immagine del documentario diretto da Martin Scorsese e David Tedeschi
Untitled New York Review of Books Documentary: un'immagine del documentario diretto da Martin Scorsese e David Tedeschi

Presentato al Toronto Film Festival, il documentario cavalca le onde della storia letteraria, politica e culturale americana, raccontando la storia della celebre "NEW YORK REVIEW OF BOOKS", un'autentica roccaforte della libertà di pensiero, per la quale hanno scritto molti mostri sacri della letteratura americana, tra cui Truman Capote, Noam Chomsky, Michael Chabon, Norman Mailer, Joan Didion, Susan Sontag, James Baldwin, Mary Beard, Ray Hederman, Timothy Garton, Robert Silvers e molti altri. Nel combinare immagini di repertorio e interviste ai redattori, il film racconta come la rivista, capace di raccogliere cultori in tutto il pianeta, ha affrontato i grandi temi degli ultimi cinquant'anni: una vivace esplorazione storica che va dalla Guerra del Vietnam all'elezione di Bush, dal disastro dell'11 Settembre all'opposizione alla guerra in Iraq, dalle provocatorie illustrazioni del caricaturista David Levine alle scrupolose e mai pedanti discussioni letterarie.

Provocatorio, eccentrico e incendiario, il film intreccia rari materiali d'archivio, estratti da opere di autori emblematici quali James Baldwin e Gore Vidal e filmati vérité originali girati nella redazione della "Review". Il film riesce a cogliere la forza con cui le idee determinano la storia: "Le riviste non cambiano il mondo - dice nel film il saggista Avishai Margalit - ma influenzano il clima intellettuale come il cavallo degli scacchi, una mossa avanti e poi di lato, senza seguire una linea retta".

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